20

147 19 1
                                    

Continuava ad avvertire una sensazione che non lo convinceva in tutta quella storia, qualcosa che gli sfuggiva, che non riusciva a vedere. Leon aveva detto a Julie di ascoltare il suo istinto, ma non aveva fatto altrettanto.

«Facciamo il punto della situazione: James O'Leary dice di essere Christopher Anderson?» domandò a Greg.

Lo psicologo annuì, «James... dice di non ricordare nulla della sua infanzia. Julie gli crede. Ha visto delle fotografie di Christopher bambino con Alicia Cooper in Irlanda... e sembra che James abbia gli stessi occhi del padre.»

«Ho incontrato James O'Leary ieri sera, abbiamo chiacchierato e non l'ho riconosciuto.»

Aveva guardato le foto di Christopher tante volte insieme a Julie, eppure non era stato in grado di identificarlo. Doveva ammetterlo, come fidanzato era un fallimento totale, una delusione continua. Non c'era da stupirsi se Julie aveva telefonato a Greg e non a lui.

«Dice che non è stato James a uccidere Mandy, ma Nick Cooper.» continuò lo psicologo.

«E avrebbe fatto ricadere la colpa su suo fratello? Perché?»

«Non lo so.» ammise Greg, «In questa storia ci sono tanti punti che non mi quadrano. Ad esempio, che cosa è successo alle sorelline Mellon?

«Due bambine spariscono, Nick Cooper deve risolvere il caso.» Leon si passò una mano tra i capelli, «Un caso che coinvolge sua madre e la sua vicina di casa.»

«Deve aver sospettato di Alicia.» continuò Greg, «Le sorelline Mellon la conoscevano, si fidavano di lei. Spesso faceva loro da babysitter, mentre Marcia se la spassava con Will Corrigan.»

«Nick deve aver creduto che sua madre fosse in qualche modo coinvolta.»

«L'aveva già fatto in passato con Christopher e Madeline. E se l'era cavata impunemente.»

«L'incendio a casa di Alicia Cooper non è stato un incidente.» capì Greg, «Si tratta di un incendio doloso.»

La Harley parcheggiata vicino al cottage degli Anderson non era passata inosservata. Suo fratello si stava comportando come uno stupido, come al solito. E, come al solito, Nick doveva tirarlo fuori dai guai.

A casa di loro madre, dove aveva detto a James di aspettarlo, Nick aveva trovato solo il cellulare del fratello. Credeva che se ne fosse andato via dalla Florida, che non l'avrebbe rivisto mai più. Stava andando da Leslie e Dylan, quando aveva visto la moto.

La porta non era chiusa a chiave, come accadeva sovente a Lexington. Al piano terra non c'era nessuno. Trovò un cellulare sul tavolo e lo spense. Poi salì le scale che portavano al piano di sopra, attento a non far rumore. La porta era socchiusa, al suo interno riconobbe la voce di Julie e quella di suo fratello. Fece un altro passo e li vide che chiacchieravano sul letto, parlavano di Chicago e del clima.

Un scricchiolio del pavimento lo fregò. Julie e James si girarono verso di lui e si tirarono su di scatto. Era troppo tardi per andarsene, avrebbe dovuto affrontare il suo destino, qualunque fosse.

«Jimmy, finalmente ti ho trovato.» Nick si avvicinò, «Ho visto la tua moto qui fuori.»

«Cosa ci fai qui, Nick?» l'apostrofò James.

«Sono qui per te. Per aiutarti.» un altro passo, «So che non hai ucciso tu Amanda. È stato Eddie Mellon. Ha accoltellato lui Ray Corrigan. Dylan l'ha visto.»

Per un attimo Julie gli credette, aveva ragione su Eddie Mellon e Ray, gliel'aveva detto Greg al telefono, ma Eddie Mellon non aveva alcun motivo per volere Mandy morta, al contrario di Nick.

Devil BayWhere stories live. Discover now