Chat (Paulo Dybala)

41.

Sono davanti alla televisione con gli occhi incollati allo schermo mentre guardo la partita.
Paulo è sudato, ha i capelli incollati alla fronte e il fiatone.
"È bello vero?"
Sorrido, "Troppo, Giulia".
Torno a guardare la partita, arriviamo alla fine del primo tempo e stiamo vincendo 2-1.
"Cosa ne pensi di quello che ti ha scritto?"
"Non lo so" alzo le spalle. "Mi sembra di vivere un sogno, ma ho paura".
Giulia mi sorride.
"Perchè ti piace e se vuoi saperlo penso che anche a lui tu piaccia".
Arrossisco ma non le rispondo.
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Il secondo tempo è iniziato da poco e il risultato è ancora lo stesso.
Seguo l'azione con lo sguardo, la palla e a Mandzukic sulla fascia, crossa basso al centro e la palla finisce sui piedi di Gonzalo che viene murato, il pallone rimbalza sulla schiena di un difensore e arriva sui piedi di Paulo. Alza la testa, fa un passo in avanti e calcia. Seguo la traiettoria del pallone, la rete si gonfia e l'urlo dello stadio mi travolge. E un po anche quello di Giulia.
Mi alzo esultando con lei mentre guardo la tv estasiata.
"Cristo, guarda!"
Giulia mi afferra il polso e me lo stringe così forte da farmi male.
Paulo è sotto la curva a esultare con gli altri, abbraccia Claudio e Douglas, poi si gira verso la telecamera e alza la maglietta. Su quella bianca che indossa sotto c'è disegnata con un indelebile una M all'interno di in un cuore.
Paulo sorride. Sa che lo sto guardando ma forse non sa che sto tremando.