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Allora, ricapitoliamo bene la situazione.

Zayn ha lasciato Louis perchè innamorato un tizio di nome Liam, che poi che razza di nome è Liam?

Ma Louis non è triste, non è arrabbiato e odia tutto ciò perchè non può odiare Zayn dopo che gli ha rivelato con calma la realtà delle cose, altri lo avrebbero tradito in silenzio.

E per l'amor di Dio, Louis ha apprezzato il gesto di Zayn, ma avrebbe preferito che quest'ultimo non si fosse innamorato di un altro.

Erano passate due settimane da quel giorno e tutte le giornate si erano svolte alla medesima maniera.

Louis si svegliava, andava a scuola, faceva i compiti ed andava a dormire, tutto tra le domande di Harry e tra le ore ed ore passate da quest'ultimo nel tentare di rifilare cibo al figlio.

Era diventato silenzioso, non parlava quasi mai, era diventato un robot apatico.

Cercava di vedere il bicchiere mezzo pieno e solitamente nelle giornate sì, ci riusciva, forse.

"Louis."

"Louis."

"Per Dio Louis rispondi."

Louis era tentato di ignorarlo come al solito, ma quella volta suo padre stava continuando imperterrito a bussare alla sua porta.

Si alzò dal letto e aprì la porta.

"Sono giorni che non mi parli, non mangi e stai sempre chiuso in camera tua, per l'amor di Dio, mi dici cosa cazzo è successo!?"

Suo padre stava urlando come un pazzo ed aveva tutte le ragioni per farlo, e questo Louis lo sapeva bene.

"Vuoi saperlo? Sicuro? Zayn mi ha lasciato e diciamo che non sono stato molto felice della sua scelta."

"Cosa? Ti ha lasciato? Ma io gli spacco la faccia a quel bastardo!"

"No papà, abbiamo parlato e mi ha rivelato che si era innamorato di un' altra persona, dovevi vedere solo come gli si illumimavano gli occhi solo a nominare il suo nome."

Se solo Louis avesse osservato bene Harry, avrebbe scoperto che anche a lui brillavano gli occhi quando parlava o semplicemente pensava al liscio.

"Piccolo, sono così dispiaciuto per te." Sussurò Harry mentre strinse tra le braccia il figlio.

Louis quasi non svenne all'odore di quel profumo che gli piaceva tanto e che gli faceva girare la testa.

"Devi proprio andare?"

Avevano passato tutto il pomeriggio abbracciati sul divano a guardare Titanic, Louis era convinto che fosse un film adatto alla situazione ed Harry non potè far a meno che acconsentire.

"Sì piccolo, devo andare via, arriva una mia amica e devo andarla a prendere all'aereoporto"

"Ah, okay."

Un'amica? E chi diavolo era? Perchè doveva andarla a prenderla lui? Non poteva farlo qualcun altro?
Louis era pieno di domande senza alcuna risposta, ma aveva capito che questa donna era più di un'amica per il padre.
Ma cosa poteva aspettarsi? Lui era brutto, grasso e basso, per non parlare del fatto che avesse un enorme culo da balena.

Se solo avesse saputo che Harry amava quel culo, avrebbe voluto stringerlo, morderlo, baciarlo, sculacciarlo.

Marchiarlo.

D'altro canto il riccio si era ritrovato a dover staccarsi dal piccolo corpo del figlio, per andar a prendere  all'aereoporto Diana.

Adorava quella ragazza, si erano incontrati per la prima volta alle medie ed avevano subito stretto amicizia.

Diana era una bellissima donna, alta, con i capelli bruni e gli occhi marroni ed aveva tutte le curve al punto giusto, era una ragazza tutto pepe, che otteneva sempre ciò che voleva, ma era anche pronta ad aiutare sempre tutti.

"Ciao Harry!" Diana lo travolse in un abbraccio caloroso.

"Mi sei mancato così tanto."

"Anche tu mi sei mancata tanto Diana, ma ora muoviamoci e andiamo a casa così ti sistemi." Disse Harry in una velocità supersonica, che minchia un baffo ad Eminem.

Il viaggio passò tra risate e aneddoti divertenti, perchè si sà, dove c'è Diana, ci sono tante, tante risate.

Harry scoprì che Diana aveva conosciuto tanti amici tra cui Niall, un biondo tinto irlandese e Diana scoprì molte più informazioni sulla cotta di Harry.

Arrivarono a casa stremati, ma divertiti.

"Papà?"

Ed Harry al suono di quella vocina che lo chiamava dal piano superiore, non potè far a meno di sorridere.

"Louis, scendi che ti presento Diana."

Louis avrebbe voluto stare in camera, magari col padre, sotto le coperte abbracciati, ed invece no.

Scese le scale con tutta la lentezza del mondo e spalancò gli occhi alla visione di quella donna che era davvero stupenda.

"Louis, lei è Diana, Diana lui è mio figlio Louis"

Si strinsero la mano e Louis voleva staccarsi, ma Diana lo tirò per un braccio e lo coinvolse in un abbraccio caloroso.

"Sono così contenta tuo padre mi ha parlato così tanto di te."

"Spero ti abbia detto solo cose belle."

"Certo." Sorrise Diana e Louis non potè far a meno di pensare che quando sorrideva era molto più bella.
Lui non poteva competere, lui era orribile.

La seratà passò velocemente, la cena si svolse tra molte risate.

Risate che apoartenevano a Diana e ad Harry.

Louis era stato zitto la maggior parte del tempo, si era sentito di troppo.
Il più delle volte si soffermava ad osservare il padre, il quale aveva fatto crescere i suoi capelli ricci ed ora era ancora più bello se possibile, i suoi occhi erano così scintillanti, abbagliavano.

La donna aveva osservato a lungo il liscio e aveva capito che qualcosa bolliva in pentola.

Aveva in mente un'idea, un piano folle, ma si sà le migliori idee arrivano dai matti.

Non Farmi MaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora