Capitolo 18

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La paura si impossessò di me. Il mio corpo iniziò a tremare ed ero come congelata, immobile ancora nella piazza mentre la gente continuò a fare i loro compiti come se niente fosse mai accaduto.
Dovevo pensare, pensare velocemente su come arrivare al castello in più fretta possibile.
Corsi verso casa e mi rallegrai quando vidi che c'era ancora il cavallo di mio padre.
Vi montai sopra e galoppo il più veloce possibile.
Un fulmine squarciò il cielo ormai fattosi minaccioso.
Qualche goccia bagnò il mio volto fino a trasformarsi in una pioggia torrenziale.
I rami degli alberi del bosco mi picchiavano sul corpo ma non mi importava niente.
L'importante era arrivare al castello e salvare Harry.
Con furia arrivai al castello.
La porta era già aperta e un respiro si bloccò nel petto.
Erano già arrivati.

Harry's poi.

Ero a fissare la rosa. Niente più mi importava.
Lei se ne era andata e mai più sarebbe ritornata.
Il maleficio si sarebbe suggellato questa sera stessa ed io sarei per sempre rimasto una bestia.
La porta si spalancò alle mie spalle.
Era un uomo anziano.
Riconobbi i suoi tratti facciali, erano gli stessi di Belle.
Mi voltai immediatamente scaturendo così lira del mio inaspettato ospite.

"Voltati stupida bestia" dalla sua voce trapelò rabbia.
Nemmeno quell'appellativo nei miei confronti mi turbò. Ormai ci avevo fatto l'abitudine.

"Ho detto di voltarti" mi cinse una spalla strattonandola.

"Che siete venuto a fare?" lo guardai negli occhi.
Non ero mai stato così vulnerabile prima d'ora.
O almeno non lo ero mai stato prima di incontrare Belle.
Un tempo non avrei crugiolato ulteriormente prima di aggredire qualcuno ma come avevo precedentemente detto ero cambiato.

"Avete rapito mia figlia e dovete pagare per questo" era il padre di Belle, ne avevo avuto la conferma.

"Io non l'ho rapita, ha deciso lei di rimanere".

"State mentendo. Lei non mi avrebbe mai lasciato" urlò avventandosi su di me.
Iniziò a spingermi fuori dalla stanza, sul terrazzo.
Iniziò a ferirmi, non avrei mai voluto fargli del male ma avrebbe potuto uccidermi se fossi rimasto impassibile senza difendermi.
A mia volta iniziai a spingerlo. I nostri corpi creavano una colluttazione contro la superficie del castello.
Lo buttai per terra facendo forza con il mio corpo sopra il suo.

"Fermatevi" una voce spezzata urlò.
Avrei potuto riconoscere quella voce in qualsiasi circostanza, tra un milione di persone sarei sempre riuscito ad udirla e avrebbe sempre scatirito in me le farfalle nello stomaco.
Sia io che suo padre ci fermammo e la guardammo.

"Figliola devo proteggerti da questo animale" lo sguardo di Belle trucidò quello del padre.

"Non chiamatelo così ve ne prego. Voi non sapete niente" i pugni della ragazza erano serrati a tal punto che le sue nocche divennero bianche.
Un fulmine illuminò i nostri volto facendo accrescere maggiormente il precipitarsi della pioggia.

"Voi non siete più mia figlia. Lui ti ha cambiata" si rivolse a Belle.

"Cosa le avete fatto?" urlò questa volta a me.
Cinse le sue mani al mio collo e mi sbatte alla ringhiera del balcone.
Belle urlò in lacrime e il padre mi stava guardando lussiorosamente. Voleva solo una cosa, era venuto solo per la mia morte.
Belle si aggrappò alle sue braccia e suo padre l'allontanò facendola cadere.
Vederla per terra mi diede un senso di potere incommensurabile.
Capovolsi la situazione. Suo padre tirò fuori un coltello e me lo spinse all'altezza delle costole.
L'aria incominciata a mancarmi ma riuscì a spingerlo  e cadde.
Il suo corpo si schiantò per terra.
Caddi per terra e Belle mi prese tra le sue braccia.
Appoggiò la mia testa sulle sue gambe.
Il mio corpo venne imperlato dal sudore ed iniziai a tremare.

"Belle non mi lasciare" gli strinsi la mano.
Una sua lacrima cadde sul mio volto.
Non volevo che piangesse.

