La telefonata di Leo

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Leo si svegliò insolitamente presto quella mattina.Presto e di buonumore.

Osservò la luce tenue del primo mattino trapelare dalle serrande della finestra,si stiracchiò nel letto come un gatto pigro che aveva deciso di mettersi in movimento, buttò lo sguardo verso la sveglia:.erano le sette,aveva tutto il tempo per prepararsi con calma, fare colazione e uscire e soprattutto per chiarirsi le idee su come agire con Elena, quando chiamarla e cosa dirle.

Voleva fare senza fretta,si sentiva come uno stratega che studia il piano di battaglia,non che considerasse Elena alla stregua di un nemico,tuttalpiù la considerava come una pedina ,una buona pedina da giocare con astuzia per arrivare a coronare i suoi sogni, vivere il più comodamente possibile,con il minimo sforzo,terminare il liceo ed entrare nall'aeronautica militare;per ora si accontentava di passare agli esami di riparazione ed Elena sarebbe stata la mossa vincente.

"Leo,ma che succede? Ti sei alzato così presto!"Rossana, la madre rimase molto perplessa vedendolo in piedi a quell'ora,sicuramente c'era sotto qualcosa,perché conosceva bene il figlio e sapeva quanto amasse poltrire la mattina.

"tranquilla,mamma, non è successo niente di grave,ho deciso di mettermi sotto e di studiare..leggo qualcosa subito e poi lo ripasserò stasera,con il caldo mi concentro poco."

"volesse il cielo che fosse vero!Mi raccomando,Leo, comportati bene ,altrimenti tuo padre,questa volta non te la farà passare liscia,lo sai com'è.."

Già,Leo sapeva benissimo com'era il padre,l'autoritario Professor Minelli,docente di biologia alla facoltà di scienza biologiche dell'Università di Siena, un uomo tutto d'un pezzo, rigido e secondo lui anche ottuso.sempre imbronciato, lo sguardo severo, mai un sorriso, solo rimproveri e minacce;ultimamente i loro rapporti si erano inaspriti e ora con la bocciatura a settembre erano tesi come una corda di violino,ma Leo minimizzava e non se la prendeva troppo,sicuro del fatto suo.

"anzi,mamma, sai che ti dico?" ho trovato chi mi dà ripetizioni a buon prezzo," Senza aspettare che la donna dicesse qualcosa,continuò

"è una ragazza,bravina,non si fa pagare molto, ancora non abbiamo stabilito il prezzo,diciamo che prende la metà della media."

"ma è una studentessa universitaria? O è già laureata?""no,ancora non è laureata..ma è brava, me l'ha suggerita un amico che ci si è trovato bene,l'anno scorso è passato con otto,nelle sue materie"

"abita lontano?" la madre già aveva il pensiero su come il figlio potesse raggiungerla,aveva una moto, ma gli era stata sequestrata dal padre per l'insuccesso scolastico e lei non aveva certo voglia di scarrozzarlo a destra e a manca, rimaneva l'autobus."ma...sinceramente non lo so di preciso, penso che durante l'estate abiti in campagna,ma in un posto facilmente raggiungibile..ancora non abbiamo parlato dei dettagli.."

La signora Minelli aggrottò la fronte,qualcosa,nel discorso del ragazzo non le tornava,ma avrebbe affrontato la questione con più calma.

"le telefonerò questa mattina, aspetto che sia un'ora più urbana e mi metterò d'accordo con lei."

"va bene,Leo,però non complicare la situazione..c'è qualcosa che mi sfugge e non mi quadra in questa faccenda..vedremo..fatti dire anche il prezzo,l'ultima parola, lo sai, ce l'ha tuo padre, non prendere impegni,subito!"

Il vecchio,come chiamava lui il padre, era molto sensibile alla questione denaro e tendeva a stringere i cordoni della borsa e anche per questo litigava spesso con Leo che invece era di manica larga e abbastanza pretenzioso, soprattutto confrontandosi con i coetanei di pari livello sociale che avevano molta più disponibilità economica di lui.

"certo,che mi farò dire il prezzo,sarà la prima cosa che appurerò,mamma" rispose,mentre rideva sotto i baffi,"altro che prezzo",pensò con estrema soddisfazione,pensando anticipatamente a tutti i vantaggi che avrebbe tratto dalla frequentazione della Contessina e della sua famiglia,perché ,Leo,aveva già programmato di entrare nelle grazie dei genitori, dei signori conti,non sarebbe stato difficilissimo, li conosceva superficialmente, di vista,avendoli incontrati qualche volta agli eventi del Rotary Club, di cui sia la sua famiglia che quella di Elena facevano parte.

Elena e JulianDove le storie prendono vita. Scoprilo ora