Capitolo 5

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When you feel my heat
Look into my eyes
It's where my demons hide
It's where my demons hide
Don't get too close
It's dark inside
It's where my demons hide
It's where my demons hide
When the curtain's call
Is the last of all
When the lights fade out
All the sinners crawl
So they dug your grave
And the masquerade
Will come calling out
At the mess you made
Don't want to let you down
But I am hell bound
Though this is all for you
Don't want to hide the truth
(Demons-Imagine Dragons)

8 Novembre
Mattina

Dal momento che ha chiuso gli occhi, Mon-El ha tirato un respiro di sollievo. Sa che le ferite di Kara si rimargineranno nel tempo di una notte. L'unica cosa di cui è ignaro, mentre è ancora nel mondo dei sogni, sono le reazioni della ragazza. Lei è sveglia e si guarda intorno. Sembra che stia facendo mente locale di quello che è successo la notte prima mentre guarda le ciglia brune di Mon-El addormentato.
-L'altra notte è stata solo una parentesi. Se ne andrà e tu lo sai. Non ha più niente a che fare con te, tu sei un mostro Kara.

Sembra ripeterlo più a sé stessa che non a lui. Si muove piano, per liberarsi dalla presa stretta sui fianchi, un movimento alla volta. All'inizio è piuttosto semplice ed è sicura di ogni piccolo centimetro che riesce a recuperare.
-Mmmh..Kara? Dove vai..?

E' riuscito a sentire il movimento del corpo sotto le mani e apre gli occhi ancora assonnati, la stringe di più e sente il sospiro della ragazza. Nient'altro.
-Mon-El..devi svegliarti.
-Sono sveglio..

Non del tutto, ma la sente e le risponde. Sbadiglia, andando a muovere il viso sul collo e inspirare il profumo con il naso. Non vuole lasciarla andare e il cuore di Kara di saltare un battito.
-No, devi svegliarti. Del tutto!

Non è un sussurro e si accorge che qualcosa non va. Tira indietro il viso e inspira.
-Che c'è?
-Se fai così è peggio.
-Peggio? In che senso?
-Nel senso che non posso. Non posso riabituarmi a te..

C'è qualcosa che nel discorso sembra non filare, non per Mon-el. Muove delicatamente una mano, per andare ad appoggiarla sul suo viso. Per un attimo riesce, ma solo per quell'attimo prima che lei si ritragga. Un momento di silenzio da entrambe le parti, lei si schiarisce la voce e ricomincia a parlare.
-Non..non capisci Mon-El. Non puoi capire. Io..so che tu non resterai. No..no aspetta, principino. Lasciami parlare, prima di dire la tua versione. Vuoi sapere come faccio a saperlo? Perchè tu ami la Kara di qualche mese fa. Quella che si batteva per tutti, che difendeva il mondo. Quella ragazza non esiste più e io so che tu non sei disposto ad accettare quella che sono adesso. Lo so.

Lo guarda negli occhi, una leggera luce c'è. E' appena una fiammella che si spegne e si accende ad intervalli irregolari. Lui riesce a vederla perchè conosce le sfumature di quegli occhi come conosce i suoi.
-Io sono tornato per questo..

Lei scuote la testa.
-No. No! Tu sei tornato per dirmi "Eccomi, sono qui. Non è successo niente". E' qui che ti sbagli! Qualcosa è successo. Non siamo più le persone che eravamo prima. Siamo diversi. IO sono diversa! Tu lo sei!

Si muove ancora, prima di spostare le mani e cercare di ritrarlo, ma lui non sembra voler sentire ragioni.
-...e allora? Lo hai detto anche tu che nemmeno io sono lo stesso. Siamo diversi, ma siamo sempre noi.

Il tono di voce è determinato e sicuro e con la sua determinazione riesce ad evitare che le sue mani vengano allontanate dal corpo. Quella determinazione non sembra essere apprezzata dalla ragazza che stringe i denti e lo guarda. Di nuovo quell'espressione di una settimana prima.
-NO! Non è vero! Non è vero, ok? Smettila di raccontarti questa bella favola e accetta la realtà. Non esiste più un noi. Non esiste più! Pensi sul serio che tu possa amarmi? Te lo dico io! No! Perchè con che coraggio posso guardarti negli occhi e dirti quello che ho fatto in questi mesi che tu non c'eri? Me lo dici?
Non si lascia scoraggiare. La situazione non sta andando come avevano previsto, dato che era sicuro che ci sarebbe voluto di più. Nonostante tutto, però, lei è lì e nonostante cerchi di dimenarsi basta solo una leggera stretta e il corpo torna a riposarsi e fermarsi. Ogni tocco di adesso gli ricorda come bastava allora per fermare le lacrime. Riesce a stringerla con una mano, mentre l'altra scivola verso l'alto per andare a fermarsi su una guancia. Questa volta non si sposta e lui sbatte le ciglia.
C'è così tanto amore in quegli occhi azzurri.
-Non è difficile..fallo e basta..provaci. Prova a dirmi che cosa è successo..come faccio a dimostrarti che non me ne andrò se non mi dai modo di farlo?

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