Capitolo 1 -Limbo

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é LA MIA PRIMA STORIA, SPERO VI PIACCIA :)

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- 28 Dicembre 2009 -

-POV di Jimmy- 

Oddio, la mia testa sta scoppiando! è come se qualcuno mi stesse prendendo a martellate! Credo di aver bevuto decisamente troppo ieri sera. Aprì lentamente gli occhi e con un sospiro mi guardai intorno. Ma.... Dove diavolo sono?! Non vedevo altro che luce. Dev'essere uno scherzo di Brian. Maledizione lui e suoi cherzi idioti! AH ma non la passerà liscia! Appena trovo un modo per uscire da qui gliela farò pagare.

Chissà che ore sono? Non c'è neanche un orologio in questo posto. Cazzo! oggi pomeriggio ci sono le prove con la band!! Meglio trovare un modo per tornare a casa il prima possibile.

Gemendo per il dolore alla testa mi alzai ad esplorare un po' il posto. Non c'erano nè porte nè pareti, solo luce, biancha luce accecante e penetrante. I miei occhi faticavano ad abituarsene, come se il mal di testa non bastasse! Ma che razza di posto è quasto?!  Improvvisamente qualcosa mi toccò la spalla facendomi sobbalzare. Mi girai e vedi un ragazzo "Scusa non volevo spaventarti" disse. Deve aver avuto all'incirca la mia età. Era alto 1m e 65, non di più. Mi ricordava un po' quella Short Shit nota anche come Johnny Christ. Capelli biondi con riflessi castani, corti e un po' sparati... Sì, sembra proprio Johnny, se non fosse per il viso allungato e il corpo ossuto. 

Short Shit 2 mi sorrideva, ma era un sorriso strano, quasi triste. Era come se stesse esitando a dirmi qualcosa. Ruppi quel silenzio imbarazzante prima che potesse dire qualcosa "Mmmm.... Hey ciao, scusa sai dove siamo?" .... Silenzio.... " Comuque sono Jimmy, piacere" Allungai la mano per stringergliela, ma lui non fece lo stesso tenendomi lì in sospeso per qualche secondo fino a che non l'abbassai un po' imbarazzato. "Sì, so chi sei. Io sono Chris..." sembrava dovesse dire altro, ma esitava ancora, era evidentemente nervoso e anch'io iniziavo ad esserlo. Dopo qualche secondo di silenzio continuò "Senti, non è una cosa facile da dire, ma-" Lo interruppi, non avevo tempo di sentire le sue storie "Mi dispiace, ma ora devo andare, tra poco ho un impegno importante, quindi puoi per favore dirmi come uscira da qui?!" ho detto spazientito, ingnorando completamente quello che stava dicendo. "Non puoi" Ha detto con calma, gli occhi verdi che brillavano a qualla luce innaturale. Sto iniziando ad innervosirmi, ho pensato "Peché no? Senti non so chi tu sia, ma io devo andarmene da qui" Ho detto alzando il tono della voce. Faccio per andarmene, ma le parole di Chris mi hanno immobilizzato "Non-puoi-perché-sei-morto!" ha detto tutto d'un fiato.La mia bocca si è spalancata. Ma che diavolo sta dicendo?!...ora sono decisamente incazzato. "Non ho idea a che gioco tu stia giocando, ma io me ne vado!!" dissi, cercando di mantenere la calma, fallendo miseramente. Mi girai e ho iniziato a camminare in una direzione qualsiasi, era impossibile orientarsi in quel luogo. "Aspetta!" gridava Chris, ma lo ignorai completamete continuando per la mia strada. Short Shit 2 mi seguiva, allora aumentai il passo fino a correre. Piano piano la luce bianca sfumava lasciando il posto a quella calda e chiara del sole e il centro di Huntington Beach apparì davanti ai miei occhi. Chris non mi seguiva più, si sarà stancato, ho pensato.

- Qualche minuto dopo- 

In pochi minuti raggiunsi casa mia. Dal fondo del vialetto vedevo Brian bussare insistantemente alla mia porta "Jimmy sono Synyster apri!" Mi avviai lungo il vialetto a grandi passi, lui sembrava non accorgersi della mia presenza... strano. Un ghigno malvagio si disegnò sul mio volto. Oso io, Jimmy Sullivan approfittare di questo momento di distrazione per compiere la mia piccola vendetta?.. Sì, oso!  

