Capitolo 2

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Sogno
Una distesa di erba si para dinanzi a me, inizio a correre tra essa e sento subito la felicità espandersi in ogni parte del mio corpo.
All'improvviso delle labbra calde si poggiano sulle mie, e così ricambio con passione...

...Quelle labbra calde che fino a pochi secondi fa erano sulle mie,  all'improvviso scompaiono e qualcosa di pungente si posa sulle mie labbra.

Sento delle risate e così apro di scatto gli occhi. 
Mi guardo intorno e noto un cuscino al livello del mio viso.
"Hope se volevi fare pratica nel baciare me lo dicevi" Ridacchia mio fratello, lo guardo stranito.
"Eh?" Chiedo guardando lui e i due coglioni che sghignazzano.
"Stavi baciando il cuscino e dimmi bacia bene?" Ammicca Jacob con un ghigno, mi copro il volto con le mani rossa dalla vergogna.

"Dovevi vederti!." Mi punta un dito contro così alzo in piedi e li fisso arrabbiati.
"Io... Quello che mi succede non vi riguarda!." Esclamo furiosa, ma cosa mi importa? Tanto almeno una volta nella vita tutti baciano il proprio cuscino, no?

Si certo come no..
Ma almeno una volta riesci a stare zitta e darmi ragione?
Ehm penso proprio di no.

"Perché non ti eserciti con me?" La voce calda e profonda mi fa sobbalzare, così mi volto e guardo Jacob sorridermi malizioso.
È così perfetto, così bello da mozzare il fiato.
Mi riprendo e scuoto la testa "Eh?" Chiedo scioccata, con la gola secca.
Ancora una volta scioccata indietreggio e inciampo cadendo all'indietro,

trascinando qualcuno con me.
"Cazzo" Sbraito e apro gli occhi notando due pozzi neri fissarmi e qualcosa di caldo e morbido sulle mie labbra.
Jacob mi sta baciando?

Dopo un po si alza e mi fissa. Cosa ha da guardare?
"Sei una stupida" Mi accusa così mi alzo anche io e gli do uno schiaffo. "Questo è per non avermi presa al volo come un vero uomo." Elenco sulle dita delle mani e poi gliene do un altro.
"Questo è perché ti sei approfittata di una povera ragazza." Lo accuso con un dito e alla fine gliene do uno in testa.
"E questo è perché sei un coglione." Incrocio le braccia sotto al seno evidenziandolo e i ragazzi ridono.

"Aggressiva la ragazza." Si lecca le labbra malizioso e afferro il cellulare che sta squillando ignorandolo.

"Mamma.." Ingoio un groppo amaro formatosi in gola, solo a sentire il suono della voce.
"Si, un attimo" Balbetto e mi allontano dal gruppo dei ragazzi, mi siedo a tavola respirando a fatica.
"No ti prego.! Io non posso.." Singhiozzo e la sento ridere all'altro capo della cornetta, una donna del genere non merita di vivere.
Chiudo la chiamata e poggio la testa sul tavolo piangendo a più non posso, mi sta distruggendo tutt'oggi.

Mi ha rovinato la vita, me l'ha letteralmente rovinata. Mi picchiava, mi massacrava, e mi odiava cosa che io al giorno d'oggi non riesco a fare.

Mio fratello seguito dagli altri ragazzi entrano in cucina ridendo, ma appena  mi vedono smettono subito.

"Sorellina che succede?" Si avvicina preoccupato, abbasso lo sguardo e alzandomi con uno scatto senza dire niente scappo via, esco da casa e inizio a correre via.

Corro a più non posso, quasi a voler dimenticare tutto con una corsa.
Il vento caldo lambisce ogni strato di pelle scoperto, quasi a volermi coccolare.

***

Sto male, male dentro e fuori.
Senza rendermene conto sono arrivata in un campo da basket e uno da calcio.
Afferro una palla da uno dei tanti cesti e inizio a giocare a calcio.
Non so il perché ma devo sfogarmi in qualche modo, così continuo a giocare.

Aspetto Tuo Figlio (In Fase Di Correzione)Место, где живут истории. Откройте их для себя