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Si era iscritto al corso di medicina con l'obiettivo di salvare vite umane. Voleva diventare neurochirurgo come Kate, per sconfiggere il cancro al cervello; Kate non era riuscita a salvare la vita del padre di Julie, così come Ray non era riuscito a salvare suo padre.

La porta della stanza si aprì, Julie si sedette nel letto accanto a lui, «Ehi.» gli accarezzò una guancia, «Come stai?»

La luce fioca che entrò illuminò la sagoma dell'amico, steso nel letto.

«È una sensazione strana.» rispose a un tratto lui, «Sono un medico. Se solo fossi arrivato prima, forse... avrei potuto salvarlo.»

«Tu salvi la vita della gente tutti i giorni.» gli ricordò.

«Però non ho salvato la sua. Forse avrei potuto, ma invece non ce l'ho fatta.» disse con gli occhi lucidi.

«Ray, ascoltami... Quando siamo arrivati era troppo tardi. Lui era già morto. Tu ci hai provato, ma lui era già morto. Tu ci hai provato e questo lui lo sa. È questo l'importante. Non devi sentirti in colpa. Non devi. Non è giusto.» disse accarezzandogli i capelli.

La verità era che Ray non si sentiva in colpa per non avergli salvato la vita, si sentiva responsabile di averlo allontanato in quegli ultimi giorni, di aver riaperto vecchie ferite, forse arrivando addirittura a provocargli quell'infarto che lo aveva ucciso.

«Hai chiamato Paris?»

Ray annuì, «Ha preso il primo volo da Londra, sarà qui domani mattina.»

«Bene.» Julie si alzò, «Ora è meglio che vada.»

Lui le prese la mano, «Resta. Per favore.»

«Ray, non possiamo.»

«Abbiamo dormito insieme tante volte.»

«Eravamo dei ragazzini.»

«Non voglio stare da solo.»

Neanche Julie voleva stare da sola, dormire nello stesso letto in cui Leon l'aveva tradita. Scivolò sotto le coperte e si sdraiò accanto a Ray.

Aveva sempre odiato i segreti e, ancora di più, le bugie. Poi le circostanze l'avevano fatta passare dall'altra parte. Quando Christian le aveva chiesto dove avesse passato la giornata, non era pronta a dirgli la verità, così gli aveva raccontato di essere stata tutto il giorno con suo padre, anche se lui probabilmente non aveva lasciato il Blue Bay e Christian, quasi sicuramente, lo sapeva.

«So di Nick, papà. So che è tuo figlio.»

Inaspettatamente suo padre iniziò a raccontarle ogni cosa, anche se le persone di cui le parlava erano dei perfetti sconosciuti per lei. Il suo stesso padre. In quel momento capì di non averlo mai conosciuto davvero.

«Tu la ricordi come una signora di mezza età abbastanza in carne, ma Alicia non è sempre stata così. Non era mai riuscita a smaltire i chili presi durante la gravidanza.» riferì, «Aveva lunghi boccoli castano chiaro ed era la ragazza più bella del liceo. Nonostante le sue umili origini, tutti le chiedevano di uscire, persino Will Corrigan, ma lei accettò solo quando fui io a farlo.»

Avevano inaugurato quella che, negli anni successivi, sarebbe diventata una moda, incidendo i loro nomi sulla quercia vicino allo stagno. Erano stati i primi a farlo. Anthony si era inventato quell'assurda leggenda, per cui il bosco avrebbe protetto il loro amore per sempre, e Alicia ci aveva creduto. Ci credeva davvero.

«Dimmi che non mi lascerai mai.»

«Non ti lascerò mai.» le diceva lui, «Io non potrei mai amare nessun altra come amo te.»

Devil BayWhere stories live. Discover now