13

62 16 3
                                    

Giorni di vetro mi attraversano,
le schegge mi aprono dentro crateri
valicati dalla nebbia del mondo.
Parlerei se avessi voce,
ma la mia arma è una bottiglia
da cui del mondo inebriarmi.
Gli uccelli cantano alle luci dell'alba
un canto funereo sopra ogni mio passo
e lungo l'incedere nostro incessante
ci avvinghiamo edera su lastre di pietra.
Le dita cedono all'ardore del fuoco,
le stelle le hai mai guardate, oltre il tetto di memorie?
Divelta dal tocco delle mie emozioni
è questa realtà mai vera abbastanza.

CretaWhere stories live. Discover now