24.

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La casa di Paulo è tutta su un piano ed è bellissima. Non mi sono mai immaginata casa sua a dire il vero, però qui c'è tanto di lui. Mi domando se i mobili li ha scelti da solo o se ha lasciato fare ad Antonella.
"Non sono un gran cuoco ma me la cavo" mi dice mentre mi tolgo la giacca.
Sorrido e penso che mangerei qualsiasi cosa in questo momento.
"Però, mi farei fare una pasta da un'italiana".
Mi metto a ridere. "Fatti da parte, chico".
Lo sguardo di Paulo si illumina.
"Parli spagnolo, chica?"
"Abbastanza" annuisco. "Anche se tu parli velocissimo".
Mi metto a cucinare. Mi mostra dove sono le pentole, la pasta e il sugo. Fortunatamente mia madre mi ha dato qualche ripetizione e poi abitando soli ci si deve saper arrangiare.
Mangiamo e chiacchieriamo del più e del meno. Mi racconta di sua madre che è tornata in Argentina per un paio di settimane. Io gli racconto di mio fratello e dei miei studi.
"Com'è stato allo stadio?"
Mi illumino "L'esperienza migliore della mia vita".
Lui si mette a ridere.
"È stata una bella partita. Mi dispiace non aver segnato" aggiunge facendomi l'occhiolino.
"Sarebbe stata la ciliegina sulla torta" sorrido sognante. "Ma ti ho visto bene anche sul corner".
Lui allarga gli occhi.
"Aspetta, in che zona eri?"
"Tribuna".
"Diamine, se lo avessi saputo avrei segnato a tutti i costi e ti avrei dedicato il goal!"
Resto ad ascoltarlo immersa in quest'ultima frase. Mi basta immaginare la scena per crollare al suolo.
Voglio che succeda. Con tutta me stessa.

Ehii!
Scusate se non succede molto ma ho avuto da fare e non volevo farvi aspettare così ho pubblicato lo stesso💕 un bacioo

Chat (Paulo Dybala)Où les histoires vivent. Découvrez maintenant