Capitolo 1

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It seems what's left of my human side
Is slowly changing in me
Looking at my own reflection
When suddenly it changes
Violently it changes
Oh no, there is no turning back now
You've woken up the demon in me
Get up, come on get down with the sickness
Madness is the gift, that has been given to me
I can see inside you, the sickness is rising
Don't try to deny what you feel
It seems that all that was good has died
And is decaying in me
It seems you're having some trouble
In dealing with these changes
Living with these changes
Oh no, the world is a scary place
Madness is the gift, that has been given to me
Here it comes, get ready to die
Get up, come on get down with the sickness
(Down with this sickness-Disturbed)

Non si é ancora abituato alla situazione del volo, del vento e dell'aria gelata del cielo che sferzano viso e capelli. Ogni volta che si libra in aria, chiude gli occhi per quei pochi secondi, prima di tornare a guardarsi intorno. Anche quella volta non ha fatto eccezione, non poteva permettersi di distrarsi. Vola a quota bassa, salendo ogni volta che incontra un incrocio. É,l'unico modo per riuscire a pattugliare tutta la cittá.

"Dove sei...amore mio?"

La sta cercando, spostando lo sguardo alla ricerca di qualche barlume d'oro, tra il grigio di quei palazzi di vetro. La cerca, così come ha sempre fatto. Alla CatCo e in ogni turno del pub, quando si aspettava di vederla entrare da un momento all'altro all'interno. Cerca l'oro, il rosso e il blu. I colori dello stemma che ha sempre portato fiera sul petto. La prima volta le aveva detto che era superba e altezzosa. Dio quanto sbagliava...
Potrebbe girare all'infinito, se non fosse per una colonna di fumo che sale a meno di un minuto di volo da lui. Deve trattenersi dal sorridere, l'ha trovata, ma deve rimanere concentrato. Peccato solo che non ha avuto il modo per prepararla alla notizia...

"Amore mio....sei tu...ti ho trovata..sono diventato quello che credevi sarei stato..."

Aumenta la velocitá, fino a trovarsi un panorama molto diverso da quello che credeva.
Kara. La sua Kara che di spalla si sta pulendo le mani dalle macerie.
Non vi é traccia, di quella divisa che ha visto e che conosce dato che a fasciarle il corpo é una tuta stretta a maniche corte e gamba lunga. Riconoscerebbe quel corpo tra mille, non gli serve che si giri per capire.
-A...amore...? Kara...?

Sussurra, muovendo qualche passo. Sa che é lei, lo sa...ma qualcosa non va. Quello lo sente, esattamente come lo sente lei, forse inconsciamente, che si gira. La testa chinata in una posizione quasi spettrale. Gli occhi azzurri...non hanno stelle. C'é il fuoco di un sole nei suoi ultimi istanti di vita
-Siii....?
-Sono io....

Vede in un attimo, l'espressione di vittoria di Kara, che si rabbuia e digrigna i denti. Abbassa la testa e lo scansa con ben poca grazia. Certo, lui non viene influenzato tanto fisicamente dalla spinta della ragazza, é tutto il resto a preoccuparlo.

-Mon-el...

Lo sussurra, abbassando lo sguardo e facendo ricadere in avanti i capelli biondi. Si sta ritraendo e il ragazzo se ne è accorto. Che stia ricordando? Ce l'avrá con lui? Eppure quel tono non sembra quello di un estraneo.
É questo a spingerlo a muoversi, cammina nella sua stessa direzione.
-Sono io..sono tornato per te Kara..sono tornato per stare insieme, per sempre questa volta,.

La vede scuotere la testa, troppo forte perché sia vero. Quando alza lo sguardo le lacrime stanno scendendo e lui scatta in avanti per cercare di prenderla. Peccato solo che lei si muova ugualmente e lui non riesca.
-Non puoi...non puoi!! Tu non lo sai! Tu non vuoi sapere....NON VUOI!
-Cosa stai dicendo, si che voglio..é per questo che sono qui. Dimmi che é successo...
-É passato troppo tempo...non ce l'ho fatta..mi dispiace...

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