VIII

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Pensai tutta la notte a quelle morbide labbra posate delicatamente sulla mia fronte.
'E se sotto sotto provassi qualcosa per quel ragazzo?' era questa la domanda che mi tormentava: cosa provo davvero per quel ragazzo?
La sveglia mi riportò alla realtà: mi alzai dal letto e, ancora in pigiama, mi diressi verso la cucina ancora mezza rimbambita.
"Buongiorno anche a te! Dormito bene?" arrivai in cucina e mi trovai Jude che mescolava il the, io mi sedetti su una sedia e mi riempii la tazza con l'acqua bollente per il the; ne bevvi un goccio sputando tutto.
"Certo che se non metti il filtrino, l'acqua non diventa the magicamente" disse Jude mettendo nella mia tazza un filtrino di the aromatizzato ai frutti di bosco.
"Si scusa hai ragione" gli dissi io mettendo lo zucchero e mescolando la bevanda.
"Dormito bene quindi?" mi richiese sedendosi sulla sedia di fianco alla mia, io guardai il ragazzo: aveva addosso la tuta di rappresentanza con il suo solito mantello rosso che lo rendeva una specie di mago; rimasi a fissarlo all'incirca una trentina di secondi.
"Vuoi una foto?" mi chiese lui scherzando, distolsi lo sguardo e lo abbassai mordendomi il labbro inferiore.
"Scusa non volevo imbarazzarti" disse lui tirandomi su il mento con due dita: ci guardammo negli occhi; riuscivo a intravedere le sue pupille anche con gli occhialini.
"Giorno" in cucina entrò Axel; io e Jude ci soffermammo a vedere il ragazzo appoggiato contro il lavello.
"D-da quanto sei qui?" gli chiesi io concentrandomi sulla mia bevanda.
"Io? Ma sarò qui da 5 minuti; eravate così impegnati che non ve ne siete nemmeno accorti" disse lui sorridendo e sorseggiando il suo caffè.
"Ehm io vado a prepararmi" disse Jude alzandosi e dirigendosi verso la sua stanza.
"E quindi?" mi chiese il ragazzo sospendendo apposta la frase.
"Non lo so nemmeno io! Ed è questa la cosa che mi fa più arrabbiare! Non so se sono innamorata o no di Jude Sharp!" gli dissi io stringendo la tazza.
"Cosa hai provato?" mi chiese sedendosi accanto a me.
"Cosa ho provato? Ho provato mille sensazioni indescrivibili, avevo lo zoo nello stomaco: sembrava quasi un sogno; eppure so che lui non ricambierebbe mai questi sentimenti" dissi io appoggiando la tazza nel lavello.
"Da quanto capisco: tu stai cambiando radicalmente Jude Sharp: quando non c'eri te era freddo e distaccato; ma adesso è totalmente cambiato, o per lo meno con te" disse Axel, io lo guardai.
"Fidati di me Rin, te gli piaci eccome!" disse alzandosi di scatto.
Uscii dalla cucina senza spiccicare parola, mi andai a preparare; ma nonostante io facessi di tutto per scordarmi di quel momento, ogni volta ne me veniva in mente un altro.
'È proprio un ossessione la tua, ragazza mia' Per una volta devo dare ragione alla mia coscienza.
"Sei pronta Rin?" aprii la porta e uscii insieme a Silvia.
"Axel ci ha raccontato del vostro incontro, allora?" mi chiese Silvia, io mi bloccai d'improvviso e mi girai verso la ragazza: fulminandola con lo sguardo.
'Da adesso si cambia musica!' pensai io, mi rigirai e mi diressi verso il pullmino.
"Buongiorno Rin!" mi salutò Mark allegro, io non feci nessun cenno e nessuna parola uscì dalla mia bocca.
"Ti senti bene?" mi chiese Kevin vedendo la mia faccia impassibile.
"Si certo" risposi io salendo in pullman con disinvoltura.
'Non pensavo che potesse essere così difficile essere menefreghista! Come diamine fa Caleb!?' mi sedetti in uno dei posti liberi vicino al finestrino.
"Posso?" alzai lo sguardo incrociando ancora una volta lo sguardo in cui mi ero persa la mattina stessa.
"S-"
'Cambia canzone anche con lui!'
"No" risposi io; non sapevo cosa dissi, il ragazzo se ne andò via a testa bassa e andò a sedersi accanto al ragazzo dai capelli platinati.
Accanto a me si sedette Hurley.
"Ti senti bene?" mi chiese lui appena incrociò per un attimo il mio sguardo; io lo fulminai.
"No carina con me non funziona, sei strana che ti prende?" mi chiese guardandomi seriamente.
"Non sopporto l'amore" risposi guardando il ragazzo dai rasta: che stava beatamente parlando con il porcospino.
"Ah la nostra Rin è innamorata eh?" mi chiese lui dandomi una lieve gomitata; io gli spostai il braccio immediatamente.
"Hurley sono seria! Non so cosa provo per quel ragazzo! Perché deve essere tutto così complicato! Insomma amare dovrebbe essere la cosa più semplice del mondo..."
