Ancora litigi in famiglia

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In men che non si dica arrivò la domenica fatidica.

Fiamma era agitatissima, il pomeriggio precedente era andata a farsi i capelli-le avevano fatto una pettinatura  incredibile con ricci e riccetti artisticamente arrotolati in un improbabile chignon e per il terrore che e si "smontasse" il tutto aveva dormito con la testa sollevata e ora accusava un mal di collo incredibile,il vestito accuratamente scelto per l'occasione ,non le piaceva più tanto,forse sarebbe stato meglio prenderne uno più ricco,aveva pensato dopo essersi guardata allo specchio e aver notato che non le dava quel qualcosa di speciale a cui tanto agognava;la cuoca sembrava aver disatteso alcuni suoi ordini e temeva di fare brutta figura con gli ospiti,per ultimo la disastrosa figliastra si era infilata un vestito tutt'altro che adatto,snobbando quello che le aveva consigliato lei.

"Che figure,farò" esclamò ,parlando da sola, davanti allo specchio che rifletteva la sua immagine senza pietà,mostrandole una donna giovane,ma orribilmente acconciata, bella ma non valorizzata da quell'abito adatto ad una donna in età;era di velluto scuro,con dei ricami in oro,che l'appesantiva notevolmente,però quello che a lei non piaceva era la mancanza di enfatizzazione dei suoi punti forti,come gli occhi,il seno e la bocca, tutto era diverso da come voleva che fosse lei, eccetto l'acconciatura,che nella sua bruttezza,invece,la faceva sentire più alta e questo le bastava.

Elena era in pce con se stessa,avrebbe visto Julian nel pomeriggio,lo aveva invitato per un thè e nonostante la stizza dei Conti,era andata avanti in questa sua decisione,anche se lui era propenso a portarla fuori, per amore accettava anche di entrare in casa del "nemico",ma si sarebbe sentito a proprio agio fuori di lì.

Verso le dodici e mezza iniziarono ad arrivare gli ospiti.

I primi furono i genitori di Fiamma insieme a Gemma,che si complimentò moltissimo per come aveva trovato cresciuta e bella Elena.

Fra loro c'era un'istintiva simpatia e la zia le aveva portato in dono uno stupendo collier in oro con una serie di pendenti adatti ad una ragazzina,che le era piaciuto molto.

Nell'occasione notò la collana con i tre delfini che le piacque tanto e che volle osservare con attenzione,Fiamma non l'aveva vista,non se ne era accorta e rimase sorpresa anche lei,dato che pensava di aver "requisito" tutti i delfini di casa.

Per ultima arrivò Maria Cristina con il consorte.

Prima di sedersi a tavola, la zia di Giorgio disse al nipote "il mio regalo per Elena è simbolico,quello vero sarà una sorpresa per tutti" e detto questo offrì alla nipote una scatolina di velluto rosso,lei,incuriosita l'aprì,al suo interno brillava una piccola chiave di platino,tempestata di piccoli diamanti.

"ma zia" dise il Conte, non capisco,questo è un regalo,un oggetto prezioso..preziosissimo..che altro c'è dietro?"

La donna sorrise sorniona "al momento opportuno saprete".

Suo marito era rimasto in silenzio,visibilmente commosso, amava quella nipote con tutto se stesso, solo la sua riservatezza gli impediva di manifestare ciò che provava.

Per anni aveva sognato di poter frequentare Elena, di portarla con sé nei numerosi viaggi che faceva con la moglie,oppure di ospitarla semplicemente a casa loro, ma i rapporti con Giorgio non erano dei migliori,soprattutto dopo il matrimonio con Fiamma,che tutto aveva fatto meno di far vivere serenamente quella creatura e ostacolando tutti coloro che potevano difenderla  ed amarla, lei aveva voluto creare una cortina di ferro intorno alla ragazzina,isolandola ,non voleva ingerenze nel suo modo di educarla.

Il Conte pretendeva che sua figlia fosse perfetta e stava a lei darle quella perfezione che purtroppo non aveva neppure lontanamente, tutto il resto era inutile erano inutili i regali, le buone azioni nei suoi confronti,Elena era nata male, con troppe idee bislacche in testa,cresciuta nei primissimi anni con una madre squilibrata, con dei nonni che le avevano concesso tutto,;da quando il Conte si era "riappropriato" di lei e aveva tagliato i ponti con i parenti inglesi,la ragazza aveva iniziato un processo di rieducazione,che purtroppo,aveva dato pochi frutti,figuriamoci se le avesse permesso maggiore libertà e maggiore benessere!

Elena e JulianWhere stories live. Discover now