Fifth Act

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La mattina dopo quando Yoongi aprì gli occhi si sentì incredibilmente riposato, come mai lo era stato in vita sua.
Sorrise inconsciamente - in quell'ultimo periodo sorrideva davvero tanto - e fece per alzarsi dal letto quando si accorse di non trovarsi nella sua stanza ma in una sconosciuta.
Si guardò intorno allarmato catturando gli elementi che la componevano e immediatamente gli eventi della sera prima riaffiorarono nella sua mente. Ricordò di essere andato in macchina con Jimin per sfuggire alla pioggia e di essersi addormentato. Il resto era piuttosto confuso. Ricordava il sorriso di Jimin e delle sue amorevoli carezze, ricordava anche di averlo stretto a sé per tutta l'intera notte e di non essere mai stato
Così bene.
Tuttavia accanto a lui il letto era vuoto e Yoongi si chiese dove si trovasse in quel momento il ragazzo. Controllò l'orario sulla sveglia e si rese conto di essere in ritardo per il lavoro. Fece per alzarsi quando la porta della stanza si spalancò mostrando la figura di un adorabile Jimin con i capelli in disordine tenere un
vassoio tra le mani.
"Ben svegliato! Ti ho portato la colazione." Gli disse naturalmente sorridendogli luminoso come il sole e
facendo agitare le farfalle che si annidavano nello stomaco del più vecchio.
“Jimin-ah, avresti dovuto svegliarmi prima, ora sono in ritardo!”
“In ritardo per dove?” chiese sinceramente confuso Jimin.
“Per il lavoro.”
“Lavoro? No hyung, oggi non vai, stai ancora male e hai bisogno di riposare!”
“Se non vado non mi pagano e io ho bisogno di quei soldi, Jimin.”
Jimin a quel punto gli sorrise come se la sapesse lunga. "Non ti preoccupare per quello, andrò io al tuo posto!"
Yoongi lo guardò sconvolto. "No Jimin, non posso farti lavorare al mio posto!"
"Lo faccio con piacere, hyung. Tu hai bisogno di riposare e di riprenderti e visto che in questi giorni sono libero non ho problemi a lavorare. Tu puoi rimanere qui e considerare questa come casa tua. Riposati, guarda un po' di tv, magari invita qualche amico qui, non mi darebbe fastidio."
Yoongi era davvero stupito dalla generosità del ragazzo, non poteva credere che al mondo potesse esistere qualcuno come Jimin, capace di lavorare al posto suo per permettergli di riprendersi.
Gli chiese se fosse davvero sicuro di volerlo fare e Jimin sorridendogli annuì, convinto più che mai. 
"Ora ti lascio, tu mi raccomando mangia la tua colazione!" Gli disse allegro. Poi gli si avvicinò improvvisamente facendo battere il cuore di Yoongi mille volte più veloce del normale, e gli lasciò un piccolo e leggero bacio sulla fronte, facendo arrossire tremendamente Yoongi che in quel preciso momento desiderò stringere tra le sue braccia quel piccolo ragazzo e non lasciarlo più andare. 
Jimin lo salutò e poi lo lasciò solo in casa.
A quel punto Yoongi rimase fermo, lo sguardo fisso su un punto, per una buona manciata di minuti per poi avere un'improvvisa epifania che gli fece comprendere chiaramente la situazione nella quale si era invischiato senza neppure essersene accorto.
"Sono fottuto." Asserì, per poi lasciarsi cadere sul letto che ancora profumava di Jimin. 

I know you're seeing Black & White so I'll paint you a clear Blue sky / yg + jmحيث تعيش القصص. اكتشف الآن