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Quel giorno il sole splendeva alto nel cielo.

Il vento accarezzava leggero i volti dei passanti.

Accarezzava il volto di Isabel, ormai cresciuta, era diventata una ragazza bellissima.

Si batteva per tutte le cose ingiuste e cercava sempre di aiutare le persone in difficoltà, un po' come ha fatto con Rose.

Rose.

Il vento accarezzava anche lei.

Era timida e tutti la prendevano di mira perchè, dato che era il secondo anno di liceo, e quindi il pieno dell'adolescenza, era piena di brufoli.

Isabel, l'ha sempre difesa ed aiutata, ed ora a distanza di un anno era cambiata completamente.

Era passata un' intera estate e Rose con l'aiuto di Isabel era rinata, più forte e sicura di sè.

Bella e dannata.

Aveva dei lunghi e mossi capelli rossi, gli occhi erano di un marrone chiaro, quasi dorato.

Aveva delle lentiggini sparse sulle guance e Isabel fingeva di contarle solo per guardarla qualche minuto in più.

Era stupenda, ed era solo sua.

Si erano fidanzate qualche mese prima, ma non l'avevano detto a nessuno.

Rose era rimasta incantata da quegli occhi, scuri, come la notte, ma che luccicavano, come le più abbaglianti delle stelle.

Aveva la pelle bianca, lattea, delicata, sembrava porcellana, una bambola di porcellana.

La più bella bambola di porcellana che Rose avesse mai visto.

Quel giorno, avevano deciso di andare a visitare Harry e Louis per informarli della loro relazione segreta, sicure, che non si sarebbero fatti problemi.

Stavano gironzolando per quell'isolato, insicure.

Ma poi, con coraggio, bussarono.

E vennero aperti da un Harry sorridente.

Non sapevano perchè stava sorridendo, ma lui lo sapeva, sorrideva perchè aveva appena fatto l'amore con l'amore della sua vita.

"Ragazze, tutto bene?"

"Sì nonno, stiamo bene, volevamo solo dirvi una cosa importante."

"Oh, okay, allora chiamo Louis."

Isabel vide la figura di Harry sparire per le scale e poi Rose parlò.

"Sei sicura? Vuoi farlo davvero? Se vuoi farlo per me, non mi importa,sto bene anche cos-" Isabel la bloccò premendo intensamente le sue labbra contro le sue.

Rose socchiuse la bocca e Isabel ne approfittò per inserire la lingua in quel bacio.

Rose sapeva di fragole e di felicità.

Gemette in quel bacio carico di parole non dette.

Isabel si staccò dal bacio e rimase con la fronte schiacciata contro quella di Rose.

"Non voglio farlo per me, ma per noi, voglio urlare al mondo quanto sono innamorata di te."

"Ti amo."

"Io di più."

Non si erano accorte però, che sullo stipite della porta c'erano Harry e Louis, con le lacrime agli occhi che guardavano emozionati la scena.

Erano orgogliosi di loro.

Un colpo di tosse fece voltare le due ragazze e mentre Isabel guardava i propri nonni, pronta per affrontarli, Rose era arrossita e aveva chinato il volto.

"Sono indignato." Disse Harry.

"Cosa?" Spalancò la bocca Isabel.

"Sono indignato, perchè non me lo avevate detto prima."

Isabel sorrise e corse tra le braccia dei suoi nonni, Rose guardava imbarazzata la scena.

"Amore, vieni anche tu." Le sussurrò Isabel, ed anche Rose si unì all'abbraccio.

Fecero in modo che quell' abbraccio durasse qualche minuto in più, perchè nessuno voleva staccarsi e rimanere senza la protezione di quelle braccia tanto accoglienti.

Non Farmi MaleWhere stories live. Discover now