Il nano ciclato (parte 2)

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EREN POV:

Sento levi prima appoggiato allo stipite avvicinarsi ; "allora moccioso ,cosa o chi intendevi?"
Lo guardo negli occhi in cui mi perdo e cerco di trovare una scusa credibile , come aveva detto Armin faccio schifo a inventare scuse ; " stavo dicendo ad un mio amico ,si stavo parlando con lui " levi mi guarda scettico " é peggio della scusa della sveglia usata dai mocciosi quando sono in ritardo a scuola" faccio una risatina isterica distogliendo lo sguardo " moccioso Hanji ha detto di avvisarti che tra poco dobbiamo andare a mangiare " " mh mh " rispondo annuendo ; dopo di che salgo in camera e richiamo il meloncino .

" Hey Eren ,vedo che sei vivo"

"Ha ha ha molto spiritoso davvero "

"A parte gli scherzi cosa ti serve ?"

" Io ....niente ..volevo solo parlare "
Dico cercando ci nascondere che in realtà lo avevo richiamato solo perché in quel momento volevo qualcuno che mi ascoltasse .

" Dai Eren ti conosco ,sputa il rospo"

"E va bene , hai presente la lettera di mio padre ,quella che non avevo intenzione di leggere ? "

"Si è allora ?"

"La ho letta "
Ci fu un silenzio straziante e poi ripresi a parlare .
"Mio padre é stato preso ,anche lui come la mamma ; diceva che era colpa mia ,che non si era pentito di quel che ha fatto è che lo rifarebbe ; ha detto che appena mi vedeva me l'avrebbe fatta pagare come tempo fa anche peggio ; Armin ,non voglio , non voglio vederlo ,non voglio più sentirò ,so che é colpa mia ma non posso farci niente ,ho cercato di rimediare ma c'eri sempre tu che arrivavi all'ultimo quando anche l'ultimo filo della mia vita si stava per spezzare e li ricucivi tutti , facevi in modo che continuassi a combattere "
Un singhiozzo seguiti da tanti altri mi fecero interrompere e presto molte lacrime solcarono le mie guance .
"M-ma a-anche i-io sono umano è dopo u-un po' c-cedo ; scusami lo ho r-rifatto e non h-ho mantenuto la promessa ,s-scusami"

"Eren ,ascoltami ti prego ,non fa nulla ,ora dimmi dove sei vengo lì e risolviamo tutto come al solito ma ti prego non fare cazzate "

"S-sono dalla psicologa H-Hanji Zoe "

"Aspettami ,arrivo subito ; é una fortuna che abitiamo vicini "

Detto questo chiuse la chiamata ; portai lo sguardo al soffitto e senti bussare alla porta "Eren sono Hanji scendi dobbiamo mangiare " "Non ho fame ,mangiate senza di me " dissi cercando di non far notare la mia voce rotta dal pianto .
"Eren devi almeno mangiare qualcosina anche poco se no ti sentirai male " "Non ti preoccupare starò bene ,nel caso mi verrà fame scendo e mangerò con voi " "E va bene ma che questa sia la prima é l'ultima volta intesi ?" "Certo ,intesi"
Senti dei passi allontanarsi e poi una porta chiudersi .
Era da 20 minuti che fissavo il soffitto finché senti suonare la porta ,incuriosito andai all'ingresso di vidi Hanji parlare con un ragazzo con un corpo esile e una zazzera bionda ; quel ragazzo lo conoscevo bene , era lo stesso che mi ha salvato un milione di volte ; l'unica persona che non mi aveva lasciato da solo a marcire, l'unica che mi capiva ; ha risvegliarmi dai miei pensieri fu Armin che mi si catapultó letteralmente a dosso "Eren!" "Oddio temevo che l'avresti rifatto ,scusami ! ,Dovevo stare con te e invece ti ho lasciato solo, ancora "
Sorrisi instintivamente e gli passai la mano tra i capelli " Armin ,calmati non sono mica morto " dissi facendoli un sorriso per rassicurarlo al che si alzò "Mi scusi per l'intrusione " disse rivolgendosi ad Hanji ed al Moro che ci guardavano con faccine confuse ;"Lui é Armin un mio amico di infanzia" "Ciao ! Sono felice di conoscere un amico di Eren!" "Tsk , Quattrocchi non urlare; io sono levi e lei é Hanji Zoe la psicologa del moccioso" disse guardandomi mentre pronunciava l'ultima parola "Bene visto che sei venuto fino qui che ne dici di sederci e spiegare la situazione anche a noi?!" Disse euforica Hanji "Certo ,va bene" maledissi mentalmente Armin ,ora mi toccava parlarne anche con loro.
Eravamo tutti sul divano e levi ci portó Delle tazze di te "Allora Armin come mai sei venuto qui tutto di corsa e preoccupato ?"
Io guardai Armin di sottecchi sperando che inventasse una scusa o che almeno non andasse nei dettagli ,sapeva che l'unico con cui mi aprivo per certe cose era lui " Sono venuto qui perché ,quando Eren é stato dall'ultimo psicologo mi aveva chiamato e avevo scoperto come lo trattavano perciò lo ha cambiato e quando mi ha chiamato pensavo fosse successa la stessa cosa perciò sono venuto qui di corsa e preoccupato " ok é deciso domani lo sposo ,Armi ti adoro ; quella che disse Armin era una mezza verità perché era successo certo ma non era quella il motivo per cui lui era qui ,ma bastò per convincere Hanji e fui soddisfatto ; rimase lì ancora un po' e poi se ne andò ; io lo accompagnano alla porta e prima che se ne andasse li sussurrai "grazie per prima " lui mi guardo e mentre andava via e agitava la mano mi urlo " É a questo che servono gli amici" feci un sorriso e poi chiusi la porta "Bene moccioso ora che il tuo amichetto é andato via ,di cosa stavate parlando al telefono" mi girai e vidi due gemme grigie scrutarmi attentamente "b-bhe....te lo ha detto anche lui no? " " No ,lui a detto perché era qua non di cosa avete parlato al telefono " cazzo ,doveva proprio capitarmi un tizio così stronzo come coinquilino?! " Niente di che " " non credo visto che ad un certo punto stavi piangendo" " io ...piangendo ....ti sarai sbagliato" dissi facendo un sorriso tirato e cercando di salire in camera ma lui mi bloccò " non credo ,forza moccioso sputa il rospo non ho tutto il giorno "
" Cosa me lo chiedi se poi non ti interessa nemmeno , cosa mi chiedi le cose, se poi ti servirebbero solo per lavoro " dissi tenendo lo sguardo basso; strinsi i pugni ,presi un respiro, alzai la testa fissando i miei occhi nei suoi e urlai " COSA NE SAI TU DELL'ESSERE TRATTATO COME UN OGGETTO O UNA PERSONA CHE ORMAI NON SPERANZE COSA NE SAI TU DI ESSERE CONSIDERATO UN MOSTRO ALTAMENTE PERICOLOSO PERFINO DALLA TUA STESSA FAMIGLIA !? NIENTE ,NON NE SAI NIENTE!; non ne sai niente " dissi abbassando la voce nell'ultima frase è scappai , andai fuori ,non interessava dove ; mi importava solo di fuggire ,ero bravo solo in questo ,fuggire dai problemi e non affrontarli ero solo un codardo ,ma che ci potevo fare non sapevo fare altro.
Ad un certo punto vidi una luce intensa e poi il buio , l'unico che non mi ha mai abbandonato : mi avvolgeva accompagnandomi in un lungo sonno pieno di incubi da cui non mi sarei più svegliato .

you stole a piece of meWhere stories live. Discover now