I Love You.|| ❁Park Jimin❁<2>

9

Cher's pov.

La sera scorsa non ho avuto il coraggio di rispondere al 'ti amo' pronunciato Jimin.
Ero come paralizzata, non sapevo cosa dire o fare.
Aish, perchè ho tutto questo casino nella mia mente?

Prendo dall'armadio un paio di jeans blu ed una t-shirt nera, raccolgo i capelli in una coda alta, infilo le scarpe e mi avvio verso la porta di casa, per uscire un pò.

"Dove vai?" Chiede una voce profonda dal salotto.
Ah, Jay...
Mi ero dimenticata della sua presenza in casa.

"Io vado uhm, a fare un giro." Dico giocherellando con le dita, quest'ultimo avanza verso di me.

"Sei strana in questi giorni Cher, tu non me la racconti giusta." Mi alza il mento con due dita, guardandomi negli occhi.

"Ma cosa dici, non è vero!" Provo a giustificarmi, inutilmente, perchè anche io so che è la verità...
Davvero pensavo di dimenticarmi totalmente di Jimin?
Davvero pensavo che potesse uscire così facilmente dalla mia vita?
Quanto mi ero illusa di ciò.

"Con me non racconti cazzate, sia chiaro.
C'entra per caso Jimin? Mh?" Mi guarda con uno sguardo che potrebbe incutere terrore pure nell'uomo più cattivo del mondo.
Scuoto la testa, come a dire 'no'.
Non voglio mettere nei casini Jimin, non lo voglio affatto.
"Okay, però non esci." E dopo aver detto ciò, mi tira violentemente per un polso, facendo aderire la mia schiena al muro dietro di me.

"Jay! Ma cosa diavolo ti prende?!" Faccio una smorfia di dolore, guardando di lato a me.

"Dove eri l'altra sera?" Mi sposta il viso verso di lui, con la delicatezza pari a quella di un gorilla incazzato.

"L'altra s-sera?" E se mi ha scoperta, mentre ero andata a fare un giro con Jimin..?

"Sì, l'altra sera.
Un mio amico ti ha vista salire dentro una macchina.
Che c'è, ti vai a vendere adesso?" Fa una risata sarcastica, per tornare subito serio in volto.

"Cosa?!
Sei fottutamente serio?!" Alzo il tono di voce, nessuno può darmi della puttana.

"Allora con chi eri, sentiamo?" Inarca un sopracciglio, ghignando.

"Io...ero con una mia amica." Abbasso nuovamente lo sguardo.
Non posso dirgli che ero con Jimin, altrimenti sarebbero casini per entrambi.

"Sono solo stronzate!" Alza la mano, come se volesse tirarmi uno schiaffo, ma per fortuna riesco a scivolare dalla sua presa, uscendo velocemente di casa, cominciando a correre più veloce che mai.
Sicuramente mi sta seguendo.
Infatti mi giro, e lo vedo camminare velocemente in lontanza, anche se pare che non mi abbia vista.

Visto che non ho presente molti luoghi, mi ritrovo a suonare ripetutamente il campanello dell'appartamento di Seokjin.

"Dai cazzo Jin, apri!" Dico fra me e me, in preda al panico, quando finalmente il portone di casa si apre.
Mi fiondo dentro il palazzo, chiudendo il portone e poi comincio a salire velocemente le scale, trovandomi poi davanti la porta del ragazzo.
*

***
Continua nel prossimo capitoloo.