Capitolo 8

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Want some wisdom?
Come and get some
I used to keep quiet, now I'll let my lips run
Doesn't matter what the masses think about you
Put your trust in justice, she'll never doubt you
Thrown into a war
You didn't start one
They drew first blood
Now you draw some
Follow your calling, listen to your heart drum
I'm the tree the apple didn't fall far from
(Honor-J.T.Machinima)

8 Novembre
Notte
National City
DEO

"Ho sempre pensato che fosse troppo facile irrompere in questo posto. Chissà come mai non ho mai fatto sentire le mie ragioni"

E' Kara a rompere il silenzio, ferma immobile e appoggiata al muro. E' impegnata a giocherellare con le unghie, mentre Mon-El si sta guardando intorno. Lui sbuffa, lanciando un'occhiata alla ragazza. Hanno organizzato tutto alla perfezione, non c'è che dire..adesso sono entrambi dentro, mentre si guardano intorno.
"Sono anche piuttosto deluso che non ci sia nessuno...."

Lei ridacchia, staccandosi con un movimento delle spalle. Guarda in alto e scuote la testa.
"Detesto la tua assoluta mancanza di fede nei miei confronti amore. Sono tutti qui, ne sono più che sicura. Vivono tutti qui, da quando sei partito. O almeno, lo fanno da quando dicono che ho cominciato 'a perdere la testa'."
"Mancanza di fede, mi sorprendi.."

Fa il verso alle parole della sorella di qualche mese prima. Una smorfia che si dipinge sul suo volto. Si muove e lui la segue con lo sguardo, giusto in tempo per vederla arrivare davanti al computer centrale. E' quello dove solitamente J'onn da le sue comunicazioni.
Si schiarisce la voce, guardando Mon-El e iniziando a parlare. E' tutto il pomeriggio che prova il suo discorso. Con una mano si sistema anche i capelli, in un chiaro gesto di provocazione verso il ragazzo. E' sicura che funziona, quasi avesse progettato quel piano in sei mesi con una precisione al limite del maniacale.

"Alex, Winn, J'onn, James. Indovinate un pò chi è tornato..?"

Una leggera pausa, non risponde ancora nessuno. Lei stringe il pugno. Hanno vissuto tutti al DEO da quando Kara ha iniziato a dare prova dei suoi poteri senza remore. La sua voce riecheggia in tutto l'edificio, metallica e fredda. Se Mon-El non sapesse che cosa sta facendo potrebbe avere seriamente paura di tutta quella situazione, eppure quel tono metallico e quella pace sono la quiete prima della tempesta.
E' sicuro che si preannuncia un bel combattimento.
Kara allontana il dito dal microfono, parlando con il ragazzo.
"Sai, amore..non mi è  dispiaciuto nemmeno un po', pensando a tutte le litigate di Alex e Maggie, avvenute solamente perché la prima non tornava a casa. Ho pensato che fosse giusto, io avevo sofferto e non potevo nemmeno sperare di abbracciarti un'altra volta....perché avrebbe dovuto dispiacermi per lei?"

Adesso ridacchia, picchiettando le dita sul tavolo. Si sente da quel movimento il suo disappunto e torna a parlare.
"Per Rao, non ditemi che non c'è nessuno. Per una volta che volevamo fare qualcosa di divertente...."
"Ma io sono sicuro che ci sia qualcuno. Non lascerebbero mai il DEO disabitato con..noi in giro."

Dice un noi, senza pensarci. Per lui sono sempre stati una cosa sola da quando lo ha realizzato. Forse inconsciamente lo sospettava anche prima ma mai come adesso.
Lei ridacchia, proprio nel momento in cui sentono le voci degli altri. Arrivano correndo, a scaglioni.
"Kara! Mon-El..?"

E' solo quello che riesce a dire Alex, sorpresa sia per la presenza della sorella, sia per quella del ragazzo. Avevano pianificato un piano di battaglia, ma nessuno di loro si aspettava la presenza di entrambi nell'edificio adesso e in quell'ora di notte.
"Ciao sorellina! Hai visto chi è tornato..?"

Sogghigna, passando vicino al ragazzo e accarezzandogli una guancia con la mano. E' delicata, in un contrasto evidente con il tono e il disprezzo con cui parla con il resto della squadra. Come immaginava ci sono proprio tutti.
"Mon-El..."
Lo ripete ancora, deglutendo. Lui è in piedi, dritto. Tiene le mani dietro la schiena e si guarda la scena, difficile capire adesso se stia fingendo o meno.
Il tono di Alex è quasi di supplica, verso Kara la guarda.
Si muove rapidamente, avvicinandosi alla sorella. E' sempre stata più bassa di statura, ma adesso davanti a lei riesce ad essere molto più minacciosa. E' un momento di stallo, in cui Alex muove una mano per andare a sfiorare la guancia della sorella, ma viene interrotta prima. Kara la tiene dal polso, non stringe ma entrambe sanno che potrebbe.
"Non osare pronunciare il suo nome. Non te lo permetto Alex."

I need a Hero Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin