Capitolo 9

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Erano già passati qualche minuti da quando aveva lasciato il castello.
Passai davanti alla sua camera. Titubai se farmi ingresso o entrare. Alla fine entrai.
Il letto era perfettamente rifatto. Mi diressi con furia verso il suo armadio, vuoto.
Aprì i suoi cassetti, non c'era più niente.
Non vi era rimasto niente di Belle.
Se ne era andata completamente. Solo il suo profumo eccheggiava nell'aria, così come i ricordi e le parole suggellate in quella stanza.
Guardai sul suo letto. Vi era posizionato solamente un pezzo di carta bianco sul cuscino.
Lo presi e lo aprì. Iniziai a leggerne il contenuto e le gambe iniziarono ad oscillare.
Mi misi a sedere sul soffice piumone a causa della mia debolezza in quel momento.

"Quando leggerai questa lettera me ne sarò già andata.
Non sono neanche sicura che lo farai, sai. Ma voglio farlo lo stesso,  sento il bisogno di scriverti queste cose.
Non sono arrabbiata con te, non potrei mai.
Mi ricordo ancora quando sono arrivata qui. Impaurita e spaesata, volevo solo tornare a casa da mio padre.
Mi ricordo di quanto fossimo ostili l'uno nei confronti dell'altro. Ma poi tutto è cambiato.
Ci siamo avvicinati e ci siamo confidati.
È solo che, orea che me ne sono andata, ho capito quanto davvero io tenga a te.
Ci sono cose che vorrei tanto dirti ma che non potrò più fare.
Ti ringrazio Harry, ti ringrazio perché mi hai fatto vedere quanto di bello può esserci in una persona, di come mi hai protetta dal tuo passato per quanto cupo esso possa essere.
Ti ringrazio Harry, perché mi hai fatto assaporare il gusto salato delle lacrime e la dolcezza di un sorriso.
Non mi pento di niente perché in fondo, sei stata la cosa più bella che mi sia capitata da molto tempo.
Sinceramente tua, Belle.".

Posai la lettera sul letto ed iniziai a piangere.
Avevo combinato un casino e dovevo porvi immediatamente rimedio.
Mi alzai.

"Louis" urlai per i corridoi.

"Louis" urlai nuovamente, ma non vi era alcuna traccia del mio amico.

"Loui..." finalmente lo avevo trovato.
Camminai velocemente verso la sua direzione e lo stesso fece lui.

"Fai sellare un cavallo. Il più veloce possibile" iniziò a correre verso le stalle.
Presi il mio cavallo bianco e sfrecciai il più veloce possibile verso la foresta.
Il gelido freddo dell'inverno era pungente sulla mia pelle accaldata, ma non importava.
Avrei dovuto raggiungere Belle ad ogni costo.

Belle's Pov.

La mia mente ed il mio cuore continuavano a rimanere all'interno di quel castello.
Non potevo fare a meno di pensare ad Harry.
Sarei dovuta essere felice perché in  meno di un'ora sarei ritornata a casa e avrei rivisto mio padre dopo tanto tempo, eppure, nemmeno quel pensiero riusciva a strapparmi un sorriso sincero.
La carrozza si fermò di colpo. Il mio colpo si protese in avanti a causa della forte frenata.
Adesso mille domande e mille paure si fecero spazio nella mia mente.
Il respiro mi morì in gola come se si fosse incastrato e non riuscisse ad uscire.
La porta si aprì con furia. La paura crebbe, incessantemente, in me.
Ma, non appena vidi Harry smise immediatamente.
Uscì fuori dalla carrozza. Si posizionò di fronte a me, torreggiando con la sua immensa altezza.
Rimanemmo entrambi in silenzio, concentrati l'uno a perdersi dentro gli occhi dell'altro.

"Hai letto la mia lettera" le parole uscirono faticosamente dalle mie labbra.
Sembrava che rivederlo stesse scatenedo emozioni contrastanti e forti, che stesse prosciugando la mia energia.

"L'ho letta" ci fu una pausa da entrambi.

"E?" chiesi impazientemente.

"Non so quale sia il senso di tutto questo ma non voglio che te ne vada.
Ti prego Belle, torna al castello. Torna da me." mi stava supplicando, lo stava davvero facendo. Ciò mi riscaldò immensamente il cuore.

The Beauty and the Beast h.sWhere stories live. Discover now