24. Nome - quello vero

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Gli altri tre mi guardarono sconcertati. Come se fin'ora non ci avessero mai pensato, neanche minimamente.

"Il vero nome..." - sussurrò 2D, guardandomi da capo a piede, come se non mi avesse mai vista prima. Non conoscere il mio nome equivaleva a non conoscermi nella mia interezza, a quanto pare.

"Qual è il tuo vero nome?" - domandò con fermezza Murdoc con quello che sembrava uno scintillio di timore negli occhi.

In quel momento non ci vidi nulla di male nel confidarlo a tutti i presenti. Dopotutto non avevo più le ali, non c'era pericolo.

"Chayyliel" - dissi, ottenendo sguardi confusi ma intrigati. Più di tutti quello di Murdoc.

"Chay-come?" - ripetè confuso.

"Chayyliel" - corressi, lasciandomi scappare una piccola risata - "All'inizio nessuno ci riesce. Tranquilli. È una particolarità dei nomi da angelo".

L'unica a sorridere - almeno, per prima - fu proprio Noodle - "Sugoi!!" - seguita da 2D e Russel.

"Preferisco Chi- Chayyliel a Fatua..." - mormorò D - "Chay... possiamo chiamarti Chay?".

Se non fosse stato per quel sorriso che portava sulle labbra, sarebbe quasi sembrato implorante. Il mio nome era difficile da pronunciare per loro, in effetti, abituati alla lingua inglese. In quanto angelo e demone, so parlare ogni lingua umana e comunicare non è mai un problema per me.

"Va bene. Chayyliel, per gli amici Chay" - annunciai col sorriso.

Nel sorriso generale, quello che scomparve prima fu quello di Murdoc. Si voltò di spalle e si sedette al tavolo per guardare di nuovo il foglio stropicciato.

Lo guardavo, curiosa, ma Noodle mi chiamò - "Chay, prima che andiamo preparo qualcosa per cena, okay?".

"Certo, fa pure" - risposi.

Russel era ancora di fuori e D era seduto sul letto, con il collo un po' curvo in avanti. Credo fosse la sua solita postura, quella.

Il gigante aggiunse qualche minuto dopo - "D, ti va di andare a carcare in spiaggia la lama?".

Trovai la richiesta alquanto tenera. Pur di non restare con le mani in mano, l'omaccione voleva rendersi utile facendo compagnia a Stuart nella sua ricerca all'esterno, l'unico posto dove poteva rendersi utile. In fondo, 2D non poteva comunque andar girando da solo: se si fosse fatto male nessuno avrebbe potuto soccorrerlo.

2D guardò prima me, poi Noodle ed infine Murdoc. Quest'ultimo si voltò e con un ghigno irritato fece cenno con la testa di uscire. Il blù scattò dal materasso e si diresse fuori, lasciando nella casetta solo me, il bassista e la ragazza dai capelli viola.


***[shài-liel] - [shy]

Gorillaz ||Why, Why the evil||Where stories live. Discover now