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                                                          Jimin
Sono passati circa cinque giorni da quando Jungkook mi ha detto quella cosa su Cher, ma ancora non ne vedo traccia di lei.
Perchè deve essere tutto così complicato?

"Jimin? Ci sei?" Mi richiama Taehyung, facendomi risvegliare dai mei pensieri.
Visto che è una bella giornata, siamo andati a prenderci qualcosa al bar di sempre.
La occhiatacce dalle persone non mancano, da ciò che so, tutti in città sapevano del nostro arresto e di conseguenza di ciò che abbiamo fatto, anche se ciò che facevamo, era molto peggio.

"Comunque sì, ci sono.
Avevi detto qualcosa?" Chiedo prendendo l'ultimo sorso di birra.

"Ya.
Ti avevo chiesto se stasera venivi al pub che frequentavamo prima, non ti farebbe male svagarti un pò..." Dice lievemente, sicuramente riferendosi a tutte le cose successe.

"Okay, vabbene.
Per le dieci fatevi trovare fuori dal locale."
Il castano annuisce, vedendo passare due ragazze.

"Lisa e Jennie.
Una per me e una per te, ci stai?" Fa l'occhiolino.
Roteo gli occhi al cielo.

"Puoi tenertele tutte e due, io voglio solo Cher." Dico come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

"J-jimin, ma metti caso Cher non volesse più saperne di te?
Metti caso lei si sia innamorata di Jay Park?
Cosa faresti, ecco insomma, hai capito.." Vedo le sue guance assumere un colorito rosso.

"Tae non penso che si dimentichi facilmente di me.
Insomma, ne ha passate tanto insieme a me..."

"Lo so, ma non dico quello.
Dico, se lei non ti amasse più, ti rassegneresti tu?"

"Ovvio che no, bisogna sempre combattere per ciò che si ama.." Mi mordo un labbro, ripensando al suo viso.
"È l'ora che vada, ci vediamo stasera." Vado via dal bar e salgo in macchina, dove non poco dopo arrivo a casa.
Controllo la cassetta della posta, dove ci sono una marea di buste.

"Sono nella merda..." sussurro dopo averle lette tutte.
Le cose prima erano facili, avevo tutto ciò che volevo, insomma, a vendere droga e a fare cose illegali, i soldi si facevano alla svelta.
Ma ora che ho chiuso con tutto ciò, devo mettermi alla ricerca di un lavoro.

Dopo essermi disperato abbastanza, cenato ed aver fatto la doccia, mi vesto, indossando un jeans nero un pò strappato e una camicia del medesimo colore, il tutto assieme alle air max.
Esco di casa sbattendo la porta e dirigendomi verso il locale, dove tutti i ragazzi sono fuori ad aspettarmi.

"Sei sempre l'ultimo ad arrivare tu!" Ridacchia Jin, colpendomi lievemente la spalla.

"Dubitavi?" Ridacchio pure io, entrando nel locale.
L'odore di alcool pervade subito le mie narici.
Dopo tanto tempo, mi sembrano passati dieci anni dall'ultima volta che sono stato qui dentro.

Mi scontro subito con un ragazzo.
"Park Jimin.
Così sei ritornato eh?" È Wonho, un ragazzo di qualche anno più grande di me.
Abbiamo fatto la terza media insieme, anche lui non è buona gente da frequentare.

"Già, ora devo andare, ciao." Non dilungo tanto il discorso e mi avvio verso il bancone, dove ordino un cocktail leggero.
Inizio a sorseggiare la bevanda, guardando un pò di gente.

Mentre mi giro per andare sui divanetti, una figura molto più bassa di me mi viene addosso, sicuramente è una ragazzina.
"Oddio, scusami!" Grida per farsi sentire.

"Non fa niente."
Mentre abbasso la testa per guardarla in faccia, resto scioccato.
Questa ragazzina, è Cher.

"J-jimin?" Vedo sbiancarla in volto.

"C-cher?" Di conseguenza, sbianco pure io.
È cambiata tanto, forse troppo.
Ha i capelli colorati di rosa, è visibilmente dimagrita, già era magra prima, figuriamoci ora.
Indossa leggins nero ed una t-shirt appena sopra l'ombelico, ed è truccata leggermente.
Che dire, anche se è cambiata fin troppo, rimane comunque bellissima.
"Vieni con me." Senza il suo volere, la trascino fuori dal locale, così la posso vedere meglio.

"E così ti hanno rilasciato..." dice in un sospiro appena udibile.

"Si, circa sei giorni fa.
Speravo che mi avessi aspettato, sai?
Ma dimmi un pò, tu come te la passi?" Chiedo non togliendole gli occhi di dosso.

"Io? Alla grande direi.
Abito in una casa non molto distante da qui.
E si, la mia intenzione era quella di aspettarti, anche per dieci anni, ma sai Jimin, le cose non sempre vanno come si vogliono." Dice semplicemente.

"Purtroppo lo so.
Hai conosciuto qualcuno di nuovo?'' Anche se non lo do a vedere, dentro di me si stanno muovendo centomila emozioni, tra cui rabbia, tristezza, amarezza, amore ed altre simili.

"Uhm sì.
Sicuramente lo conoscerai, si chiama Jay Park.
L'ho conosciuto circa tre mesi fa in questo pub, mentre ero a bermi un drink, e da lì abbiamo iniziato a frequentarci.
È un ragazzo fantastico." Sorride più a se stessa che a me.

"Lo ami?" Alzo un sopracciglio.
Speravo vivamente in un no, ma lei annuisce con la testa, il che trae ancora più tristezza dentro di me.

"Ottimo direi.
Senti, ti va di scambiarci il numero?
Ovviamente le mie intenzioni non sono cattive, ma sai com'è, io ti amo ancora, ed è dura da ammettere per un tipo come me.
Però se tu sei felice, è okay Cher, lo sono pure io, ma ricordati che resterai sempre la mia piccola." Mando giù il groppo in gola, cercando di non piangere, che maschio risulterei davanti a lei altrimenti?
È già tanto se le ho detto che la amo.

"Jimin...
Ora sto con Jay, mi dispiace ma è così, comunque tieni." Tira fuori dalla sua borsetta un foglietto e me lo porge "questo è il mio numero di telefono, quando hai bisogno di qualunque cosa, non esitare a chiamarmi, devo andare, è stato un piacere rincontrarti." E dopo aver detto ciò, se ne torna dentro al locale.

Adesso che sono solo, posso piangere.
Mio Dio, Taehyung aveva ragione, lei non vuole più saperne di me.
Tutto il muro di speranze che mi ero creato, è stato distrutto da delle semplici frasi pronunciate da lei.
Mi accendo una sigaretta, sperando di svanire insieme a questa triste e vuota nuvoletta grigia tossica.
Senza di lei, non ne vale la pena.

I Love You.|| ❁Park Jimin❁<2>Where stories live. Discover now