tredici ➵

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tredici ➵

(età di zayn 16, età di liam 17)

da quando zayn iniziò a farsi del male, fu difficile fermarsi.

da due anni a questa parte, zayn non riuscì a rimanere pulito per più di una settimana. ci provò così tanto, davvero, ma l'urgenza di tagliarsi era fin troppo. si sentiva come se il dolore fisico fosse l'unica cosa che potesse controllare.

da due anni a questa parte il padre di zayn era diventato sempre più violento. ogni giorno la solita manata si trasformava in un altro taglio o livido. talvolta invece capitava di avere un occhio nero, altre volte invece ferite sul collo. liam aveva notato tutto ciò ma non aveva mai detto nulla. non sapeva perché non l'avesse mai detto all'insegnante o perché non avesse mai fatto nulla, probabilmente pensava che qualora l'avesse fatto zayn l'avrebbe odiato.

zayn era diventato sempre più pacato, anche attorno a liam. i suoi voti calavano man mano sempre di più e si sentiva più inferiore di sempre.

-

il sabato mattina liam aspettava nel portico di casa sua, aspettando l'arrivo di zayn. i due erano soliti incontrarsi lì davanti o sedersi nelle altalene per tutta la mattinata. zayn adorava passare le giorante con liam. il padre andava a lavorare presto il sabato così aveva la possibilità di dormire per poi rilassarsi con liam senza che venisse preso a urla o insultato.

tuttavia, quella mattina zayn non era ancora uscito. oramai erano le undici e liam iniziava a preoccuparsi. non amava essere troppo pressante così cercava sempre di non sembrare troppo assorto dai problemi dell'amico ma non potè evitare di camminare verso casa sua una volta realizzato che non sarebbe venuto.

bussò tre volte, prepotentemente. sperò che zayn fosse semplicemente addormentato ma nemmeno un paio di secondi dopo, la porta venne aperta. zayn apparve vestito con una felpa, dei pantaloni in flanella viola (gli stessti che liam gli aveva prestato), dei cerchi neri sotto i suoi occhi e un sacco di ferite sul viso.

"zee, cos'è successo?" chiese dolcemente liam, camminando all'interno e spingendo la porta davanti a lui.

"mio padre." sussurrò zayn.

era la prima volta che ammetteva ad alta volta ciò che il padre faceva. ovviamente liam già sapeva tutto a riguardo, sapeva che le ferite non apparivano dal nulla.

liam si sedette accanto a zayn, mettendo le mani sulle sue cosce. "cos'ha fatto?"

zayn esitò un po' prima di aprire bocca, meditando se raccontare o no l'accaduto a liam. aveva paura di dirlo a voce alta e di rischiare che liam potesse poi dirlo a tutti.

"era arrabbiato ieri sera perché h-ha visto i miei voti online..o qualcosa del genere..e ha visto che a quanto pare ho voti sufficienti solo in arte, c-così mi ha preso ad urla." disse lentamente, prendendo poi un profondo respiro, "ha iniziato a chiamarmi gay, stupido e senza valore.."

liam sospirò, "zayn-"

quest'ultimo lo bloccò, "liam, mi ha fatto del male. ho pianto e me ne ha fatto di più. odio tutto questo! odio la mia vita!"

liam fissava zayn, capiva che non era soltanto triste ma anche arrabbiato. arrabbiato per il fatto che lo stesso padre lo trattava in maniera pessima e lo insultava.

"perché a me?" sussurrò zayn, guardandosi le mani, "cos'ho fatto di male per meritarmi tutto questo, liam?"

liam scosse la testa. "nulla, non meriti tutto questo zay. tuo padre è un uomo spregevole."

zayn fece un piccolo verso per poi accoccolarsi a liam. si sentiva così piccolo, così debole per aver lasciato uscire i suoi segreti e per lasciare che suo padre lo trattasse in quel modo.

dopo un paio di minuti zayn si staccò da liam per poi alzare la maglietta. nel torso vi erano una serie di lividi viola, gialli e blu è così tanti tagli sparsi nelle costole e nella pancia. le costole e le ossa sporgenti furono l'ultimo problem di liam dopo che i suoi occhi videro le centinaia di tagli e ferite su di zayn.

"h-ha visto i miei tagli ieri. quando mi ha picchiato mi stavo cambiando quindi, quando li ha visti ha iniziato a farmi ancora più male." piagnucolò zayn, "faceva così male, pensavo di star per morire."

liam si morse il labbro e strinse tra le sue braccia zayn, "zayn non puoi più stare qui. bisogna che tu lo dica a qualcuno."

"liam sono così spaventato." ammise, "anche se vorrei smettere di provare dolore nel muovermi o respirare, se lo dicessi a qualcuno sarei costretto ad andare in una casa famiglia."

"zayn, una casa famiglia è decisamente meglio di questo posto! qualsiasi cosa è meglio di stare con lui!" replicò liam non capendo come avesse potuto sopportare tutto questo per così tanto tempo.

"non è così semplice. non voglio lasciarti, liam." disse lentamente mentre lo guardava.

liam fu in procinto di rispondere quando, però, fu interrotto dall'ingresso del padre di zayn.

s.o.s. » ziam (italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora