8. Contratto

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Ora che avevo annunciato le dimissioni dalla carriera di demone potevo finalmente essere me stessa, essere io, rispondere e reagire come solo la sottoscritta avrebbe fatto. Ed era arrivato il momento di spargere speranza anche se, forse, non ve ne era alcuna. Almeno per loro tre che non meritavano lo stesso trattamento di Murdoc.

"Ma siete fortunati, in effetti" – dissi spezzando il silenzio – "io sono entrambe le cose, sono stata un angelo, e ora sono un demone".

Russel mi lanciò un'occhiata confusa – "Senza offesa piccola, ma si può sapere cosa sei? Angelo o Demone?".

"Entrambi, paradossalmente, ho i poteri di un Angelo e i poteri di un Demone, qualunque sia l'arma con cui mi attaccheranno, saprò difendermi, difendere me, voi e il mio padr- ... Murdoc".

2D sembrò riflettere per qualche attimo su ciò che avevo appena detto e si intromise chiedendomi – "Perché hai detto qualunque sia l'arma? Significa che- " – lo interruppi – "Si, potrebbero mandarmi contro anche degli Angeli. Quando dico Superiori  intendo coloro che comandano entrambi i piani, gli Inferi e il Paradiso".

L'uomo dai capelli blu cominciò di nuovo a tremare per la paura, più di prima, e Noodle gli si avvicinò per calmarlo: si sedette accanto a lui e si mise ad accarezzargli la schiena.

"Avrei anche un'altra domanda, vostro Onore" – riprese Russel – "Che intendevi prima con in via non ufficiale?".

Gli risposi con tutta calma – "Significa che ho solo urlato di non voler tornare negli Inferi, di smettere di raccattare anime. Avendomi resa per metà Demone, l'evocazione e la consumazione delle anime fanno parte di me, ma restando ancora per metà Angelo non ho davvero bisogno di nutrirmi: gli Angeli quando vengono evocati da anime pure non chiedono mai nulla in cambio, al contrario dei demoni che si nutrono di peccati e chiedono, per l'appunto, l'anima" – feci una pausa per assicurarmi che gli altri avessero capito, poi ripresi il discorso mentre mi avvicinavo alla porta – "Adesso è il momento di passare ai fatti".

"Cosa vuoi fare Fatua?" – mi domandò preoccupata Noodle.

"Cancellare il contratto ovviamente. Solo così sarò ufficialmente libera e i Superiori prenderanno l'affronto sul serio. Diventerò un'Exsul, un essere semi-divino che non ha ragione di permanere sulla terra e che pertanto, deve essere eliminato".

"E se non lo facessi?! Insomma, se non cancelli il contratto non ti daranno la caccia, no?!" – chiese 2D con le braccia sul tavolo che reggevano la sua testa tremolante.

Mi girai verso di lui, con ancora accanto Noodle che cercava di fargli coraggio - "Sbagliato. Si accorgeranno che non farò ritorno negli Inferi, verranno a cercarmi e ci uccideranno tutti quando meno ce lo aspetteremo. Spezzando il contratto, invece, lo prenderanno come un affronto personale e se vorranno "vincere" se la vedranno esclusivamente con me, non vi faranno del male".

Il trio mi guardò preoccupato e incerto per molti istanti, fino a quando Russel non parlò ancora e disse a nome di tutti – "Contiamo su di te Fat".

Quel soprannome iniziava a infastidirmi.

Non era il mio vero nome, i demoni non ne hanno uno, vengono identificati con numeri e grado.

Ma gli Angeli un nome ce l'hanno.

"Ora vado, ci vediamo dopo" – dissi con voce chiara e sicura voltandomi ancora verso la porta dopo un veloce saluto degli altri.

"È tempo di tornare ad essere me" – sussurrai chiudendomi la porta alle spalle.

Appena uscita mi guardai intorno, cercando quel Murdoc dall'anima nera come il catrame, ma non era nei dintorni.

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