Parole mai dette •~

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|Diciamo... Una Rating rosso molto soft~|

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Era mezza notte, l'ora delle streghe.
Il moro dormiva, e anche da più tempo, era appena arrivato il suo compleanno e lui odiava tutte quelle chiamate che gli ricordavano soltanto di essere ancora in vita.
Un anno in più, ed ancora nessun suicidio riuscito.
Perché doveva essere felice in un giorno che gli ricordava esclusivamente di essere più vecchio?
Così aveva spento il telefono e disattivato ogni contatto con le persone che avrebbero potuto far calare il suo umore.
Sarebbe bastato un semplice "Auguri" e lui non voleva riceverlo.
Così russava, mentre sognava un bel cappio resistente davanti a se, e l'avrebbe voluto raggiungere, se solo esso non si allontanasse di più ad ogni suo movimento.

Con passo leggero, qualcuno entrò in quell'appartamento.
Era stato così facile, non avrebbe mai pensato che Dazai Osamu fosse una preda tanto semplice.

Neanche con il cigolare della porta il moro si svegliò, eppure era proprio l'entrata della camera in cui beatamente dormiva.

C'era una luce soffusa che dava atmosfera, il perché fosse rimasta accesa era un mistero.

Lasciava intravedere quelle ciocche rosse, che ricadevano dolcemente sul viso corrucciato dell'intruso, che si era rivelato essere l'ex partner di Dazai.

Osservò il moro e gli si mise a cavalcioni,  senza però toccarlo. 

Estrasse il coltello e lo impugnò, pronto a colpirlo e a dargli ciò che più desiderava.

Il cuore del rosso batteva così forte.
Era consapevole che non sarebbe mai riuscito a colpirlo.

Il respiro si fece irregolare, avvicinò il coltello alla gola e si fermò.

In quel momento, la mano di Dazai scattò verso la lama e l'afferrò.

I suoi occhi, grandi e color cioccolato fissarono Chuuya che iniziò a tremolare per il nervosismo.

La bocca del moro si arriciò in un sorriso soddisfatto, ma di cosa poteva esserlo?

-Fallo, Chuuya-

Mormorò freddamente invitandolo.

-Affonda questa lama, e rendimi libero da questa agonia.-

Aveva quella voce roca,  di uno che si era appena svegliato, e un sorriso macabro sul volto.

Il solito sorriso che ornava quella faccia da schiaffi... che tanto odiava.

La mano gli tremava e Dazai poteva percepirlo bene.

Cercò di ritrarre il coltello ed esattamente in quel momento... segnò la sua sconfitta.

-Che codardo. -

Mormorò Dazai in un sussurro lanciando via quel coltello.
Afferrò quel gracile braccio e lo scaraventò sotto di sé.  Fu un gesto fulmineo.

-Dazai che stai?! -

La voce del rosso non fece vacillare di una virgola il moro.

- Sei venuto qui per uccidermi... e hai fallito, ancora una volta...  credevi che ti avrei lasciato andare senza una punizione?-

Dette queste parole, con un tono che sembrava tutt'altro che rilassante, gli bloccò i polsi.

La pelle diafana del più basso si  imporporò di rosso, come il colore dei suoi capelli. Sapeva bene che sarebbe finita così... ci era abituato.
Così contrattaccò.

Bungou stray dogs~ Where stories live. Discover now