Capitolo 36 - Un fallimento?

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Kristal si prese un attimo per respirare profondamente, l'afa soffocante che alleggiava dentro il cancello l'aveva presa subito alla gola. Tuttavia, così facendo, peggiorò la situazione. Iniziò a tossire fino ad eliminare tutta l'aria satura che aveva inalato e per poco non rischiò di svenire. I soldati nemmeno se ne accorsero, continuavano a guardarsi attorno con lo sguardo vacuo e gli occhi terrorizzati. Kristal, che ora era ritornata in forze, iniziò a fare lo stesso. Il suo sguardo però era diverso, attento ad ogni dettaglio cercava di studiare il paesaggio che la circondava. Si rese così conto che ogni cancello era diverso da un altro, non avevano tutti lo stesso schema e soprattutto non avevano lo stesso numero di torri. L'elfa ricordava che a Kvatch ce ne fossero soltanto due, mentre ora se ne trovava di fronte quattro. Per di più, il ponte che aveva attraversato nell'altro portale era in buone condizioni, mentre quello davanti ai suoi occhi era distrutto e quindi inaccessibile.
Una cosa di cui sono certa però è che il modo per chiuderlo resta sempre lo stesso. Cercò quindi di attirare l'attenzione del generale, che era ancora in uno stato di shock insieme ai suoi soldati.

"Generale? Penso sia necessario muoversi. Dobbiamo entrare nelle torri e cercare la Pietra del Sigillo." Burd si girò lentamente al suono delle sue parole e la guardò accigliato.
"Dobbiamo entrare nelle torri?" Chiese con grande insicurezza.
"È l'unico modo." Rispose semplicemente Kristal, consapevole che non sarebbe stato semplice trovare l'entrata questa volta. Era evidente che non potevano passare il ponte, perciò l'unica strada disponibile era quella che si trovava alla loro sinistra. L'elfa iniziò a muoversi in quella direzione e subito iniziarono tutti a seguirla. Nessuno aveva intenzione di allontanarsi da lei, era l'unica che sapeva cosa fare. Non mancò molto perché si presentassero due goblin pronti ad attaccare il gruppo. Kristal si mise subito di fronte per attutire la potenza delle fiammate, mentre un soldato lanciava frecce da dietro. Li eliminarono entrambi in poco tempo.

Dopo quell'avvenimento, i soldati sembrarono prendere fiducia nelle loro capacità. Quello che non sapevano, però, era che avevano sconfitto soltanto due dei mostri più deboli che abitavano quelle tristi lande. Così, mentre avanzavano, si trovarono contro altre creature differenti, come atronach di fuoco, con i loro corpi fatti di lava. Oppure animali che assomigliavano a dei dinosauri, strani esseri che la compagnia non aveva mai visto e non aveva idea di come potessero essere chiamati. Kristal, durante questi attacchi, lasciava combattere i soldati e continuava ad osservarsi attorno alla ricerca di qualche passaggio. Sperava di riuscire a fare il giro per arrivare alla torre da dietro, in qualche modo, invece si ritrovarono in un vicolo cieco che finiva in una vasca di lava. Dannazione, ora come faccio?

Ritornarono tutti sui loro passi, soltanto che ora Kristal si guardava attorno più attentamente. Non c'era nulla, nessuna strada e nessuna porta che conducesse verso la torre. L'elfa iniziava a perdere le speranze, quegli uomini si erano affidati a lei e invece non riusciva nemmeno a raggiungere la Pietra. D'un tratto sentì un tocco sulla spalla, si girò di scatto con la lama alzata, ma quello che si ritrovò di fronte era soltanto il capitano Burd.
"Non è che magari bisogna andare per quella stradina?" L'uomo le stava indicando un punto alla loro sinistra, un sentiero che l'elfa non aveva notato.
"Forse, proviamo." Kristal si avviò in quella direzione, ponendosi in testa al gruppo e cercando di recuperare il controllo della situazione.

L'occhio di Burd si rivelò vincente: in fondo alla stradina c'era una porta. Kristal subito le tirò un calcio e questa si aprì all'istante. L'interno era completamente diverso dalla prima volta, si ritrovarono in luogo che aveva l'aspetto di una grotta.
"Speriamo che sia un passaggio per raggiungere la torre." L'elfa cercava il sostegno dei soldati, che però annuirono semplicemente. Riuscì a leggere il dubbio nei loro occhi all'istante. Ma non poté preoccuparsene a lungo: un mostro aveva fatto il suo ingresso per dare loro il benvenuto. Kristal lo guardò inorridita: aveva il corpo di un ragno e la testa che mirava a sembrare umana. Il mostro digrignò i denti e sputò contro il gruppo. L'elfa si spostò all'istante insieme al capitano, ma gli altri due soldati non furono abbastanza veloci. Il veleno li colpì in pieno, imbrattandoli nel suo liquido. Kristal saltò immediatamente alle spalle del ragno e infilzò la spada nella sacca che portava alle sue spalle, sperando fosse quella contenente il veleno. Burd completò l'opera tagliandogli la testa.

In seguito il generale si gettò immediatamente dai due soldati per controllare le loro condizioni. Entrambi erano accasciati a terra, le mani premute sul ventre e trattenevano a stento i gemiti. Burd guardò Kristal con impotenza, ma nemmeno l'elfa aveva idea di che fare. Ricordò allora il prigioniero che aveva trovato dentro una gabbia nel cancello di Kvatch, lui le aveva detto di non liberarlo perché non appena avrebbe chiuso il cancello, sarebbe uscito insieme a lei.
"Tu resta qui con loro, proseguo io." Naturalmente il generale non fu d'accordo, Kristal se lo aspettava.
"Devo venire per forza con te, altrimenti non capirò come si chiude il cancello." Così è per questo che mi ha accompagnata? Non perché avrei potuto rischiare la vita da sola?
"Allora vieni con me, ma dobbiamo muoverci." Burd puntò i due soldati.
"E loro li lasciamo qui?" Chiese con voce scettica.
"Appena il portale sarà chiuso, usciranno con noi." Il capitano inizialmente non ci credette, ma poi, vedendo lo sguardo serio e deciso di Kristal, ricominciò a proseguire.

Lungo il tragitto per raggiungere la fine della grotta non incontrarono molti problemi, ma soprattutto non trovarono nessun ragno. Entrambi accolsero la porta d'uscita con grande sollievo e Kristal fu ancora più sollevata, una volta fuori, trovandosi di fronte una grossa torre.
"Dobbiamo entrare lì." Disse l'elfa indicandola e, nonostante Burd fosse completamente terrorizzato dall'idea, non replicò e continuò a seguirla. Questa volta fu il generale a calciare il portone per aprirlo, Kristal pensò fosse perché aveva bisogno di sfogarsi e lo lasciò fare.

Una volta dentro Kristal si rese conto che in realtà le torri all'interno erano tutte uguali, al contrario del paesaggio esterno che cambiava. Questo le regalò una sicurezza nuova e si avviò immediatamente alla porta che si trovava alla sua destra, come aveva fatto anche a Kvatch. Burd la seguiva correndo, quando ad un certo punto la prese per un braccio e la fermò.
"Aspetta, non hai sentito nulla di strano?" Kristal si fece attenta, ma non sentì nulla e proseguì. Tuttavia la sua corsa durò poco: presto si ritrovò di fronte un daedra, l'armatura che gli rivestiva il corpo e gli stessi denti felini.
"Bene bene, che ci fanno due viventi nel nostro regno?" Aveva una voce talmente gruttale che era arduo comprendere ciò che diceva, Kristal rabbrividì e si girò. Alle spalle del generale ne era comparso un altro. Quello che si trovava di fronte lei aveva iniziato ad avvicinarsi, costringendola a voltarsi nuovamente dalla sua parte.
"Penso che mi divertirò, con entrambi." Disse il daedra con un sorriso maligno.

Kristal non aspettò un istante in più e sollevò la spada piantandola nel piede del mostro. Lo vide storcere le labbra dal dolore, ma il piccolo momento di gloria dell'elfa durò poco. All'istante altri daedra fecero il loro ingresso, circondandola. Kristal li guardò con odio, cercando qualcosa per attaccarli. Si sentiva come alla Miniera Sventrata, impotente e soprattutto in trappola. Sapeva che ora non ci sarebbe stato Dosiov a salvarla, né tanto meno Martin. Doveva cavarsela da sola in qualche modo. Così iniziò ad agire, attaccando il demone che si trovava di fronte. Questo parava i suoi colpi, mentre gli altri li guardavano. Kristal sperava che non sarebbero intervenuti per aiutarlo, ma si sbagliò ancora. Uno le scagliò la spada lontano mentre qualcuno la afferrava per i fianchi. L'ultima cosa che vide fu Burd incosciente tra le braccia del nemico, prima di ricevere un colpo in testa e perdere anche lei i sensi.

Oblivion - The Elder ScrollsWhere stories live. Discover now