cinque

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questa è Jillian btw ^^^

Purtroppo il mio pomeriggio con Harry arriva alla fine. Non può passare tutto il giorno con me, a nostro dispiacere, e c'è un sacco di lavoro di cui deve occuparsi prima della fine della giornata. Mi accompagna fuori, nonostante gli abbia detto di non doverlo fare se c'è del lavoro più importante, a cui poi risponde con, "Il mio lavoro non è importante quanto te."

Mi mordo il labbro, cercando di nascondere il sorriso che ho probabilmente indossato da quando ho messo piede nel suo ufficio.
Un uomo esce dall'ufficio del VP (vicepresidente) tenendo in mano una cartellina, di fronte a noi, fermando i nostri passi.

"Hey, Harry," dice porgendoli la cartella.
"Qui c'è la lista di cose di cui dobbiamo occuparci durante il meeting di domani con lo staff del marketing e poi stiamo lavorando per ottenere un servizio fotografico da Vogue per settimana prossima."

Harry annuisce, aprendo la cartella e sfogliando le informazioni. "Grazie, Liam," dice. "Vogue vuole una collezione specifica?"

"Credo che ne discuteremo durante il meeting, ma posso chiamarli oggi e tornare a te il prima possibile."

"Bene, grazie."

Gli occhi di Liam balzano a me e poi ritornano ad Harry.
"E chi è lei?"

"Questa è Jillian," Harry risponde per me. "è un'amica."

"Un'amica." Liam ripete, ma il tono della sua voce mi da l'impressione che ci sia qualcosa nascosto dietro. "Beh, un'amica di Harry è anche una mia amica. Sono Liam." Allunga la mano e la stringo volentieri.

"È un piacere conoscerti." dico e poi mi volto verso Harry dicendo, "Uh, penso sia meglio che me ne vada. Ci sentiamo dopo?"

Sorride. "Certo. Lascia che ti accompagni fuori."

In qualche modo lo accontento, sapendo abbastanza bene che lo farebbe senza importarsene di quante volte gli dica di non doverlo fare. L'autista è ancora parcheggiato nello stesso posto quando arrivo. Mi giro verso di lui, vedendo la leggera brezza scompigliare i suoi ricci.

"Oh, non ho ancora avuto la possibilità di vedere il resto dei tuoi tatuaggi." dico tristemente.

"Beh, credo che questo ci dia una ragione per avere un secondo appuntamento." sorride e annuisco in accordo.

"Mi piacerebbe un secondo appuntamento."

"Bene." risponde. Cammina verso la macchina, aprendo la portiera per me e lasciandomi entrare. Poso la borsa e il vestito al mio fianco e dico, "Grazie per lo splendido pomeriggio, Harry."

Fa un sorrisetto, passando la mano tra i ricci per spostare quelli che gli solleticano la fronte. "Grazie per essere venuta, attendo con ansia di vederti ancora." fa l'occhiolino prima di chiudere la portiera, permettendo all'autista di allontanarsi dal grande edificio per portarmi indietro al campus.

*

"Dove diavolo eri?" Sadie domanda quando entra nella mia stanza. Sapevo di dover chiudere la porta.
"Sono stata a scriverti da quando sono uscita dalle lezioni."

"Scusa" alzo le spalle mortificata, sperando di aver nascosto abbastanza bene il vestito nell'armadio. Non voglio che Becca o Sadie lo vedano per poi cominciare a fare domande.

"Scusa non te la fa passare liscia," dice, abbassandosi sul mio letto. "Ero preoccupata per te. Dove sei andata?"

"Sono solo andata fuori, non è niente di che."

Spalanca gli occhi. "Non esiste, ti sei vista con quel ragazzo?"

Porto una mano in fronte, sapendo dannatamente bene di non poterlo tenere segreto a Sadie. Guarda troppo Criminal Minds e CSI per lasciar correre finchè non ottiene tutte le informazioni. "Okay, Sade, ti dirò tutto ma devi promettere di non dirlo a nessuno, nemmeno a Kate."

Give Me Some Sugar, Daddy [Italian Translation] Όπου ζουν οι ιστορίες. Ανακάλυψε τώρα