Capitolo 13

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Scott prese in braccio Derek, lo posò nei sedili posteriori, delicatamente. Si sedette in macchina e partì. "Sceriffo, io credo che bisognerebbe chiamare stiles. Prenda il mio cellulare per favore. È nella tasca.". Lo sceriffo compose il numero di stiles e dopo due squilli stiles rispose:"scott?". "Hey figliolo sono io". "Oddio, papà, come stai?? Come stanno gli altri? E perché mi chiami col telefono di scott? Mi sei mancato!!". Lo sceriffo per un attimo sorrise, felice di risentire la parlantina del suo unico figlio. "Tesoro, io sto bene,e sto usando il telefono si scott perchè lui è alla guida."."e derek?". Lo sceriffo non sapeva priprio come dirlo.. era una cosa troppo delicata."papà!?"."stiles.. derek.. non sappiamo cosa abbia, forse è solo svenuto,lo stiamo portando in ospedale. Stiles, lo so che ti starai preoccupando, ma ti prego di non fare scemenze e di stare calmo. Il mostro non è morto per cui sta attento eh.. stiles?" Nulla. "Stiles ci sei?". "Dannazione!! Ha chiuso la chiamata. Se lo conosco abbastanza bene di è diretto in ospedale ad aspettarci e ad avvisare melissa. A quest'ora di notte è in giro da solo! Con quell'essere in agguato!" Lo sceriffo era sicuro che gli avessero fatto più male questi cinque minuti nella civiltà piuttosto che quei giorni infiniti insieme a quell'essere ripugnante. Arrivarono in un lampo in ospedale, e come sospettato stiles era lì, perché non lo avrebbe lasciato per nulla al mondo. Appena lo portarono dentro stiles lo guardò con uno sguardo a metà tra lo sconvolto e la tristezza. Derek Hale. Derek Hale era davvero vulnerabile? Derek Hale poteva morire? Stiles non era abituato a vederlo in quelle conzidioni. Non sembrava per niente lui. Temeva che non lo avrebbe mai più rivisto in piedi, a prenderlo in giro, a dirgli di tapparsi la bocca. Era fermo, immobile, con un'espressione sul viso che non rifletteva per niente il suo carattere, perchè sembrava tranquillo, delicato e senza pensieri. Stiles sapeva che Derek era forte, ma in quel momento aveva davvero paura che 'sta volta non ce l'avrebbe fatta. Entrò anche lo sceriffo, subito dopo derek, e stiles distolse lo sguardo dal corpo di derek, per andare ad abbracciare il padre. "Mi sei mancato figliolo" stiles non rispose. Fu in quel momento che lo sheriffo capì di non essere più l'uomo che stiles amava di più. Fu allora che capí quanto stiles amasse derek. E lo vide sorridergli, per poi andare dietro a melissa, che portava derek in un'altra stanza. Una piccola lacrima solcó il suo viso, e fu seguita da altre tante altre lacrime. Non che non fosse felice per suo figlio, ma aveva capito che aveva perso il primo posto nel cuore di stiles, e aveva realizzato che stiles era davvero cresciuto. In quel momento sentì come se una mano si posasse sulla sua spalla, ma non c'era assolutamente nessuna mano! La prima cosa che gli venne in mente fu Claudia. Claudia aveva cercato di consolarlo. Aveva provato a dirgli che era lì anche se non fisicamente. Non seppe se fosse solo una sua impressione, se fosse vero o se quel pensiero fosse dettato dalla pazzia, ma gli fece bene crederlo. Riuscì a trovare la forza per seguire suo figlio e il ragazzo che amava. Stiles era davvero shockato. Scott cercava di tranquillizzarlo in tutti i modi, ma non ci riusciva. Melissa aveva collegato tutte le macchine al corpo di derek, cercando di tenere sotto controllo i parametri vitali. "Lui mi ha salvato" ripeteva continuamente stiles " lui mi ha salvato e ora io dovrei salvare lui! Ma non ci riesco! Non so che cavolo fare". Alla fine scott decise che da soli non avrebbero risolto nulla. Proprio mentre stava per chiamare Lydia, il suo cellulare inizò a suonare, ma non era Lydia, era Chris Argent. "Hey Chris". "Scott ho scoperto come far fuori quel dannatissimo essere. Serve una spada antica, una spada da cacciatori. Basa che la spada lo tocchi e lui morirà. Ma non può essere ne un licantropo, ne una banshee, e ne un cacciatore a farlo. Solo un umano può." Scott guardò stiles, che piangeva sopra derek. "L'umano lo abbiamo. Ma derek è stato ferito da quel dannatissimo animale e non riesce a guarire. Come diavolo dobbiamo fare chris?". "Si be basterà prendere il sangue del mostro e metterlo sulle ferite di derek. Dovrebbero rimarginarsi.". "Dovrebbero? Chris ho bisogno di certezze!". "Scott stai tranquillo. Sono sicuro al 99% che funzionerà.". "Beh, allora dovremmo portare derek con noi. Vieni velocemente all'ospedale, porta Lydia con te, starà con Derek dentro la macchina. È l'unica che potrebbe allontanare il mostro da lui senza doverlo sfiorare. Le basterà un urlo. Andiamo con la mia macchina, mettiamo derek tra stiles e lydia dietro, in modo da controllarlo durante il viaggio. Se facciamo in fretta dovremmo