Leo si vuol vendicare

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Leo e Giacomo tornarono a Siena con le pive nel sacco,scontenti e amareggiati,soprattutto Leo era stato punto sul vivo,nell'orgoglio ed era deciso a farla pagare ad Elena ed alla sua famiglia.

Suo padre,docente di biologia, insegnava anche alla facoltà di Medicina e Chirurga dell'ateneo senese,se Elena si fosse iscritta lì come aveva detto di voler fare,avrebbe potuto metterle i bastoni fra le ruote,non era una cosa corretta,lo sapeva,ma in guerra ed in amore tutto è lecito si disse e lui in guerra c'era!

Confortato da questo pensiero di vendetta arrivò a casa.

Sua madre l'aspettava impaziente,desiderosa di sapere notizie su quella vacanza a Chamonix,fra i "ricchi",così avrebbe potuto raccontare alle sue amiche vari pettegolezzi su Fiamma e la sua famiglia.Già si vedeva circondata da loro mentre teneva banco esponendo tutti i particolari dell'ultimo dell''anno trascorso dai Conti.

Quando si trovò davanti Leo taciturno e con gli occhi spenti,si chiese se fosse stanco del viaggio,ma conoscendolo gli chiese cosa avesse.

"niente di particolare, sono stanco e un po' innervosito con quei nobilastri"

rispose tagliente.

"e' successo qualcosa?"

"si sono comportati malissimo e la festa è stata uno schifo! contenta?"

"ti sembra questo il modo di rispondermi dopo tutto quello che ho fatto per farti andare fin lassù?"

" se credevo sarei rimasto a casa,ma me la pagheranno!"

"raccontami" lo incitò la madre fattasi seria e Leo si sfogò con la mamma,come faceva da ragazzino.

"ne parleremo con tuo padre...non devono passarla liscia!"

Il padre,una volta messo a conoscenza,provò un'istintiva rabbia nei confronti dei Conti,ma non fu d'accordo sul piano del figlio.

"sono un uomo onesto,non posso fare quello che mi chiedi!" aveva sbottato offeso.

"si,babbo,lo so,ma volevo dire che..."

"non devi dire niente!ciò che è successo è spiacevole e me lo ricorderò ,ma non chiedermi di venire meno al mio dovere di docente!" quasi urlò.

Rossana fece dei gesti per far capire a Leo che era ora di smetterla e lui obbedì,poi,vinto dalla stanchezza andò a dormire.

L'indomani mattina la Contessa telefonò a casa Minelli.

Rispose Rossana e rimase molto colpita dal fatto.

"Mi scusi Rossana, ma sono successi fatti incresciosi a Chamonix.Sono costernata di come siano andate le cose e alla prima opportunità vorrei spiegarle."

"Contessa,spero che mio figlio si sia comportato bene.."

"non si preoccupi,sono ragazzi,si sa che in queste occasioni si possono lasciar andare..."

"Non capisco,cosa è successo?"

"ah!" Fiamma rimase zitta,bloccata,credeva che Leo avesse raccontato alla madre come si erano svolti i fatti e la sua telefonata era fatta per appianare le cose, senza che avessero antipatici strascichi."

"Contessa?"

"si,mi scusi..credevo sapesse del litigio che è scoppiato tra Leo e il suo amico..."

"no,non ne so niente,le dispiacerebbe spiegarmi?"

"niente di grave..ma ci sono stati momenti leggermente imbarazzanti e i due ragazzi sono partiti in anticipo..."

"si,questo lo so"

"quando tornerò a Siena potremo incontrarci"

"certamente."

Dopo poco chiusero la comunicazione e Rossana si sentì presa in giro,sia dal figlio,sia dalla famiglia D'Alauri,ma non volle indagare oltre,avrebbe approfondito a tempo debito; l'idea di potersi vendicare in qualche modo di Elena e Fiamma la faceva stare meglio,alla fine la pensava come Leo,chissà se il marito avrebbe ceduto...


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