quattro ➵

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quattro ➵

la prima settimana di scuola passò velocemente. zayn era fiero di come l'aveva superata, visto che s'era perso soltanto una volta. in più, tutti quelli della scuola non gli prestavano attenzione e ciò piaceva a zayn. a dispetto delle medie, le matricole, erano lasciate sola. ai ragazzi del secondo, terzo e quarto anno non interessava di nessuno ad eccezione dei propri amici. a zayn piaceva il fatto che venisse ignorato (anche se a volte era imbarazzante, tipo quando facevano dei lavori di gruppo.) perché significava che non sarebbe stato vittima di bullismo e che poteva sedersi e leggere in pace.

le uniche volte nel quale a zayn non importava di stare da solo era quando stava con liam. liam era esilarante e, nonostante zayn odiasse la propria risata, non gli importava di ridere insieme a lui. ogni giorno, durante il pranzo, liam si sedeva con zayn nel cortile, sotto l'ombra del grande salice piangente. zayn era solito fissarlo -come se fosse un dio- mentre faceva cose come aiutarlo con i compiti o parlargli di un divertente spettacolo che aveva visto la scorsa notte.

la scuola media non era piacevole per zayn, soprattutto quando liam se n'era andato per frequentare le superiori (zayn aveva temuto che liam cambiasse scuola un anno prima di lui da quando aveva iniziato le medie). nessuno era carino con lui. zayn era stato vittima di bullismo per molto tempo e non sapeva come sarebbe sopravvissuto con tutto il dolore che provava, quindi marinava, semplicemente, le lezioni.

tuttavia le superiori, le superiori erano abbastanza piacevoli. il campus era gigante e le aule confuse ma nonostante ciò avrebbe accettato e avrebbe corso il rischio d'essere colpito o spinto ogni giorno.

-

zayn e liam, attualmente, sedevano nella cucina di casa di liam, mangiando del gelato. zayn amava la casa di liam. i genitori erano gentili e il suo cane, rocco, davvero carino.

a lui non piaceva stare a casa con il suo papà, poichè questo era solito colpirlo fortemente alla schiena e stringergli le braccia un po' troppo. zayn aveva paura del suo papà, aveva paura d'essere urlato poiché gli piaceva l'arte e non il calcio. aveva paura che il suo papà sarebbe stato nuovamente ubriaco.

"puoi rimanere a dormire a casa?" chiese liam, finendo la sua coppa di gelato per poi metterla nel lavandino.

zayn annuì, "forse sì." disse tranquillamente "devo andare a chiederlo a mio padre.."

"vengo con te." suggerì liam. guardò zayn mentre metteva anche la sua coppa di gelato nel lavandino, rabbrividendo quando il vetro, entrando in contatto con un piatto, fece un suono stridulo.

zayn e liam camminarono il più vicino possibile mentre percorrevano la via per casa di zayn. quest'ultimo tenne la porta aperta per liam prima di entrare, chiudendo poi la porta dietro di se.

"papà?" lo chiamò zayn, "liam è qui!"

zayn avvisava sempre che liam era con lui poichè il suo papà era solito essere più gentile quando qualcuno era con zayn. aveva come la sensazione che liam fosse il suo protettore. a volte si chiedeva se fosse sbagliato definire il tuo migliore amico come un protettore, tuttavia il pensiero svaniva con la stessa velocità con il quale compariva.

il padre di zayn scese le scale in tutta la sua altezza. salutò liam prima di fissare dall'alto e in basso zayn. zayn deglutì, portando le maniche della sua maglia in basso prima di avvolgersi con le sue braccia. odiava quando il padre lo squadrava in quel modo - lo faceva sentire brutto.

"cosa vuoi?" chiese il padre di zayn, sedendosi sul divano.

"i-io, mm, l-liam vorrebbe che io stessi a dormire da lui questa notte?" zayn sussurrò, guardando velocemente il padre per poi riportare lo sguardo verso le sue scarpe rovinate.

liam sfiorò la mano con quella di zayn; un piccolo gesto che il padre non notò, a differenza di zayn. lo fece sentire più confortevole e al sicuro.

"potrebbe, signore?" chiese liam "mia madre è già d'accordo"

il padre grugnì prima di annuire. zayn si morse le labbra per combattere un sorriso e portò liam su per le scale velocemente così che potesse preparare la borsa da portare.

liam si sedette sul letto di zayn nel mentre che quest'ultimo correva per tutta la stanza alla ricerca di vestiti da infilare in borsa. aprì il cassetto del comodino accanto al letto estrando il caricatore, lasciandolo poi aperto nel mentre che metteva il caricatore nella borsa.

liam guardò all'interno del cassetto ed i suoi occhi s'allargarono quando vide quattro lamette di un rasoio da barba smontate, il rasoio smontato accanto a loro. guardò zayn e poi riportò il suo sguardo sulle lamette.

"zayn...?" disse liam tranquillamente, mantenendo il suo sguardo puntato verso il rasoio.

zayn mormorò in risposta, chiudendo la borsa.
"sì?"

"cos'è questo?" liam indicò il rasoio e le lamette. zayn si avvicinò e raggiunse il cassetto. il suo cuore smise di battere per un secondo. s'era dimenticato di questi. "o-oh, non è come pensi."

liam alzò un sopracciglio. non è quello che penso? pensò. e allora cos'è?

"ho letto su come affrontare lo stress e mi sono imbattuto in questa cosa riguardo al loro utilizzo e-" zayn venne interrotto da liam.

"non ti sei tagliato, vero zayn?!" chiese liam, il suo cuore che iniziava a correre. come ha potuto farsi del male?

"no, no!" gli occhi di zayn si allargarono, "no, te lo giuro, non l'ho fatto! ero troppo spaventato." ammise.

liam rilasciò un profondo sospiro, "me lo prometti?"

"te lo prometto." disse zayn con sincerita, "se non mi credi puoi prenderli e buttarli via."

"ti credo, zee. ma comunque li butterò via." liam annuii, prendendo il rasoio rotto. zayn annuì in accordo, tirando poi liam in un abbraccio.

"non l'avrei mai fatto." sussurrò zayn.

"lo so, zee, lo so." rispose liam restituendo all'amico un veloce abbraccio. "andiamo a casa, così possiamo preparare la cena e guardarci un film, sì?"

"sì." concordò zayn, sorridendo dolcemente.

ringrazio dio che liam non mi abbia chiesto qualcosa in più su quelle lamette, disse zayn tra se.

s.o.s. » ziam (italian translation)Where stories live. Discover now