capitolo 16

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Vero's pov

Mi svegliai con due occhioni verde/caramello che mi fissavano.

"Buongiorno tesoro!" mi disse Marco spostandomi delle ciocche ribelli dal viso.

"Da quanto sei sveglio?" cercai di dire assumendo un tono di voce normale anzichè da persona appena svegliata.

"Da poco, tranquilla. Ti stavo solo guardando."

"Me ne sono resa conto" dissi sorridendolo caldamente. Fece per baciarmi ma posizionai la mano tra lr labbra per impedirlo.

"Ho prima bisogno di lavare i denti." dissi imbarazzandomi per avergli fatto capire implicitamente che avevo l'alito di un odorino non molto gradevole.

"Beh si hai ragione, dovremo. Ma prima, si va a fare colazione. Su alzati." disse alzandosi di scatto e dandomi una leggera pacca sul sedere scherzosamente.

In cucina avevo sentito i messaggi di mia madre in segreteria telefonica in cui mi diceva che non sarebbe tornata prima di 72 ore. Indossai una canotta celeste leggera e i pantaloncini del pigiama, molto corti ma provocanti, il che era quello che volevo io. Appena presi il latte dal frigorifero e i pan di stelle dal mobiletto accanto li posi sup bancone e mi trovai avanti un muscoloso petto abbronzato. Marco indossava solo i pantaloncini di jeans che gli ricadevano poco dopo il ginocchio, i polpacci e il busto in bella vista quasi fino alla 'V' dell'inguine.

"hei, mi stai consumando" mi disse facendomi alzare lo sguardo con le dita sotto il mento. "Ah beh devo dire che l'idea di consumare te non é male." continuò, sorrisi maliziosamente. Spostò la mano dal mento al braccio e mi posizionó di fronte a lui, con la mano mi fece fare un giretto a mo' di ballo guardandomi in silenzio.

"Si, avevo ragione. È una buona idea di consumarti." in effetti avevo il seno in bella vista per via della scollatura, e le gambe totalmente scoperte, il pantaloncino copriva a malapena tutto il sedere. Si posizionò dietro di me e fece scorrere le mani sul sedere strizzandolo leggermente.

"Hai un culo da paura sai?" disse strizzando piu forte e inspirando l'odore dei miei capelli.

"Non farti strane idee, la mia piccolina ha i suoi 5 giorni"

"Cosa?! Dici sul serio, proprio quando abbiamo 3 giorni per noi."

"Hei tranquillo, domani passerá" dissi prendendo e baciandogli una mano che era salita sul seno.

"Sarà meglio per lei." rispose baciandomi sul collo. Si staccò da me dando un'ultima strizzata al sedere e al seno con l'altra mano e si sedette al bancone.

"Allora cosa si mangia?"

"Latte e pan di stelle" dissi sorridendogli.

"Mmh bene bene, ho fame." gli passai la ciotola con il latte. Mangiammo in silenzio lanciandoci sguardi furtivi.

"Andiamo a lavarci i denti."

"Si subito, metto le tazze nel lavandino e ti raggiungo tu va pure" risposi accarezzandogli un braccio, si girò facendomi l'occhiolino dirigendosi in bagno. Io sciaquai le tazze e le posizionai in lavastoviglie. Salii le scale, presi i vestiti per cambiarmi e mi diressi verso il bagno. Appena aprii la porta mi spruzzò la schiuma per capelli in faccia cadendo in una fragorosa risata.

"Noooo. Dai Marco, uff mi è andata nel capelliiiiii" staccai la schiuma dagli occhi, e gliela misi sul naso e sulle guance. Lui in risposta prese lo spazzolino colmo di dentifricio e me lo passò sulla sporgenza di seno.

"Cosa?! Maddai sei scemo" mi aggrappai con tutte le mie forze alla sua schiena e gli schizzai l'acqua e la schiuma sul petto con le mani. Cademmo perdendo l'equilibro, continuando a ridere come matti. Mi fece rotolare sotto la doccia e aprendo il rubinetto mi spruzzò l'acqua in faccia continuando a ridere.

"Sei... uno... stro... stronzo" dissi cercando di non bere l'acqua.

"Si ma mi ami lo stesso" disse ridendo e baciandomi la pancia per poi salire sulle labbra e continuando a spruzzare l'acqua su di noi. Gli abbassai la mano e chiusi la fontana continuandolo a baciare intensamente con i corpi bagnati dall'acqua ma anche dall'eccitazione.

My name is VeronicaWhere stories live. Discover now