Ninth Act.

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E così continuarono per altri mesi, a fingere che tutto andasse liscio come l'olio, o almeno da parte di Yoongi. Perché Jimin ci credeva, nel loro amore, lo faceva ciecamente. D'altronde mai Yoongi gli aveva dato motivo di pensare il contrario; lui stesso si rendeva conto che per la maggior parte del tempo in compagnia di Jimin sembrava dimenticare il grosso peso che gravava sulle sue spalle, troppo occupato a sentirsi vivo insieme a l'unica persona che avesse mai amato in vita sua.
Jimin glielo diceva spesso, ti amo, ma Yoongi non aveva mai ricambiato. Nonostante tutto però Jimin non appariva mai infastidito o scocciato e non smetteva mai di ripeterglielo. Yoongi si chiedeva come facesse a non odiare quella situazione e una volta glielo chiese pure.
Ma a Jimin non importava perché si fidava ciecamente di Yoongi e lui lo sapeva, sapeva dell'amore che Yoongi provava per lui e non gli servivano stupide promesse o dichiarazioni. Jimin, conoscendo il suo ragazzo, era convinto che Yoongi non fosse ancora pronto a dirglielo considerato quando facesse fatica ad esternare i suoi sentimenti a parole ma per lui anche i più piccoli e insignificanti gesti del maggiore avevano un valore e trasudavano amore.
E quindi Jimin non si preoccupava e attendeva senza troppe ansie il momento in cui Yoongi fosse stato pronto.
E Yoongi si sentiva una persona orribile perché lui era pronto, eccome se lo era, e se avesse potuto l'avrebbe anche urlato in cima al grattacielo più alto della Corea del Sud del suo amore per Jimin ma non poteva farlo.
Non poteva farlo perché Jimin meritava di meglio, di questo Yoongi ne era convinto.
Si dice che solo con la propria anima gemella si possa essere completamente felici, una felicità che pochi sperimentano ma che i testimoni dipingono come qualcosa di talmente travolgente da apparire utopica. Yoongi voleva quello per Jimin: voleva vederlo sorridere ogni giorno ad ogni ora - con quel bellissimo e dolcissimo sorriso che lo aveva catturato fin dal loro incontro - ,voleva vederlo realizzarsi, voleva vederlo soddisfatto della propria vita e amato come si doveva e come meritava e Yoongi lo sapeva che nulla di tutto ciò sarebbe successo se Jimin fosse rimasto con lui. Yoongi aveva deciso si sacrificare il suo amore e la propria felicità - che sapeva non avrebbe trovato altrove, neppure con la sua anima gemella che neppure aveva intenzione di conoscere - per donarne una totalizzante all'amore della sua vita.
Perché Yoongi sarebbe stato felice solo se lo fosse stato Jimin. Tutto il resto non era mai contato e mai lo avrebbe fatto.
Quella sera, dopo essersi uniti, anima e corpo, ancora un volta, erano stesi sul letto sfatto di Jimin, le gambe intrecciate tra loro per donarsi calore e gli occhi gli uni negli altri.
La mano di Yoongi sfiorava delicatamente i fianchi e il busto nudi di Jimin, tracciando le forme tondeggianti del suo corpo, come se stesse toccando e ammirando l'opera d'arte più bella che avesse mai visto in vita sua. Jimin, completamente abbandonato al leggero tocco del suo fidanzato era perso ad imprimersi nella mente ogni più piccolo particolare del viso etereo di Yoongi.
Non parlavano ma il silenzio tra i due era confortevole, bastava la vicinanza dell'altro per farli sentire in pace con il mondo.
Poter osservare l'uno il volto dell'altro, poterne saggiare la consistenza, faceva battere i loro cuori all'unisono, producendo un'unica melodia, dipingendo una bellissima tela colorata.
Jimin sospirò. "Sei la cosa più bella che mi sia capitata, hyung. Non sai quanto mi senta fortunato ad averti."
Yoongi sorrise a quelle parole e strinse a sé il ragazzo, cullandolo tra le braccia e facendogli appoggiare la testa sul suo petto.
"Vale lo stesso per me, Jimin-ah. So che non te lo dimostro mai ma credimi se ti dico che anche io sento lo stesso."
Una parte di Yoongi in quei momenti si chiedeva cosa stesse combinando. Avrebbe dovuto piano piano staccarsi da Jimin eppure ogni volta che stava in compagnia del ragazzo non poteva fare a meno di far prevalere i suoi sentimenti e il suo cuore sul senso del dovere.
Sentì il sorriso di Jimin premere sulla sua pelle nuda e dopo sentì le sue labbra baciarla dolcemente facendo rabbrividire l'intero corpo di Yoongi, bisognoso e più che mai bramoso di sentire la bocca di Jimin sul suo corpo.
Si lasciarono nuovamente andare alla passione, dimenticandosi di tutto ciò che li circondava.
Yoongi dimenticò la promessa che si era fatto e entrambi non pensarono ai loro problemi, alle incomprensioni e alle paure.
Si lasciarono semplicemente trasportare dal momento e dai loro desideri, dal desiderio di toccarsi, sfiorarsi e mordersi; di marcarsi a vicenda rimarcando il loro possesso e di baciarsi fino a quando il loro respiro non sarebbe mancato e anche oltre; di sentire le mani dell'altro sulla propria pelle bollente, la bocca umida tracciare mille percorsi e vie e sentirsi riempiti dall'altro. Sentirsi semplicemente al sicuro l'uno tra le braccia dell'altro.

I know you're seeing Black & White so I'll paint you a clear Blue sky / yg + jmOù les histoires vivent. Découvrez maintenant