trovarlo ancora ferito e debole." Così chiuse la chiamata, e attese che chris arrivasse. Come previsto salirono tutti nella macchina di Scott, Scott alla guida con Chris al suo fianco che teneva la spada e derek dietro tra Lydia e Stiles. Durante il viaggio Chris spiegò a stiles cosa fare. "Sono pronto a ripagare il mio ennersimo debito" disse il ragazzino. "sai stiles non credo che per te sia solo un debito da pagare. Credo che tu ti sents in dovere di proteggerlo." Disse Lydia, con un sorriso dolce. "E perchè?" Chiese stiles che non lo avrebbe mai ammesso. "Perchè lo ami stiles.". Stiles guardò derek, così fragile, e senza vita: "già, lo amo.". Se derek avesse potuto lo avrebbe baciato in quell'istante, lì, davanti a tutti. Ma era come bloccato da qualcosa e non riusciva a muoversi o a parlare. Era una tortura stare lì e dover sentire stiles dire quelle cose senza potergli dire che anche lui lo amava. Perchè? Semplicemente perchè "Amor a nullo amato amar perdona", per citare Dante. Se una persona viene amata veramente, non puó che ricambiare il sentimento, perchè l'altro lo farà sentire protetto e felice. E fù nello stesso momento che stiles e derek capirono di amarsi da sempre. Capirono che i loro stupidi litigi da bambini in realtà erano solo frustrazione causata dal fatto che non stavano insieme, che non potevano baciarsi o passeggiare mano nella mano. Per quanto riguarda Derek, lui capì che lo aveva trattato con sufficienza anche per difendersi dall'ennesima delusione. E anche per difendere stiles perchè in fondo tutti quelli che gli stavano accanto si facevano sempre male. Ma gli ultimi giorni gli avevano insegnato che per star bene, stiles, aveva bisogno di lui. E non solo per proteggerlo, ma per renderlo felice! Era una sensazione bellissima sentire di essere di una tale importanza per qualcuno. "Se smetti di vomitare arcobaleni e cuoricini, abbiamo una missione da compiere" disse scott prendendo in giro amichevolmente stiles. "Ah, sta zitto scott!" Risero. Così trovarono il mostro ancora in terra, come lo avevano lasciato. Ma non era morto. Infatti appena li sentì si mosse, alzandosi, per poi andargli contro. Ma scott fu più veloce, e spostò stiles e se stesso dalla traiettoria dell'essere. Così decisero di dividersi, e non ebbero nemmeno bisogno di parlare per capirsi, bastò una semplice occhiata e si separarono. Scott doveva distrarre il mostro, mentre stiles lo avrebbe infilzato con la spada. ci furono un paio di volte in cui scott rischiò di essere ucciso, ma alla fine quello che rischiò più di tutti fu stiles. Il mostro non dava segni di cedimento, così preso dalla rabbia decise di saltargli sopra. Con la spada ben ancorata al fodero e alla sua vita salì su un albero, si lanciò e atterrò a cavalcioni sul mostro, ma mentre stava per prendere la spada quello lo prese al collo per sbatterlo in terra, ma stiles riuscì appena in tempo a staccargli la mano con un colpo di spada. In quel momento Lydia si accorse di quanto era disposto a fare stiles per la persona che amava: aveva rischiato di morire due volte in cinque secondi, saltando dall'albero e rischiando di essere sbattuto in terra. E si accorse di quanto era stata fortunata ad essere stata amata da stiles. Ma in quegli anni non aveva idea di chi fosse stiles.
Nel frattempo stiles arrivò alla macchina, e strappó la maglia di derek, per mettere il sangue che aveva sulla spada, sulle ferite. Derek si risvegliò in pochi minuti, nel pieno delle sue forze. Trovò tutti seduti accanto a lui, in macchina. Ma la prima cosa che notò fu stiles, che poggiato sulla sua spalla piangeva, convinto di non avercela fatta. "Hey. Ci sono, sono qui.". Stiles a quella voce spalancó gli occhi: " DEREK! OH MIO DIO DEREK!". Derek non resistette a quella faccia disperata, piena di lacrime. In quel momento si promise che gliele avrebbe sempre fatte sparire, e così fece. Azzerò la distanza tra i loro visi, mise in contatto le loro labbra, ed entrambe si sentirono nel posto giusto, facendo la cosa giusta, con la persona giusta. Il bacio fu pieno di passione, amore e allo stesso tempo fu anche liberatorio. Dopo anni erano riusciti a fare ciò che derideravano dal primo momento in cui i loro sguardi si erano incrociati in quel bosco.

FINE

*SPAZIO AUTRICE*
Si. È davvero finita. Io ancora non ci credo. Mi mancheranno da morire dannazione. Stiles e Derek sono tutto ciò che mi ha tenuto compagnia in alcuni momento difficili di quest'anno scolastico. E credo che sia giusto che con l'anno scolastico finisca anche questa fanfiction. Ringrazio tutti voi che mi sostenete dall'inizio, ma anche coloro che lo faranno da ora in poi. Ringrazio le critiche che verranno e tutti quelli che odiano gli sterek, perchè li hanno resi famosi! GRAZIE!
-roby

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