XIII

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⚠️PREMESSA⚠️
Dal momento che non mi ricordo la partita tra Unicorno e Inazuma Japan (e non ho voglia di cercarlo e vedermi gli episodi perché vorrei far uscire prima il capitolo): la partita sarà inventata da me. Tranne il risultato di 4-3 per i nostri paladini!
Detto ciò mi dileguo e vi lascio al capitolo🤙🏼🌸
(Guardate l'angolo autrice, è importantissimo!)

"Buongiorno a tutti e benvenuti alla terza partita per i nostri Giapponesi: lo scontro si terrà tra le rappresentative dell'America! A commentare la partita: Maxtor Lunde e Levin Murdoch!" la tensione salii a mille; ero seduta in panchina con la borraccia stretta nella mano destra.
"Perché sei così agitata?" mi chiese Hurley arrivando da dietro: rivolsi uno sguardo verso il ragazzo dai capelli rosa.
"Non lo so! È come se non avessi voglia"
"Sai anche tu che non possiamo permetterci un'altra sconfitta" disse seriamente il ragazzo; quando tutti arrivarono iniziò il riscaldamento.
"Venite qui! La formazione di oggi sarà; le due punte: Froste e Blaze; centrocampisti: Sharp, Hobbes, Foster e Swift; difensori: Wallside, Kane, Stoutberg e Hawkins! Questo è tutto!" mi sentii mancare per un attimo: era davvero strano non sentire il mio cognome tra i titolari, mi andai a sedere in panchina dove sarei rimasta.
"È strano sai" mi si avvicinò Jude e si sedette accanto a me.
"Cosa è strano?" chiesi io provando a nascondere quella consapevolezza che avevo.
"Giocare senza di te: insomma mi sarà difficile fare uno dei nostri soliti schemi senza di te" disse guardandomi intensamente, distolsi lo sguardo dal suo e guardai verso il cielo.
"Non ti devi preoccupare per me, sono sicura che riuscirai a fare il tuo anche senza il mio aiuto" dissi con un falso sorriso stampato in volto: il rasta si alzò di scatto e si posizionò davanti alla mia visuale celeste.
"Ti prometto che vinceremo, anche se sarò stremato, anche se non avrò più fiato: prometto che continuerò a correre e metterò in rete quella dannata palla!" disse, sentimmo il fischio dell'arbitro: i ragazzi entrarono in campo mentre io e le riserve restammo in panchina.
Nessuno spiccicava parola da quando l'arbitro fischiò l'entrata in campo: strinsi i pugni per la rabbia fino a farmi diventare le nocche bianche; l'arbitro fischiò l'inizio della partita: gli americani batterono il calcio di inizio, la palla andò subito verso la porta protetta da Mark ma la difesa riuscì a portar via palla.
"Che ti prende?" mi chiese Kevin avvicinandosi a me, non lo guardai nemmeno: i miei occhi vennero attratti da una tecnica micidiale diretta alla porta avversaria, che non entrò.
"Non capisco il motivo per cui io sia qui in panchina" dissi rispondendo al ragazzo accanto a me: esso mi mise una mano sulla spalla.
"Ti capisco perfettamente" disse allontanandosi poi; come poteva capirmi se non aveva quasi mai giocato.
"GOALL! L'America si porta in vantaggio con un bellissimo colpo di Eagle!" il numero 7 eseguì non colpo davvero vincente: vidi Jude asciugarsi il sudore e iniziare a pensare a qualcosa.
"Rin" Travis mi chiamò accanto a sè, mi sedetti in fretta e incrociai sia le gambe che la braccia.
"Ti starai chiedendo il motivo della tua sostituzione con Froste immagino; è dovuto alla tua gamba, dici a tutti di esserti ripresa, ma per mia precauzione ho deciso di tenerti in panchina e 'usarti' solo in caso di estremo bisogno, ti voglio al 200% per la partita contro l'Orfeo!" disse infine, sorrisi sgranando gli occhi; mi andai a sedere accanto a Scott sorridendo come un'ebete.
"Ei Rin tutto bene?" mi chiese il piccoletto notando la mia espressione da rimbambita: scossi la testa e approvai alzando il pollice.
"L'Inazuma pareggia grazie a un fantastico tiro di Froste e Swift!" Shawn e Nathan si abbracciarono forte, William si sistemò gli occhiali e ghignò.
"Questo deve essere..."
"...il Grande Vortice" concluse Cammy sorridente: Glass si accasciò a terra a piagnucolare mentre noi scoppiammo in una grande risata generale.
L'Unicorno battè palla, dirigendosi di corsa verso la porta di Mark; fecero una delle loro tecniche, sembrava molto più forte della precedente.
"L'unicorno si riporta in vantaggio con la tecnica di Kruger e Keats!" sentii il fischio dell'arbitro.
"L'arbitro segna la fine del primo tempo su un risultato di vantaggio per gli americani!" presi Jude per il mantello e lo avvicinai a me.
"Che succede?" mi chiese lui preoccupato: io feci un sorrisone.
"Sai perché sono in panchina?! Sono in panchina perché il coach mi vuole al 200% per giocare contro l'Italia in caso di vittoria! Giocherò solo in caso di bisogno! Mi raccomando continua così che stai giocando benissimo!" dissi alzandogli il pollice, lui fece un sospiro e mi annuì felice; il ragazzo mi rivolse uno sguardo prima di mettersi a ridacchiare come un'idiota.
"Che hai da ridere?" chiesi io dando una lieve gomitata al ragazzo alla mia destra.
"Sembri una bambinetta: sia in altezza che in carattere!" disse ridendo ancor di più.
"Lo devo prendere come un complimento?" chiesi guardando il numero 14 con un finto broncio.
"Tutto quello che ti dico dovrebbe essere un complimento" disse facendo un sorriso insolito per lui.
Dopo essersi abbeverati e riposati, i ragazzi rientrarono in campo; sapevo per certa che saremmo riusciti a vincere quella partita, ci siamo allenati a lungo.

彼の笑顔 -Jude SharpOn viuen les histories. Descobreix ara