3.

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La luce del mattino filtra attraverso le finestre socchiuse, e lentamente apro gli occhi, cercando di orientarmi nella stanza. 

La sensazione di calore e il profumo familiare mi riportano alla realtà: sono ancora sul divano, avvolta nella coperta, accanto a Luca.

Inizialmente, tutto sembra sfocato e confuso. Poi, la memoria della serata precedente si fa strada nella mia mente, e il fatto di trovarmi così vicina a Luca mi colpisce come un fulmine. Guardo intorno, cercando di capire come sia finita così, con la testa appoggiata sulla sua spalla e i nostri corpi avvinghiati.Mi sforzo di liberarmi delicatamente dalla coperta, cercando di non svegliare Luca. 

Tuttavia, i suoi occhi si aprono lentamente, svelando una leggera espressione di sorpresa.

"Buongiorno," sussurra con un sorriso, sembrando completamente a suo agio con la situazione. 


Io, invece, mi sento improvvisamente a disagio. La consapevolezza della vicinanza fisica della notte precedente mi colpisce come un'ondata.

"Comunque non dovevamo dormire insieme!" affermo, con un certo tono di irritazione. 

"E perché no?" chiede Luca, sollevando un sopracciglio. 

 "Luca, ovviamente sarei dovuto tornare a casa dai miei genitori ieri sera" dico, cercando di esprimere le mie preoccupazioni. 

"Non mi sento così a mio agio a restare qui tutta la notte. E poi, onestamente, non ci conosciamo così bene." spiego, cercando di rendere chiare le mie ragioni. 

 Luca sembra riflettere sulle mie parole e poi annuisce comprensivo. 

"Hai ragione, Luna. Mi dispiace se ti ho fatto sentire a disagio. Forse sono stato un po' troppo invadente."Apprezzo la sua comprensione, ma la situazione resta comunque imbarazzante. 

 Mi alzo, cercando di raccogliere i miei pensieri e di mettere da parte l'incidente della notte precedente. 

 "Penso che dovrei tornare a casa ora," dico, cercando di nascondere il mio imbarazzo.Luca si alza dal letto, pronto ad accompagnarmi alla porta. 

 "Ci vediamo in giro," dico, dirigendomi verso l'uscita.Mentre attraverso la porta, spero che questa situazione imbarazzante non abbia compromesso la nostra amicizia appena nata.

Uscii dalla casa di Luca con una leggera brezza mattutina che carezzava il mio viso. 

Le foglie degli alberi cullate dal vento, i suoni distanti di qualche passante e l'odore fresco dell'aria mi avvolgevano.

Quando varcai la porta di casa, mi colpì l'atmosfera tranquilla e familiare. I miei passi risuonavano lievemente sul pavimento mentre procedevo attraverso il corridoio. Entrando nella mia stanza, notai la luce del sole che iniziava a filtrare attraverso le tende, conferendo un'aura accogliente all'ambiente.Fu solo in quel momento che un brivido di disappunto mi attraversò quando mi resi conto di aver lasciato i miei vestiti a casa di Luca. La consapevolezza di quella dimenticanza si manifestò con un mix di frustrazione e un tocco di imbarazzo, e mi resi conto che avrei dovuto risolvere quella situazione al più presto.


Uscii dalla casa di Luca con una leggera brezza mattutina che carezzava il mio viso. 

Mentre percorrevo la breve distanza fino a casa mia, iniziai a percepire la vivacità del quartiere al mattino. Le foglie degli alberi cullate dal vento, i suoni distanti di qualche passante e l'odore fresco dell'aria mi avvolgevano.

Quando varcai la porta di casa, mi colpì l'atmosfera tranquilla e familiare. I miei passi risuonavano lievemente sul pavimento mentre procedevo attraverso il corridoio. 

You are not my typeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora