XI

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Una volta giunti a casa, vado in camera mia; ma non durò per molto dato che Jude venne a bussare.
"Disturbo?"
"Nono tranquillo, dimmi tutto" dissi io facendogli spazio sul letto, si sedette accanto a me: i suoi occhialini non distoglievano neanche per un secondo lo sguardo verso i miei occhi.
"Che ti prende? Che devi dirmi Jude?" Chiesi quasi scocciata dai suoi occhi puntati come un mirino verso di me.
"Volevo solo parlarti di Dark; sono stato dal l'allenatore Travis poco fa, ha detto che volevi sapere di Dark, ed eccomi qui" disse il ragazzo in tono non troppo allegro.
"Jude non voglio riaprire un capitolo dolente della tua vita..."
"Non dirlo neanche per scherzo, Dark è spregevole e questo è vero, ma è stato lui a insegnarmi chi sono veramente" disse il ragazzo alzando leggermente il tono della voce; adesso ero io a guardarlo negli occhi, anche se vedevo poco o niente, riuscivo a percepire quell'odio che ribolle in lui verso quell'uomo.
"Allora tutto è iniziato per via della mia solitudine e del mio talento per il calcio; Dark aveva bisogno di un pupillo e fu così che tra tanti scelse me. Venni cresciuto da lui praticamente, fino a che a una recente età, capii che mi aveva solo usato per i suoi scopi maligni" disse stringendo nelle sue mani le mie lenzuola.
"Provai in tutti i modi a rompere qualsiasi contatto con lui, ma non ci riuscii: ormai quell'uomo era la mia mente; ma grazie a Caleb oggi, sono riuscito a levarmelo definitamente dalla testa" disse guardandomi con un mezzo sorriso.
"Jude..."
"Rin: Dark ha fatto cose orribili! Ha ucciso il nonno di Mark e mandato in coma per un anno la sorella di Axel...ti prego Rin prometti di essere prudente, quell'uomo è tornato solo per distruggerci!" disse lui spostando le sue mani sulle mie.
"Si Jude, non preoccuparti per me" dissi dopo di che arrossendo leggermente.
Prima di uscire dalla mia stanza mi lasciò un bacio in guancia: uscii dalla stanza, lasciando un gran vuoto nella camera e nel mio cuore.
'Ragazza mia devi deciderti però!' si è vero, solo che...ho bisogno di tempo per capire.
Mi sdraiai sul letto, girandomi per le mani il bracciale di mio padre, lo strinsi nel pugno e lo avvicinai alla bocca, lasciando un leggero bacio.
"Oh papà..." dissi leggermente guardando il soffitto, mi addormentai con gli occhi di Jude in testa: so perfettamente che erano nascosti da quegli occhialini del cavolo, eppure sono sicura di essermene innamorata perdutamente.
La mattina seguente mi sentii come nuova, scesi le scale in tutta velocità e mi precipitai in cucina.
"Oh guarda un po', gamba come prima?" Mi chiese Celia mentre leggeva il suo pc.
"Eh già, prendo una mela e vado ad allenarmi!" dissi prendendo una mela e correndo in direzione del campo da calci, ma proprio in quel momento andai a sbattere contro un alta figura dai capelli bianchi.
"Mi scusi tantissimo mister Hillman" dissi io facendo un piccolo inchino, il signore mi sorrise.
"Non ti preoccupare Rin, va tutto bene" disse poi dirigendosi verso le scale, guardai il signore salire fino a non vederlo più; arrivata in campo appoggiai la mela sulla panchina e presi un pallone, iniziai con dei semplici palleggi per poi iniziare con qualche tecnica micidiale.
'Colpo Argenteo!' La palla entrò in rete come una cometa, stavo meravigliosamente bene: adesso niente e nessuno riuscirà a portarmi via il mio sogno.
"Già ad allenarti?" Mi girai e trovai Jude, Mark e Axel guardarmi con occhi sognanti.
"Eh già, la gamba è come nuova! Penso di non essermi sentita così bene!" Dissi mettendo le braccia dietro la testa e chiudendo gli occhi.
"Dai allora fammi vedere!" Chiese Mark correndo verso la porta mettendosi i guantoni.
"Quando vuoi!" Presi la rincorsa da metà campo: arrivai all'area di rigore con il pallone alzato sulla testa.
'Colpo Argenteo Grado 2!' Portai la mia tecnica al secondo grado di potenza.
'Pugno del colosso!' La palla non passò per un soffio, Mark prese in mano la palla e mi sorrise.
"Sembra che tu ti sia ripresa al massimo" disse Axel entrando in campo seguito dal ragazzo occhialuto: guardai il ragazzo platinato e alzai il pollice in segno di approvazione.
"Che forza!" Mi girai di scatto spaventata da una voce a me sconosciuta.
"Oh ciao Erik!" Disse Mark salutando il ragazzo che mi fece prendere un colpo, entrò in campo.
"Non volevo spaventarti, scusami tanto" disse notando la mia espressione terrorizzata, sorrisi arrossendo.
"Non fa niente tranquillo, scusami tanto ma tu saresti?" Chiesi grattandomi la nuca.
"Erik Eagle, te devi essere Rin Tanaka! Sai sei molto conosciuta nel mio villaggio, sarà per il tuo carisma" disse il ragazzo lanciandomi uno sguardo.
"Che ci fai qui Erik?" Chiese Jude rompendo il ghiaccio, lui sorrise lievemente in direzione di Jude.
"Facevo due passi e ho detto 'perché non andare a trovare i miei prossimi avversari" disse lui mettendo le braccia dietro il collo.
"Ah bene, quindi giocheremo contro l'Unicorno la semifinale del girone A!" Disse Axel mettendo il pollice e l'indice sul mento, Erik sorrise al platinato e alzò il pollice.
"Ci si vede!" Disse portando l'indice e il medio sulla fronte facendoci così un cenno.
"Come lo conoscete?" Chiesi ai tre ragazzi, Mark sorrise guardando verso il cielo.
"Qualche mese fa, contro gli alieni, è lui che ci ha dato una mano" rispose.
"Capisco..."
"Buongiorno!" In campo arrivarono tutti i ragazzi, incominciammo ad allenarci tutti insieme, fino a che il coach non ci convocò al bar.
"Tra 2 giorni, giocheremo contro la rappresentativa Americana"
"In caso di vittoria, saremo i primi a pari merito con l'Orfeo, se perdiamo saranno loro a essere a pari merito, se pareggiamo saremmo comunque secondi passando lo stesso" disse Celia leggendo i suoi appunti; andammo ad allenarci.

Raga ieri ho finito di guardare Haikjuu! È stupendo!😍😍
Per tanto presto uscirà una storia su Nishinoya!🏐
To be continued ...

彼の笑顔 -Jude SharpDove le storie prendono vita. Scoprilo ora