L'iPhone non funziona

3.6K 247 74
                                    

Cercai il figlio di Ade per una settimana, senza risultati. Non capivo perché se la fosse presa con me, in fondo non ero stato io a baciarlo, ok...quel bacio non mi era dispiaciuto così tanto, anzi, ma...Cavolo! Ero così preoccupato per lui, ma allo stesso tempo ero anche furioso. Non sapevo con chi parlarne, mio padre era fuori discussione, sarebbe stata una conversazione del tipo "Ehi ciao papà, mi aiuteresti a trovare Nico? Sai. il figlio di tuo fratello, perché  mi ha baciato e non so dove sia adesso", quindi esclusi questa opzione. Mia madre forse, per lei la mia felicità è più importante di qualsiasi cosa, anche se questo significava stare con un ragazzo, sempre che fosse quello che volevo. Ricordai quello che mi aveva detto una volta: "Segui il tuo cuore" e rimasi a pensare a quella frase, poi però mi accorsi che preferivo seguire il mio stomaco, stavo morendo di fame. Per fortuna mi ricordai di poter usare l'iPhone per contattarlo, mi era rimasta qualche dracma d'oro. Invocai la dea Iride e le chiesi di mostrarmi Nico di Angelo, ma non apparve niente, era strano, e mi fece salire l'ansia, perché cominciavo davvero a preoccuparmi. Decisi quindi di andare dove il problema era nato, a Central Park. Cercai di ricordarmi la strada esatta che avevamo fatto, ma con la mia fortuna non ci speravo molto, poi però mi ritrovai proprio nel punto in cui...Nico mi aveva baciato, o forse sarebbe meglio dire: Dove ci siamo baciati, perché io non l'ho proprio respinto. Non c'era nessuno, solo un albero, dal tronco molto largo, che probabilmente aveva coperto la nostra scena dagli occhi dei passanti. Non che mi importasse molto, il mio unico pensiero era ritrovarlo, dovevo parlargli. Per la rabbia diedi un pugno all'albero, ma l'unica cosa che ottenni furono, ovviamente, delle schegge sulla mia mano. Tornai a casa rosso di rabbia e filai in camera, senza neanche togliermi le schegge e  addormentandomi quasi subito. Il bello di noi Mezzosangue è che la maggior parte dei nostri sogni sono predizioni, però avevo dei seri dubbi su quello che feci quella notte:

C'erano due ragazzi, uno dagli occhi verdi e uno dagli occhi marroni, che stavano camminando in costume su una spiaggia che non mi era sconosciuta, ma in quel momento non mi ricordavo quale fosse. I due ridevano e si vedeva che si stavano divertendo, poi ad un certo punto, il ragazzo dagli occhi scuri si gettò in acqua ed invitò il suo amico a fare lo stesso, l'altro lo fece. Si tuffò in acqua e spruzzò dell'acqua in faccia al suo amico dagli occhi scuri, che si vendicò. Il ragazzo dagli occhi verdi si immerse in acqua, per un po' troppo tempo, l'altro si preoccupò, finché quello non emerse fuori e lo baciò. Sulla spiaggia non c'era nessun altro, si sentiva solo il rumore delle onde. I due continuarono a baciarsi e a stringersi forte. Erano felici. Guardarli fece sorridere anche me nel sonno, credo. Mi accorsi di una cosa: Quei due ragazzi eravamo io e Nico.

Era da un'eternità che non facevo un sogno così, la maggior parte delle volte io stavo per morire, avrei continuato volentieri quel sogno, se qualcuno non mi avesse svegliato di colpo.

Quando aprii gli occhi pensai che fosse mia madre, ma mi ritrovai Nico sul letto, che con un sorriso, mi disse

"Ehi, ciao Percy"

We Seemed like a Good Idea (Pernico/Percico)Where stories live. Discover now