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Harry aprì gli occhi a fatica. Sentiva un bruciore molto forte dietro il collo che si irradiava verso il braccio destro. Un dolore atroce. Si guardò intorno. Era steso su un letto, in una stanza grande. Le lenzuola erano profumate di pulito. Ma non riusciva a muoversi.

"Dove diavolo mi trovo?!" pensò spaventato.

« Finalmente, ti sei svegliato» disse una voce non troppo lontano da lui. Harry girò la testa piano, ma il collo gli faceva ancora troppo male. Mai scelta fu più sbagliata. Il dolore era troppo intenso. E incominciò a spaventarsi davvero. Perché stava così male? Aprì piano gli occhi, riconoscendo la persona che gli aveva appena parlato, solo quando lo vide.

« Tomlinson?» sussurrò scioccato.

« Ti avevo avvisato di andartene. Invece.. Guardati adesso»

« Ma... Ma che è successo? Dove sono? Che diavolo è successo?!» sbottò sentendosi sempre più male. Il proprietario del bosco sospirò, avvicinandosi a lui.

« Stai calmo, o starai sempre più male. Ti ha ferito. E il suo veleno è nel tuo sangue. Ma ti sto curando. Fra poco dovresti stare meglio»

Si sedette vicino a Harry, al suo fianco, scoprendolo leggermente dal lenzuolo. Gli guardò il braccio, poi sistemò meglio il lenzuolo. Harry non gli staccò gli occhi di dosso.

« Dove sono?» mormorò.

« A casa mia»

« Perché?»

« Non potevo lasciarti in quello stato»

Harry lo guardò perplesso.

« Ma tu mi odi. Mi vuoi morto. Era la tua occasione per liberarti di me. Allora perché?»

Tomlinson sospirò.

« Per essere uno che sta male, non fai che parlare. Smettila e dormi. Non ti posso muovere per ancora un giorno. Quindi riposa.»

Tomlinson si alzò dal bordo del letto e si allontanò.

« Aspetta!» lo fermò Harry. Lui si girò.

« Adesso cosa vuoi?»

« Dimmi il tuo nome. Mi hai salvato la vita e non so neanche come ti chiami. Ti prego»

Tomlinson sospirò scocciato.

« Sei insopportabile, ragazzino! Dormi. Quando il pranzo sarà pronto ti sveglierò!» disse scorbutico, prima di uscire dalla stanza. Harry mise su il broncio, lasciandosi poi andare. Era nella camera da letto dell'uomo che odiava. Cioè, non l'odiava. Era Tomlinson che odiava lui. Harry semplicemente aveva i suoi buoni motivi per non sopportarlo. Non che Tomlinson avesse voglia di fare amicizia con lui. Quindi..

Insomma, se vogliamo proprio essere fiscali, era stato proprio lui a essere per primo un antipatico. Da quando il padre di Lux gli aveva detto che non era stato molto contento nel permettere la festa nel bosco. Era un rinnovo di promesse, non un rito sacrificale. Harry sospirò ancora, per poi chiudere gli occhi. E subito gli vennero in mente le scene della sua "aggressione".
Quella vampira. Quella notte. Alla cascata.

Sbarrò gli occhi trattenendo il respiro.
Qualunque cosa ci fosse dietro di lui, era Tomlinson. Ne era certo al 100%.

Altrimenti come avrebbe fatto a trovarlo in quello stato? Come avrebbe fatto a sapere tutto? E poi ne era certo, perché quella donna, apparentemente un vampiro, aveva espressamente detto: "il tuo bosco".
E aveva subito capito che si trattava di lui. Non c'erano altre spiegazioni.

Il mio uomo è un lupo - Prequel. LSWhere stories live. Discover now