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Harry guardava Louis con un broncio stando il più lontano possibile da lui da quando era iniziata la riunione a casa sua per discutere delle novità che c'erano su Ariel. Stava in un angolino, in silenzio, a guardare l'alpha con quel broncio che se non se lo fosse levato in meno di zero secondi, Louis gli sarebbe saltato addosso per poi sbatterlo sul letto della sua stanza. Harry ovviamente non poteva saperlo, quindi continuò imperterrito a guardarlo in quel modo.
Erano passati tre giorni da quel succhiotto dietro la cascata, e ancora Harry aveva quel livido sul collo. Ogni volta doveva nasconderlo a tutti, aveva addirittura paura che Liam o Niall perdessero il controllo.

« Perché Ariel non ti ha ancora preso? Cosa sta aspettando? Così possiamo liberarci tutti quanti di te, bambino idiota» disse svogliatamente Monique, continuando a limarsi le unghie. Harry neanche la guardò.

« Ah, esisti anche tu, ancora, giusto. Perché?» chiese semplicemente, ricevendo un ringhio da lei e delle risate dagli altri.

« Pensiamo alle cose serie» intervenne Louis dando fine a quel breve momento di ilarità, portando di nuovo l'attenzione sull'argomento centrale.

« Ariel sta mandando i suoi succhia sangue in giro per la città. Ne ho visti un paio ieri sera. Si guardavano in giro. Sentivo odore di sangue, quindi probabilmente hanno ucciso qualcuno» continuò.

« Ariel sa che lo proteggiamo. Cosa sta aspettando a farsi avanti? Senza offesa Harry, ma è passato tanto dall'ultima volta che ha provato a prenderti. Potrebbe essersi resa conto che non gli servi più» intervenne Niall.

« Lei non molla la presa. Vuole solo provocarci. Sa benissimo che non lasciamo Harry, e quindi non sa come prenderlo. Ci sta studiando» gli spiegò Louis.

Harry si alzò sospirando attirando l'attenzione di Louis.

« Chi è il nemico di Ariel?» chiese il riccio, arrivando alla finestra del salotto e guardando il bosco.

« Che intendi? Siamo noi» disse Liam.

Harry scosse la testa.

« Oltre noi. Il nemico del tuo nemico è tuo amico, no? Se troviamo il suo nemico potremmo allearci e combatterla»

Louis guardò Josh, che annuì, avendo ben capito.

« Farò delle ricerche. Appena ho trovato qualcosa, faremo un'altra riunione»

« Ok, noi andiamo» disse Zayn spingendo fuori Liam, seguito a ruota da tutti gli altri.

Harry cercò di svignarsela indisturbato. Ma Louis, che già lo teneva d'occhio, fece uno scatto, lo prese per un lembo della maglia e lo spinse sul divano.

« Tu no»

Harry rimise il broncio, mentre la porta di casa si chiudeva. Avrebbe fatto un discorsetto ai suoi due migliori amici che lo lasciavano sempre in quelle situazioni senza "salvarlo".

« Cosa c'è?»

Louis allungò una mano e scostò la felpa dal collo del riccio. Mostrando il suo marchio. Harry si scostò.

« Sarai contento! Sono passati tre giorni e ancora non è sparito. Proprio non ti capisco, Lupo dei miei stivali!»

Louis sorrise soddisfatto incrociando le braccia al petto.

« Vuoi che te ne faccia un altro?»

Harry sgranò gli occhi e si alzò, spingendo Louis indietro, ma in realtà non lo spostò di un millimetro.

« Perché lo hai fatto? Dovresti pensare a trovare la tua compagna, non fare questo!» sbottò indicando il suo collo.

« Infatti è quello che sto facendo» disse girandosi per andare verso la cucina.

Il mio uomo è un lupo - Prequel. LSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora