L'impercettibile gratitudine.

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Genere: Sentimentale con accenni angst.
Rating: Abbastanza verde direi(?)

Sotto richiesta di AkiraMomotashi
Scusa il ritardo ♡

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Tutta colpa di Dazai.
Era questo il pensiero fisso di Akutagawa Ryounusuke, l'ex sottoposto di quello stamboide dal cappio facile.
Perché questo pensiero?
Semplice, come non riusciva a spiegarselo, ma il castano lo aveva trascinato in una missione con la persona che più al mondo odiava, a cui volentieri avrebbe spaccato il setto nasale.

-Credi sarà facile?

Quella voce irritane e pura aveva fatto la stessa domanda almeno un milione di volte.

-Intendo dire... Non finiremo feriti?

Ancora una volta.

-Forse... Non sono pronto per

Il corvino richiamò Rashomon e afferrò il ragazzo dalla parlantina fastidiosa.

-Tigre. Se non chiudi quella fogna, ti renderò meno pronto di quanto tu non lo sia già.

Terminate queste parole che aveva marcato con attenzione e cattiveria scaraventò il ragazzino a terra.

Atsushi Nakajima:
Ingenuo, dolce e di buoni principi.

La caduta lasciò che le sue gambe si ferissero lievemente, appena si alzò i tagli sparirono, nessuna sorpresa, la rigenerazione della tigre era forte come mai se ne erano viste.

-Sei il peggiore Aku! Ora mi fa male il sedere - si lamentò camminando.

Akutagawa portò una mano alla bocca per la sua solita tosse.
Non si accorse quanto ambiguo l'Albino fosse stato. Era tra le nuvole, anche fin troppo. La sorella minore, Gin, era andata in missione con quel topo rosso di Tachiara, quello tutto fumo e niente arrosto. Non era preoccupato dell'incolumità della minore, piuttosto era allarmato di cosa il cuore della giovane avrebbe provato. Sì, aveva paura che ella si innamorasse, che iniziasse a prendersi le giuste libertà che una ragazza normale della sua età avrebbe dovuto avere. Chi si innamora ha gia perso, era la sua filosofia, e per i suoi gusti Gin parlava troppo di Tachiara.

-Capisco che io non ti vada a genio ma... Potresti almeno rispondermi.

Akutagawa lo aveva sempre pensato, per loro che erano come nati alla mafia, non sarebbe mai arrivato l'amore se non atroce e sofferente più di ogni altra cosa.

Nell'aria calò il silenzio, come anche il sole preannunciando l'arrivo della luna e il buio che da sempre il corvino amava.

Strinse il suo giaccone mentre in gola sentiva risalire l'amarezza, l'odio, e la delusione che ogni giorno provava.

-Akutagawa...

La voce dell'albino sembrava quasi un miraggio.
Diveniva sempre più ovattata come se appartenesse ad un altro mondo, ma effettivamente era proprio così.
Il mondo di Atsushi era così bello e luminoso, irradiato di una luce che da sempre dal basso Akutagawa aveva invidiato.

Perché lui non poteva averla? Perché lui doveva vivere in quel tombino?
Perché lui era destinato ad uccidere?
Perché lui era una macchina da guerra?

Come kyouka fosse riuscita a liberarsi delle tenebre rimaneva il suo più grande quesito.

Un altro colpo di tosse riechieggiò nel silenzio che rendeva partecipi solo i loro passi e respiri.

Bungou stray dogs~ Where stories live. Discover now