"Non piangere" gli dissi accarezzandogli la guancia.

"Non parlare. I-io devo cercare aiuto" fece per alzarsi ma la fermai.

"No. È tutto inutile. Prima che possa arrivare un medico io sarò già morto e vorrei farlo nel miglior modo possibile.
Stare qui con te." Lei iniziò a piangere ancora di più, nascondendo un sorriso.
Rivolse lo sguardo verso l'alto.

"Harry tu non morirari ok? Devi rimanere.
Devi farlo perché io.... io ti amo" e giuro quelle furono le parole più belle che avessi mai udito in tutta la mia vita.
Lei amava me proprio come io amavo lei.
E questa volta non sarebbe stata la maledizione a dividerci ma la morte.
La cosa più cupa e triste che possa mai esistere.
Perché quando essa arriva niente e nessuno può mai portarti indietro.
Si insidia in te senza farsi sentire per portarti via per sempre.

"Non volevo che tutto questo finisse così.
Mi ero immaginato così tante volte come sarebbe stato questo momento.
Me lo ero immaginato al lago.
Mentre le foglie di ciliegio cadevano creando uno spettacolo bellissimo.
Me lo ero immaginato con noi seduti sul prato mentre ci coccolavamo.
Ma credo che sentirti dire ti amo sia un ottimo addio Belle" non potei fare altro che piangere.

"Harry non deve finire tutto per forza.
Andrò a chiamare il dottore e tu starai meglio.
E quella tua immaginazione la faremo diventare realtà".
Mi accarezzò la guancia ed io mi lasciai coccolare da lui.

"Quanto vorrei che tutto questo fosse vero". Era destabilizzato.

"Deve esserlo Harry".
Emise un lamento improvviso e sembrava soffrire molto.
Mi prese la mano e me la strinse forte.

"Devi ascoltarmi Belle.
Presto io morirò e non avrò più la possibilità di dirti quanto ti amo.
Ti amo da quando ti ho vista sorridere per la prima volta.
Hai portato una luce che credevo non avrebbe mai potuto sconfiggere il grigiore della mia vita.
Ti amo perché finalmente dopo molto tempo mi hai fatto amare in un modo che non avevo mai fatto prima.
Ti amo Belle, non dimenticartelo mai.

Belle's pov.

"Ti amo Belle non dimenticartelo mai" fù l'ultima cosa che gli ho sentito dire prima del silenzio.
Aveva chiuso gli occhi per sempre.
Iniziai a urlare e nello stesso tempo un tuono squarciò il cielo.
Piansi e piansi ancora.
Guardai il corpo unanime del ragazzo che mi aveva fatto innamorare per la prima volta.
Avevo davvero imparato cosa fosse l'amore.
Lo baciai delicatamente.
Le sue labbra erano ancora calde e morbide.
Avevo così tanto desiderato assaporare quelle labbra.
Entrai dentro il castello e vidi la rosa.
Anche l'ultima rosa era già caduta.
Tutto era finito.
Avevo imparato che le fiabe non esistevano.

Terza persona pov.

Questa era la storia di un uomo avaro che fu trasformato in una bestia.
Questa era la storia di una ragazza che amava l'amore e è che amava leggere per lasciarsi trasportare in quelle storie d'amore.
Questa era la storia di due persone di mondi opposti che si incontrano.
È una storia d'amore e di dolore.
Si amavano follemente ma non hanno mai avuto il coraggio di dirselo fino a che ne hanno avuto la possibilità.
Perché questa è una storia diversa dalle altre.
È una storia dove si impara che la gente non va mai giudicata per quello che mostra all'esterno senza prima conoscere cosa cela al suo interno.
È una storia dove ci insegna che non dobbiamo mai posticipare qualcosa di importante perché non puoi mai sapere cosa ti potrà accadere l'indomani.
Ma l'importante è che Belle e Harry si sono amati profondamente e veramente.
E mai Belle si dimenticherà di lui.
Perché Harry farà per sempre parte della sua vita.

Spazio autrice.
E la storia è giunta alla sua conclusione.
Ho voluto sconvolgere il suo finale perché penso che questo sia migliore.
Voglio ringraziare tutti coloro che hanno letto la mia storia è per che lo farà in seguito.
Commentate e ditemi se questo finale vi è piaciuto o no.
È importante per me, grazie.
❤❤

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