"Non ripetere mai più una cosa del genere" mi rispose Hurley seriamente; io lo guardai per incitarlo a parlare.
"Amare non è per niente una cosa semplice, non capisci più niente e pensi che l'unica cosa che conti siano quegli occhi; ti ci devi perdere negli occhi, possiamo paragonare gli occhi al mare: ci si può perdere questo è vero, ma si trova sempre una via d'uscita; se poi ti ci sei voluta perdere volontariamente, non ti resta che nuotare; rimanere a galla fino a che una barca non venga a prenderti. Se poi vedi il mare in un paio di occhi che non siano di quel colore... beh allora lì è la fine" disse lui guardando verso il cielo.
"Tu che ne sai?" gli chiesi io; lui mi guardò sorridendo.
"A me non è successo con una persona, bensì con il mare" disse lui; lasciai Hurley vagare nei suoi sogni, io guardai insistentemente il ragazzo dagli occhialini.
'Si Rin, ti sei completamente innamorata' per una volta diedi ragione alla mia coscienza: forse era proprio questo il mio problema: amare. Non avevo mai amato così tanto una persona; sarà che non ho mai avuto tanti amici maschi, ma in ugual modo non mi sono mai innamorata del solito figone della scuola che faceva il bulletto con gli sfigati: e non mi sono mai innamorata degli sfigati che alla fine si rivelano dei grandi fighi; io mi sono innamorata semplicemente di Jude Sharp.
Non è un amore semplice, anzi non so nemmeno se si può definire amore quello che provo per lui; è proprio un ossessione la mia.
"Hurley..."
"Mh?"
"Penso di essermi innamorata" gli risposi io con tono soave; il rosa si girò dalla mia parte.
"Anzi non penso proprio che il mio sentimento sia amore; penso che Jude Sharp sia diventato un ossessione per me: una droga" dissi io guardando con un piccolo sorriso, il ragazzo con il mantello.
"Rin..." disse per poi sorridere all'unisono.
"Ragazzi siamo arrivati" ci comunicò il signor Veteran fermando il pullmino; arrivammo allo stadio serpente di mare.
"Forza andiamo a prepararci" dissi entrando; uno dei maggiordomi di ieri sera ci accolse all'entrata.
"A destra ci sono gli spoiatoi maschili, mentre a sinistra c'è lo spoiatoio femminile" disse indicandoci le due direzioni; mi diressi verso sinistra.
Mi tolsi la tuta e mi misi la divisa con il numero 19 scritto dietro; entrai in campo e mi diressi in panchina, feci stretching e iniziai subito con degli esercizi individuali.
"Passa qui Rin!" mi girai e in campo entrò Axel; io divenni rossa dalla rabbia, presi la palla e la tirai con tutta forza verso il ragazzo: Jude si mise davanti ad esso, prendendo la palla in pancia.
"Ma sei fuori!?" mi chiese Axel abbassandosi verso il ragazzo; il ragazzo con il mantello si alzò.
"Ti brucia vero? Ti brucia il fatto che tutti sappiano del nostro momento di sta mattina" disse Jude; io strinsi i pugni e me ne andai: che senso avrebbe far del male a una persona semplicemente perché si è fatta gli affari altrui?
'Devi dimenticarti della buona e cara Rin che eri! Adesso sei una persona scontrosa che odia socializzare e soprattuto odia amare!' Qualcuno mi stava invadendo la mente rendendola scontrosa: nonostante la mia parte buona lottasse per riavere il controllo, la cattiva me aveva sempre la meglio.
"Venite qui; allora gli attaccanti saranno: Blaze, Tanaka ; i centrocampisti saranno: Sharp, Foster, Hobbes e Samford; difensori: Kane, Stoutberg, Swift e Wallside; portiere: Evans; tenetevi tutti pronti!" Disse Travis per poi sedersi in panchina. Salutammo gli inglesi e notai che sui loro volti si formavano dei ghignetti, tutti diretti a me.
'Che avranno in mente?' Mi chiesi guardando i volti; ci disponemmo in campo secondo gli ordini del coach, battemmo noi la palla, passai la palla ad Axel e il gioco iniziò; Axel passò palla a Jude: ovvero colui che coordina la squadra.
"Attento Jude!" Due difensori gli stavano correndo incontro, passò palla ad Austin; anche lui però si ritrovò un difensore difronte.
Passò palla a me, ma un difensore inglese riuscì a intercettare palla.
Così fecero per altre volte: con me, con Xavier e con gli altri; fino a che non riuscirono a raggiungere la porta, la palla andò ad Edgar, ma trovandosi Hurley e Jack davanti, passò palla un attaccante che tirò in porta senza successo.
"Non lo sopporto!" Dissi tornando al mio posto; Mark rinviò palla verso Jude: era in mezzo a due difensori; passò palla ad Austin che sfrecciò verso la porta.
<Gabbia di Pietra!> Austin perse palla e cadde facendo una capovolta all'indietro; la palla andò ad Edgar.
