-10 Quello stupido anello

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Marinette sentì il suono della sveglia, ma non voleva alzarsi. Alla mattina il letto era sempre troppo comodo... "se cominciassi a dormire per terra probabilmente non farei più tardi a scuola.
Aprì lentamente gli occhi. Le forme erano ancora sfocate ma le sembrava di vedere qualcuno davanti a lei.
Sbatte più volte le palpebre...
«A-ADRIEN! C-cosa ci fai tu qui?» La ragazza saltò sul letto andando a sbattere contro la testiera.
«Ti sei fatta male Mari?» chiese il biondo.
Cosa ci faceva lui lì?! E soprattutto: come era entrato?
«Mi hanno fatto salire i tuoi genitori. Pensavo che questa mattina avremmo potuto fare colazione insieme» disse lui come se potesse leggerle nel pensiero.
«Ok, aspetta che mi preparo. Arrivo tra cinque minuti» gli disse la corvina imbarazzata sperando vivamente che il ragazzo non avesse visto le sue foto attaccate per tutta la camera... ovviamente erano false speranze.

Adrien la aspettò in sala da pranzo.
Marinette non si era mai vestita così velocemente.
Stava per uscire dalla sua camera quando Tikki le chiese: «Non pensi di esserti dimenticata qualcosa?»
«Cos.. Oh già lo zaino! Grazie Tikki! È che sono un po' scombussolata per la visita di Adrien»

«Buongiorno!» esclamò la corvina scendendo le scale.
«Buongiorno anche a te!» le risposero i suoi genitori.
Marinette si sedette al tavolo vicino al ragazzo.
Lui la guardava in modo strano... anzi, guardava in un modo strano le sue labbra...

Tom servì dei cornetti appena sfornati alla marmellata.
«Grazie signore!» ringraziò Adrien
«Oh ragazzo, chiamami pure Tom»
«Ok, Tom»
I due fecero colazione e poi si incamminarono verso scuola.
«Sai Mari, sono davvero buone le cose che fa tuo padre»
«Hai ragione!»

Quando erano quasi arrivato a scuola Adrien  le chiese: «Senti... hai incontrato qualche ragazzo in questo periodo?»
Adrien aveva un aria molto curiosa, ma non gelosa... forse davvero voleva essere semplicemente suo amico.
In realtà invece il ragazzo le aveva fatto visita quella mattina per capire se lei avesse potuto essere contenta che il supereroe che la andava a trovare tutte le notti era lui... ma le sue paure gli sembravano diventare sempre più reali.
Comunque Marinette non sapeva cosa rispondere.
Per fortuna Alya la vide da lontano e le corse incontro per salutarla, salvandola da quella domanda.

Dopo che si furono allontanate Alya esclamò: «Allora la nostra Marinette si è fatta accompagnare a scuola da Adrien! Voglio tutti i dettagli.»
Marinette cominciò a raccontarle di come si era presentato in camera sua, della botta in testa e dei loro discorsi.
Alya era eccitatissima per quel racconto... chissà cosa avrebbe fatto se avesse saputo di Chat Noir.

La sera Chat arrivò mentre Marinette stava finendo i compiti.
«Sono difficilissimi! Praticamente impossibili» disse la ragazza ormai stanca di studiare.
«Se vuoi ti posso aiutare io» propose il gatto.
«Lo faresti davvero? Grazie»
Finirono tutto velocemente. Chat sapeva spiegare molto bene, quasi come Adrien.
Poi i due piccioncini andarono sul balcone a godersi il venticello notturno di Parigi.
Erano di nuovo accoccolati  sotto un'unica coperta.
Si persero a guardarsi negli occhi e poco dopo cominciarono a baciarsi.
Continuarono a baciarsi per tutta la notte fino a che quello stupido anello di Chat non li interruppe.
« Domani sera principessa ti porto a fare un picnic sul tetto di una casa lungo la Senna»
«Ok» rispose lei dandogli un ultimo bacio.

Are you really you? Miraculous Ladybug Chat NoirDove le storie prendono vita. Scoprilo ora