1

4.8K 203 44
                                    

"Centotredici, centoquattordici, centoquindici..." Jimin sussurrava alti numeri, mentre faceva i pesi nel freddo e triste piazzale del carcere in cui oramai, c'era dentro per cinque mesi, che per lui però, parvero anni.

"Hey Park, non ti stanchi mai, mh?" Ad affiancarlo è Suho, un ragazzo qualche cm più basso di lui dai capelli color castano scuro, con il quale ha legato, nonchè il suo compagno di cella.

"Eh no, ma per oggi ci ho dato dentro" Jimin butta il peso a terra, provocando un forte rumore.
Il lieve caldo di metà maggio si faceva sentire, ed era veramente insopportabile stare ogni giorno con quella patetica divisa arancione.
"Per caso hai visto Namjoon, Yoongi e Hoseok?" Chiede quest'ultimo, sedendosi su una panchina.

"Ehm, no, non so dove siano." Dice Suho, stringendo le labbra fra di loro.
Suho è stato sbattuto in cella per furto notturno e spaccio di droga, lui, in confronto a Jimin ed agli altri ragazzi, si è fatto beccare quasi subito.

Un rumore di una voce metallica richiama i carcerati ad rientrare nelle proprie celle, non poco dopo, esce una squadra di guardie per accertarsi che nessuno esca fuori.
Jimin non si fa problemi, e rientra velocemente nella sua cella, pochi secondi dopo, entra pure il suo compagno.

"Di nuovo qui dentro..." Sospira il ragazzo citato poco prima, stendendosi nel proprio letto.

"Dove, se non in questo schifo di cella?!" Ridacchia Jimin, facendo lo stesso.
"Comunque, adesso dormo, quindi vedi di stare zitto."

"Ma sono solo le 6 di sera!" Esclama Suho.

"È uguale, vado dritto a domani mattina, buonanotte." Si infila sotto quelle sottili coperte, e chiude gli occhi, cadendo poco dopo in un sonno profondo.
***
Il rumore delle sbarre che si aprono fa sobbalzare Jimin, il quale dormiva beatamente.

"Park, sveglia, sono le nove del mattino ed ho buone notizie per te." È una voce profonda della guardia fa svegliare il ragazzo del tutto.

"Buone notizie tipo...?" Il moro si morde il labbro, in attesa di una risposta da parte dell'uomo.

"Tipo, che sia tu, che i tuoi amici, con il quale sei arrivato qui, siete stati rilasciati.
Quindi, potete tornare a casa.
Tieni" gli lancia dei vestiti "Questi sono i tuoi vestiti, mettiteli, ti aspetto qui accanto."
Un enorme sorriso si stampa sulle labbra di Jimin, facendolo alzare, e vestire velocemente.
Il primo pensiero va, come sempre, a Cher.
Da quel che sa Jimin, la ragazza è venuta quasi ogni giorno per i primi due mesi, ma lui, deluso da se stesso, non voleva incontrare quegli occhi, quegli occhi pieni di dolore e sofferenza, per colpa sua in parte.

Scuote Suho, facendolo svegliare e borbottare qualcosa di incomprensibile.

"Me ne vado, sono finalmente libero!" Esulta Jimin.

"Veramente?
Sono contento per te! Prometto che la prima cosa che farò una volta fuori di qui, sarà quella di incontrarti.
Grazie Jimin, hai fatto si che questi cinque mesi, siano meno orribili.
So che è una cosa imbarazzante da dire, ma ti voglio bene, amico mio.
Ricordarti di venirmi a trovare qualche volta, ci tengo veramente tanto.
A presto!" Il ragazzo sorride felicemente, facendo sorridere anche Jimin.

"Già, ti voglio bene pure io, ci vediamo presto!" E dopo aver detto ciò, esce dalla piccola stanza, dove con la guardia, si dirigono in una stanza con altre due guardie all'interno.

"P-posso farvi una domanda?" Chiede il ragazzo, facendo annuire gli uomini.
"Perchè avete deciso di rilasciare me e i miei amici?"

"Beh, guardando i vostri fogli, non abbiamo visto nulla di così veramente tanto grave.
E poi, non avevamo prove oppure non vi abbiamo beccati sui fatti.
Vi ha fatti arrestare il poliziotto Chung, il quale queste cose sono state riferite da sua nipote.
È stato licenziato circa due mesi fa.
Adesso, firma questi fogli dove scritto. " Spiega la guardia Yie.

Finalmente, le porte d'ingresso si aprono, facendo sì che il ragazzo può uscire.
Si ritrova davanti Yoongi, Hoseok e Namjoon, i quali hanno entrambi i sorrisi stampati in faccia.
Jin, Taehyung e Jungkook erano stati spostati in un'altra sede vicina, e erano stati rimandati circa tre giorni fa.

"Beh, finalmente liberi, dobbiamo assolutamente festeggiare stasera!" Esclama Namjoon contento, facendo esultare gli altri tre ragazzi.

Dopo aver chiaccherato un pò, decidono di chiamare un taxi ed andare ognuno a casa loro.

"Dai Jimin, sta tranquillo, come minimo, si metterà a piangere!" Ridacchia Yoongi, riferendosi a Cher.
Jimin prende un ultimo respiro, per poi scendere dal taxi, alzare un sasso con sotto la chiave di casa, e tremolante, aprire la porta.

"Cher! Piccola sono a casa!" Grida per farsi sentire, senza ottenere risposta.
Ancora con il sorriso in volto, decide di controllare tutta la casa.
Una volta entrato nell'ultima stanza (ovvero la camera da letto) un espressione triste si impossessa di lui, non vedendo più niente di lei, neanche la sua valigia.

In preda al panico e alla tristezza, inizia a buttare in terra ogni cosa che trova, urlando con tutto il fiato che ha in colpo, lasciando scendere delle lacrime amare.

"Se ne è andata, quindi il mio piccolo mondo se ne è andato.
Pensavo che mi avesse aspettato, pensavo di ritrovarla in casa, magari addormentata nel nostro letto.
Ho voluto cambiare per lei, mi sono messo in testa di diventare un ragazzo con la testa apposto, di non farla più soffrire, ma inutilmente, perchè lei se ne è andata.
La amo, la amo veramente tanto.
Mio dio, rivoglio Cher.
Non mi darò per perso, io amo Cher, farò di tutto per riaverla qui." Dice il ragazzo, tirando su con il naso ed asciugarsi le lacrime.
Non gli importa se nessuno può sentirlo, aveva bisogno di dirlo.
La domanda che lo affligge è:
Cher lo ama ancora, oppure si è totalmente dimenticata di lui?
***
Salvee, sono tornata con il primo capitolo del sequel!
Ovviamente nei prossimi capitoli, spiegherò ogni cosa:
Dove è Cher;
Cosa ha fatto Jimin in questi cinque mesi di prigione;
Se la Namjin esiste ancora;
Eeee, troppe cose haha.
Fatemi sapere se vi è piaciuto!
-Giu♡

I Love You.|| ❁Park Jimin❁<2>Where stories live. Discover now