<Excalibur!> la palla sfrecciò a tutta velocità verso la porta difesa da Mark.
'Bhe che aspetti! Non provi a fermarla!?> senza volerlo le mie gambe corsero verso la difesa; sentii qualcuno prendermi il braccio per fermarmi.
"Rin non ci pensare! Ti faresti solo del male!" Era Hurley, si copriva il viso per via del vento che provocava il pallone, le mie gambe si fermarono di colpo.
"Non farla passare Mark!" Gli urlò Jude, Jack si mise in mezzo.
<Montagna di Roccia!> provò a fermarla, ma il ragazzo cadde non riuscendoci: Mark riuscì a parare il colpo grazie al Pugno del Colosso.
Una volta parata i due ragazzi si batterono il pugno; Edgar voltò le spalle, sembrava quasi offeso.
Corremmo in contro piede, provando in tutti i modi di andare verso la porta; improvvisamente gli inglesi iniziarono a cambiare schema: dopo avermi rubato tantissimi palloni per via dello schema, Edgar tirò in porta senza alcun successo. Subito dopo aver preso palla, gli inglesi la passarono ad Edgar.
<Excalibur > Jack non arrivò in tempo per bloccare il pallone.
"No Rin!" Era troppo tardi, ero davanti alla porta ormai.
<Respinta Sonora!> sentii la gamba esplodermi, era troppo forte per me: la palla entrò in rete perché neanche Mark riuscì a prenderla; mi accasciai a terra con la gamba dolorante, ma non avrei mai voluto darlo a vedere.
"Ti senti bene?" Mi chiese Mark porgendomi la mano, sorrisi lievemente e mi alzai con un dolore lancinante alla gamba.
"La gamba vero" mi chiese Jude avvicinandosi a me; io non lo ascoltai, mi girai e ritornai al mio posto.
"È imprudente giocare con la gamba in quelle condizioni" mi disse lui, io mi fermai.
"Sto bene" dissi per poi tornare al mio solito posto. Nonostante Jude avesse capito come superare il centrocampo, Partinus riuscì a tirare dalla porta inglese; ma Mark riuscì a parare il colpo.
"Il primo tempo finisce con il vantaggio degli inglesi, riuscirà la Inazuma a ribaltare il risultato?" Mi andai a sedere in panchina, sentii sollievo appena misi la gamba a terra.
"Kevin entra al posto di Rin, la formazione è la stessa per il resto" sentii la voce di Travis.
"Perché!?" Urlai io alzandomi di scatto; sentii una scossa lungo la gamba, fui costretta a risedermi.
"Rin perché non lo hai detto subito?" Mi chiese Mark avvicinandosi.
"Perché voglio essere utile"
"Bhe con la gamba in quelle condizioni, adesso saresti soltanto una zavorra" disse Jude, io strinsi i pugni mentre Silvia mi poggiò del ghiaccio sulla gamba. Anche Tod, Jack e Thor vennero sostituiti ed entrarono Caleb, David e Scott.
Vidi dagli sguardi che si lanciavano Caleb e Jude: volevano a tutti i costi vincere.
'Forza ragazzi'

+++
"Goalll! La Inazuma si porta al pareggio grazie a un fantastico colpo di Dragonfly!" Segnammo il nostro primo goal grazie a una tecnica micidiale ideata dal nostro Kevin.
"Bravo Kevin!" Dissi io facendomi sentire; ma ecco gli inglesi segnare il loro secondo goal.
"Forza!" Urlai io, ormai mancava poco e loro erano in vantaggio.
Axel e e Austin riuscirono a segnare con il loro Ruggito di Fuoco, e infine Austin idealizzò una nuova tecnica micidiale: Colpo delle 7 spade.
Sentii il triplice fischio dell'arbitro, vincemmo la partita contro gli inglesi; vidi Edgar avvicinarsi alla panchina.
"Volevo solo scusarmi per ieri sera, complimenti hai avuto fegato per provare a fermare il mio tiro" disse sorridendomi, io feci un piccolo sorriso, provai ad alzarmi per andare a festeggiare con gli altri; ma un'altra scossa mi colpì la gamba.
"Fatti aiutare" Jude mi prese sotto l'ascella e mi diede una mano a camminare.
"Complimenti ragazzi avete fatto una giocata bellissima!" Dissi io complimentandomi con i ragazzi.
"E la gamba?" Mi chiese Hurley.
"Mi sa che c'è qualcosa che non va, magari domani vado a farmi vedere" dissi guardando la gamba.
"Si ottima idea! Veniamo anche noi!" Disse Mark, io scossi la testa.
"Mi serve solo una stampella umana, e penso che già la stia usando" dissi guardando il ragazzo che mi stava sorreggendo.
Noi scoppiammo a ridere; andai a farmi la doccia e tornammo all'alloggio, si era fatta una certa e io stavo letteralmente morendo di fame.

Ecco a voi un nuovo capitolo!
Vedo che questa storia vi sta piacendo! Ne sono stra felice!❤️
To be continued...

彼の笑顔 -Jude SharpWhere stories live. Discover now