Syn continuava a gridare alla porta " Jimmy apri quasta cazzo di porta, è due ore che sono qua fuori!" Sospirava pesantemente, sempre ignaro della mia presenza ...perfetto. Mi avviccinai silenziosamente a lui, con un gran respiro riempii i polmoni con tutta l'aria che riuscivano a contenere, e sapendo quanto questo lo infastidiva gridai nel suo orecchio più forte che potei: "SYNYSTER FOTTUTO GATES!!!!!!!!!!!!!" Non vedevo l'ora di osservare il suo viso diventare rosso dalla rabbia, ma lui non si mosse di un millimetro, come se nulla fosse accaduto. "Syn sono qui!" si comportava come se non ci fossi "Dove cazzo mi hai portato ieri sera?! Non hai idea di quanto mi ci sia voluto per tornare a casa! Sai, ho incontrato un ragazzo che assomigliava spaventosmente a Johnny" la mia piccola risata fu fermata da Syn che continuava a bussare alla porta gridando il mio nome. Alzai il sopraccioglio perplesso "Syn? Sono qui, smettila di scherzare dai" si girò verso di me, ma il suo sguardo era lontano, mi attraversava come se fossi trasparente. "Syn stai bene?" chiesi, ma continuò ad ignorarmi chinandosi con grandi sospiri di rassegnazione per prendere la mia chiave di scorta sotto lo zerbino. Aprì la porta ed entrò "Va bene, ignorami pure, ma sappi che te la farò pagare" gli dissi seguendolo su per le schale fino alla porta della mia stanza. Bussò un'ultima volta prima di entrare, "Brian smettila di scher-" le parole mi si spensero sulle labbra, i miei occhi e la mia bocca si spalancarono all'unisono, il cuore si fermò per qualche secondo prima di riprendere a battere sempre più forte.

Lì steso sul letto c'ero..... io. Ma questo non poteva essere possibile perchè io ero qui, accanto alla porta, non potevo trovarmi in due posti contemporaneamente! La mia testa iniziò a girare vorticosamente, e dovetti appoggiormi al muro per evitare di cadere. Questo dev'essere solo un brutto sogno, nient'altro che un incubo. Svegliati Jimmy! Torna alla realtà!  Presto, nella mia mente iniziarono a rimbombare come un eco le parole di Chris e la disperazione prese il sopravvento. 

Syn cercava di svegliare il me sul letto gridando:" Sveglia fottuto dormiglione!!". Mi scuoteva, ma il me sul letto non accennava a muoversi.Sì fermò perplesso. Dopo qualche momento riprese a scuotere il mio corpo più forte "Jimmy alzati" disse con calma.... Niente, neanche un cenno. Il sorriso sul suo volto si spense, mi scosse ancora di più e gridò il mio nome più forte, ma il mio corpo era immobile. Presto i suoi occhi si fecero umidi, calde lacrime scivolarono sul suo volto e iniziò a piangere, e io con lui. Oh Syn. Come faccio a farti capire che sono qua, dietro di te?! Mi sento così impotente! Gridavo il suo nome e lui gridava il mio, era come se appartenessimo a due mondi diversi, due universi paralleli che non possono mai incrociarsi. 

Il mio respiro diventò tremante e così anche il mio corpo, o qualsiasi cosa fosse, perchè se quello sul letto era il mio corpo allora io cos'ero? 

 I miei occhi si sbarrarono, non ce la facevo più a guardare. Quella scena era troppo straziante, mi faceva sentire come se una mostruosa ombra avesse divorato la mia anima pezzo per pezzo. Striscia sul muro fino a toccare il pavimento, mi ranicchiai con le braccia avvinghiate alle gionocchia appoggiate al petto e lentamente iniziai a dondolarmi lasciando che tutte le lacrime scorressero libere sul mio viso nascosto tra le braccia. Dopodichè tutto divenne un oblio privo di suoni, un susseguirsi di immagini troppo veloci perchè io potessi capirne il senso, il tempo cessò di esistere. Attraverso le mie lacrime vidi entrare prima Matt, poi Zacky, Johnny, due paramedici che trascinarono fuori il mio corpo senza vita. Ormai non c'era più speranza e tutti piangevano. 

L'oblio di prima mi richiamò a sè 

Il sole tramontò, la stanza era vuota adesso, rimanevamo solo io e il mio dolore. Anche le lacrime avevano smesso di scendere, credo di averle  esaurite tutte. Il silenzio e il buio mi avvolgevano, mi sentivo così vuoto, senza uno scopo, senza vita, e a quanto pare lo ero.

 Un tocco leggero sfiorò la mia spalla facendomi riemergere dal mio oblio per vedere il volto gentile di Chris davanti al mio, umido dal pinto. " Vieni con me" disse porgendomi la mano con un sorriso. Un sorriso gentile, non più triste come prima. Lo guardai incerto e sorpreso che fosse ancora qui dopo il modo in cui lo avevo trattato. Lui sembrava l'unico in grado di percepire la mia presenza. Afferrai la sua mano, tanto cos'altro avevo da perdere, la mia vita era già finita ormai.

....o no?

AFTERLIFE - i guardiani di anime [Jimmy THE REV Sullivan] (VERSIONE ITALIANA)Where stories live. Discover now