capitolo 19

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Quella sera tornai a casa verso le 10 ed il letto mi fece compagnia fino ai giorni seguenti, dove mi rifiutavo di uscire, mangiare o lavarmi, il cellulare suonava in continuazione, ma sapevo già chi era e non avevo voglia di rispondere. Il mio letto era diventato l'unico oggetto con cui stavo, anche se non serviva a molto.

Mi sveglio sentendo dei bruschi colpi alla porta, 'sarà l'immaginazione' penso. Ma poi i colpi si ripetono piú volte.

"Veronica! Sono Luca apri."

oh.. Luca.. povero ragazzo, il cuore lo aveva fatto innamorare della persona sbagliata, eppure era un ragazzo fantastico lui, ma a quanto pare è la stessa cosa che è successa a me..

"Eddai Vero apri devo parlarti." forse dovrei aprirlo, o forse no.. la seconda opzione mi convince, mi giro nel letto e torno a dormire.

É passata una settimana da quando sono qui, e mi alzo solo per fare pipì, mangiare uno yogurt e lavare i denti.. La mamma inizia a preoccuparsi, ma fortunatamente essendo impegnata col lavoro mi basta poco per farle credere che sono solo stanca per le continue uscite con i miei amici.

È la terza volta che mi sveglio sentendo bussare alla porta, è sempre Luca, non so cosa vuole, dice di dovermi parlare, ma fino ad ora non ha passato il muro che ci divide.

"Veronica ho parlato con Marco, mi ha detto di dirti che deve parlarti urgentemente, so che non ti importa, ne di me ne di lui, ma ascoltami, Marco deve partire.. parlagli.. io me ne vado, ciao." sento dei passi scendere le scale, mi alzo ma poi mi risiedo. Marco deve partire? Ma perchè? Non mi ha detto nulla ed è impossibile che ha organizzato tutto in una settimana. Prendo il telefono e trovo 21 chiamate di Marco insieme a 37 messaggi, la maggior parte dicono: mi dispiace torna.

Non mi importa, il dolore è così forte che non riesco ad accettare cosa è successo, non posso perdonarlo nemmeno se è pentito. Vederlo lì avvinghiato ad Angela mi ha fatto troppo male, non so se riuscirò mai a perdonarlo.

Prendo il cellulare compongo il numero di Luca e aspetto.

"Vero, sei davvero tu? Come stai?"

"Ehi, ciao, verresti da me?"

"Certo, arrivo." mi dice e attacca.

Mi rimetto a letto e aspetto che arrivi.

Luca's pov

Mi avvio da Veronica, è una settimana che vado da lei tutti i giorni, non so se mi ha mai sentito, sono preoccupato, si sta trascurando, sono sicuro che non è uscita dalla sua stanza neanche un secondo. Arrivo a casa sua, la madre ormai mi conosce e mi fa entrare sempre, vado sopra e busso, mi apre quasi subito, ma quella che ho avanti non è la Veronica bella e sorridente, sembra malata e puzza. Si puzza, di sudore.

"Dovresti farti una doccia sai?" le dico entrando

"Oh, grazie per il conforto, sapere che puzzo mi è molto d'aiuto" dice ironica

"Scusami, volevi parlarmi ne sono contento, ti sei isolata troppo." dico sedendomi sul letto accanto a lei.

"Si, ma il mio ragazzo mi ha tradita, cosa avrei dovuto fare?"

"Spaccargli la faccia" dico per farla sorridere

"Se solo fosse così semplice" mi dice triste.. fa male vederla così, non lo merita.

"Marco deve partire" la butto la così per arrivare al dunque.

"Per dove?" mi chiede girandosi, le leggo il dolore negli occhi e anche un po' di rabbia.

"Va un mese a Londra, per la scuola, vuole andare all'università lì, ma tra un mese sarà di nuovo qui e tu avrai tutto il tempo per pensare a cosa dirgli"

"Cosa ti fa pensare che abbia anche una sola parola da dirgli?" mi guarda fisso, sará arrabbiata con me?

"Ehi, non prendertela con me, dico solo che non potete lasciare la faccenda in sospeso senza parlarne. Vero è passata una settimana, e tra pocò diventerà un mese e voi dovete parlarne prima o poi, anche solo per dirvi ciao"

"Hai ragione, devo. Ma c'é tempo" mi dice senza guardarmi, poco dopo si alza e si mette accanto alla porta.

"Ok, capito. Me ne vado, ma non sparire di nuovo, chiamami." le dico fissandola

"Certo" mi risponde, ma capisco che non lo farà, la butto sullo scherzo, agito la mano avanti al naso e dico:

"Ti prego fa una doccia, non ti si può avvicinare"

"Stronzo" mi dice dandomi un buffetto sulla spalla, spero si riprenda presto.

"Ciao Vero" mi sorride triste e chiude la porta.

Vero's pov

Luca è appena andato via, mi ha raccontato di Marco e cazzo ha tremendamente ragione, un giorno o l'altrò dovrò parlarci e quali sono le parole che dovrò usare? Quale sarà il tono con cui pronunciarle? Devo perdonarlo? Mille domande, zero risposte.

'Letto aiutami' mi dico, risalgo sul letto spengo le luci e mi addormento.

#ciao ragazzeeee, scuasatemi se faccio capitoli corti ma ho pochissimo tempo :( vi capisco se alla fine della storia vorrete uccidermi, per ora peró leggete e commentate la storia. Ciaooo kiss :****

My name is VeronicaWhere stories live. Discover now