obey + changki

#9

Ti sorprenderesti nel sapere quanto era stato gentile Changkyung nel baciare Kihyun. Le sue mani si fecero strada verso le spalle di Kihyun, toccandolo a mala pena.

Kihyun rimase immobile, il suo corpo rigido. Lasciò Changkyun barciarlo. Fu difficile goderselo perché Changkyun non gli piaceva in quel modo ma doveva ammettere che la sensazione era bella.

" Vieni alla stessa ora domani, " Disse Changkyun, quasi sussurrando per non svegliare suo fratello.

Kihyun annuì e continuò a camminare velocemente verso la porta. Non vide Changkyun sorridere.

" Sapevo che ti piaceva, " Disse il fratello di Changkyun quando la porta si chiuse, facendolo spaventare.

" Non stavi dormendo ? " Changkyun di rimise la sua maschera da duro quando si girò per vedere suo fratello sedersi sul letto.

" A lui non piacerai, " Ricevette un'espressione illegibile da Changkyun.

" Vai a dormire, " Changkyun si avvicinò per far addormentare suo fratello.

Changkyun non sapeva cosa stava facendo, ma non si pentiva di nulla.

__

Kihyun non andò direttamente a casa come faceva di solito. Andò al super-market vicino casa di Changkyun. Comprò del cioccolato e si sedette su una panchina.

Guardò la strada che portava a casa di Changkyun. Provava sentimenti diversi su ciò che era successo. Perché Changkyun avrebbe voluto baciarlo ?

La sua mente ritornò al momento in cui era iniziato tutto.

Kihyun stava correndo per strada. Era quasi mezzanotte ed era buio. Aveva fatto qualcosa di folle, qualcosa che l'avrebbe messo in tanti casini.

' Tanti casini ' non era neanche vicino a descriverlo. Pensò che se fosse tornato semplicemente a casa si sarebbe risolto tutto. Si sbagliava, ma fortunatamente c'era qualcuno per salvarlo.

Ecco quando arrivò Changkyun.

Kihyun guardò dietro di sé per vedere se qualcuno lo stesse seguendo. Quando si rigirò in avanti, quasi sbatté contro Changkyun.

I suoi occhi si sgranarono e sbiancò.

Kihyun continuò a correre, ma non arrivò lontano perché Changkyun lo fermò e lo spinse dietro l'angolo della strada.

" Sei della mia classe, vero ? " Chiese Changkyun, esaminando il ragazzo di fronte a sé.

Kihyun annuì, guardando in tutte le direzioni per rassicurarsi che non stesse arrivando nessuno.

" Da cosa stai scappando ? " Chiese Changkyun, ma poi il suo sguardo si posò sulle mani di Kihyun. " È sangue ? "

" P-Puoi lasciarmi andare ? " Balbettò Kihyun.

" Hai ucciso qualcuno ? " Disse scherzosamente Changkyun, emettendo una risata.

Dopo aver visto il viso di Kihyun la sua espressione diventò seria.

" L'hai fatto, " Sussurrò, ed iniziò a spingere Kihyun dietro di sé. Kihyun non aveva scelta se non obbedire. Era sicuro che sarebbe stata la fine per lui ma cercò di rassicurarsi che fosse stata la cosa giusta da fare.

Si fermarono di fronte ad un piccolo negozio di musica e Changkyun prese la chiavi dalla tasca. Aprì la porta e portò Kihyun dentro.

Non aprì le luci e lo condusse nel retro. Quando furono lì, accese una piccola lampada. Mezza faccia di Kihyun era nell'ombra.

" Ti aiuterò," Disse Changkyun, e mise le mani di Kihyun sotto l'acqua per pulirle dal sangue. " Ad una condizione. "

Kihyun sembrò una bambola mentre Changkyun si prendeva cura del sangue al posto suo. Non si mosse per niente e Changkyun fece tutto per lui.

" È stato un incidente, vero ? " Chiese Changkyun, con preoccupazione nella voce. Aveva fatto il duro ma chi non avrebbe avuto paura in quel tipo di situazione.

" Non volevo spingerlo, " Kihyun si lasciò sfuggire un singhiozzo. Changkyun non fece più domande.

" Da adesso in poi, dovrai fare tutto per me. Tutto ciò che ti dico, " Changkyun spiegò la condizione.

Kihyun era in così tanto shock a quel punto per chiedere perché Changkyun l'aveva aiutato, ma lo fece la mattina seguente e Changkyun gli rispose, " Perché mi piaci. "

Non l'aveva capito allora ma adesso sì. A Changkyun piaceva anche prima di averci parlato. E apparentemente gli piaceva ancora.

Pensare al passato, che in realtà era stato un anno e mezzo fa, incasinò Kihyun.

Vide Sunbae Jongin entrare con alcuni suoi amici e quindi decise di andarsene per non creare casini.