"WTF?!"
Suwa
Exit, light
Enter, night
Take my hand
We're off to never-never landCome ogni giorno stavo rientrando dalla mia università, con la mia fidata tracolla nera tutta disegnata che barcollava ad ogni passo e le mani nelle tasche dei pantaloni, fischiettando le canzoni che mi giungevano alle orecchie dalle cuffie collegate al cellulare. Quel giorno mi erano toccati a canticchiare i Metallica. Dire che gli adoravo era veramente poco, avevo tutti i loro cd a casa a Darwin ed è stato davvero doloroso lasciarli nella mia stanza insieme alle altre montagne di cd che avevo. Era come separarsi dalla propria anima tanto per spiegarsi meglio. Erano la mia vita, i miei adorati figli.
Somethings wrong, shut the light
Heavy thoughts tonight
And they aren't of Snow White
Dreams of war, dreams of liars
Dreams of dragon's fire
And of things that will bite
Sleep with one eye open
Gripping your pillow tightNon la smettevo di canticchiare e la gente come al suo solito mi guardava male. E che me frega pensai. In qualsiasi caso sarei sembrato strano lo stesso con questi capelli rossi che mi ritrovavo, quindi canticchiare o meno mi avrebbero lanciato in qualsiasi caso occhiate strane. Era una cosa assurda, anche in classe mi chiedevano se li avessi colorati e io ogni volta dovevo spiegare il giro delle mie origini. Insomma, si vedeva che erano naturali, se fossero stati veramente finti si sarebbe potuto notare da un chilometro di distanza, che fastidio. Ma che ci potevo fare, mi avevano creato così. Si vedevano le mie nette appartenenze nord europee con questi capelli, infatti vedere australiani con un certo colore di capelli era più che strano.
Gira a destra sentii debolmente nella mia testa.
Continuando ad andare a tempo e riflettendo superficialmente da che parte dovessi andare, voltai a sinistra e dopo qualche metro mi accorsi che il posto non mi era familiare.
Te l'ho detto di girare a destra.
E quand'è che me lo avresti detto?
Quando hai iniziato a riflettere quale fosse la destra. E hai sbagliato.
Basta tornare indietro.E tra un pensiero e l'altro con un sottofondo a dir poco eccezionale, mi ritrovai davanti al portone del mio dormitorio. Non condividevo con nessuno la mia stanza, in parte mi dispiaceva, speravo di avere un coinquilino, possibilmente simpatico avrei preferito, i musoni non mi piacevano, ma stavo bene anche da solo. Nessuno che rompeva per le mie notti insonne, per il volume troppo alto, secondo loro, della mia amata musica, anche se dovevo ammettere che i vicini ogni tanto erano venuti a lamentarsi e mi ero fatto la reputazione di metallaro, ma non mi dispiaceva nemmeno quello. Stavo bene nel mio piccolo mondo, c'ero solo io e la mia musica. La mia vita era bella così come era.
Appena lanciai la mia borsa sul letto misi il telefono a caricare e lo collegai con il bluetooth alle casse. Le note si espansero in tutta la stanza e a tempo di musica mi diressi verso il frigo e presi un budino. Sì, il budino era al cioccolato e ne andavo matto. Presi un cucchiaino e cominciai sia a mangiare che a cantare. Partivano più spesso assoli di mhmhmhm che parole vere e proprie, e in qualsiasi caso, imitare la voce di James Hetfield veniva difficile a chiunque avendo una voce tutta sua, che solo lui in tutto l'universo e in tutta la galassia poteva avere. Era uno dei tanti Dei a cui credevo. Lo veneravo.

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IMPREVEDIBILE - oltre l'oceano ✔
Romance· COMPLETA · IN REVISIONE · Aussie's Series Vol. 1 Sydney, Australia (AU) Per Scarlett la sua infanzia era il ricordo più prezioso che aveva e vedere la sua fine in una giornata di settembre era qualcosa di inimmaginabile. Ma tutto sta per cambiare...