-2 Da un tetto all'altro

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Arrivata a casa Marinette fece appena in tempo a cominciare a saltellare per la gioia per tutta la sua camera che, puntuale come un orologio svizzero, arrivò la chiamata di Alya.
«Voglio sapere cosa avete fatto ogni secondo di ogni minuto delle tre ore passate insieme! Oraaa!» urlò dall'altro capo del telefono la mora.
«Sai, a volte mi fai paura Alya»
«È un talento»
«Si certo. Comunque grazie di essere sparita oggi pomeriggio...» la rimproverò Marinette.
«Ne è valsa la pena. No?»
«Stai forse insinuando che dovrei anche ringraziarti? Comunque è stato bellissimo: all'inizio era imbarazzante ma poi siamo andati a vedere le nuove tigri e abbiamo cominciato a divertirci. Purtroppo ho dovuto salutarlo velocemente​ perché si era fatto tardi. Tu ti sei divertita con Nino?»
«Si, è un ragazzo dolcissimo. Pensa che oggi siamo andati al parco, abbiamo mangiato un gelato e poi lui ha tirato fuori un piccolo pacchetto con un fiocco. Ha detto che quello doveva essere il regalo per il nostro primo mesiversario ma che non resisteva a darmelo. Mi ha regalato l'ultimo CD di Jagged Stone!!»
« Cavolo! Ha capito anche i tuoi gusti... posso solo immaginare quanto tu sia contenta» disse Marinette sperando che anche lei un giorno sarebbe potuta essere così felice a causa di Adrien.
«Ma il punto è che le canzoni sono bellissime! Le ho ascoltate già dieci volte.»
«Non vedo l'ora di sentirle insieme a te!» replicò la corvina con aria sognante.
«Vengo domani pomeriggio a casa tua allora?»
«Certo!»
«Perfetto! Ora vado, devo finire di ripassare per il test di matematica»
«Già anche io. Ciao Alya»
«Ciao Mari»

Era sempre bello per Marinette parlare con la sua migliore amica. Lei riusciva a capirla come nessun altro sapeva fare ed era anche merito suo se aveva avuto un "appuntamento" con Adrien.
Quella giornata era andata benissimo: non era apparsa nessuna akuma e lei non aveva fatto troppe figuracce.
«Sono così felice per te!» esclamò Tikki, che era molto affezionata alla sua protettrice.
Mentre Marinette era immersa nei suoi pensieri i suoi genitori la chiamarono per la cena. Dopo aver mangiato andò in camera sua a prepararsi per la notte.

Adrien era a casa da solo steso sul suo letto. Stava osservando intensamente il soffitto tanto che Pagg si cominciò a preoccupare.
«Tutto bene Adrien?» gli chiese e dopo aver ottenuto una risposta positiva ed essersi accertato che fosse ancora vivo tornò a concentrarsi sul suo camembert.
Il biondo stava pensando a Marinette. Non aveva mai messo in discussione il suo amore per Ladybug, eppure quel giorno si era divertito molto e si sentiva attratto dalla ragazza. Gli sembrava quasi di tradire la sua Lady.
Marinette era molto timida, ma conoscendola cominciava a intravedere in lei la stessa risata, la stessa ironia e la stessa forza di volontà della supereroina.
Continuava a ripetere che era solo un'amica, ma in realtà non ne era convinto neanche lui. Avrebbe tanto voluto che le due ragazze fossero la stessa persona...

Era da quando si erano salutati al parco che un'idea gli frullava in testa e non riuscì più a resistere.
«Plagg, trasformami» disse; poi usci dalla finestra e cominciò a saltare da un tetto all'altro delle case di una Parigi che si stava lentamente addormentando.

Are you really you? Miraculous Ladybug Chat NoirDove le storie prendono vita. Scoprilo ora