Monday blues;;

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Now is playing: Monday blues...

»I look forward to everyday like the weekend.

[A/N: nonostante i testi delle canzoni non siano completamente in inglese, li scriverò così per comodità, capitemi.]

*

Park Chanyeol si maledì mentalmente per essersi nuovamente perso in quella che, adesso, sarebbe stata la città in cui avrebbe vissuto per chissà quanto tempo ancora.

Fuori faceva talmente freddo che fu costretto a infilare le mani nelle tasche del pesante trench coat scuro, ad affondare il viso nella sciarpa bianco confetto e sperare di trovare un locale ancora aperto in cui riscaldarsi e che non fosse colmo fino all'orlo di gente.

Si era trasferito in quella piccola cittadina solo da una settimana e nonostante fosse febbraio inoltrato ogni tanto qualche fiocco di neve faceva capolino giù dal cielo e imbiancava con la sua purezza le case, le macchine e le strade dandogli un aspetto quasi magico.

Chanyeol stava camminando da ormai un'oretta e fu grato di aver scorto in lontananza, all'incrocio di un palazzetto in un quartiere un po' dimesso, un piccolo locale dall'aspetto rustico.

Appena ne varcò la soglia, però, quasi si pentì di averlo fatto.

L'interno era abbastanza grande da ospitare più di un centinaio di persone.

C'erano dei tavolini in fondo alla sala con le apposite sedie, oppure per quei tavolini vicini al muro c'erano direttamente dei divanetti di stoffa.

In tutta quella folla, seduta ai tavoli, sui divanetti oppure in piedi, riuscì a scorgere dal lato opposto della stanza anche un bancone adibito a piano bar e anche lì Chanyeol non si sorprese per nulla di vedere gente che beveva.

Ciò che però destò maggiormente il suo interesse furono le tende di velluto bordeaux che coprivano un palchetto in un angolo della sala e una testolina blu che sbirciava da dietro di esse ma che rientrò subito dopo.

Chanyeol, ormai curioso di capire cosa o chi ci fosse dietro, si fece spazio tra la gente e chiese ad una ragazza proprio sotto quel palco cosa stesse succedendo.

«Oh, sei nuovo a quanto pare!» esclamò a voce alta la ragazza per farsi sentire in quel trambusto.

«E anche niente male» commentò quella che Chanyeol intuì essere un'amica della ragazza a cui aveva chiesto informazioni, ma non ci diede troppo peso.

«Devi essere per forza nuovo, in città non c'è nessuno che non li conosca.» disse con un sorriso stampato in volto.

«Be', questo locale fa spettacoli e concerti dal vivo e coloro che stanno per esibirsi sono ormai clienti abituali e sono semplicemente divini.» ma quando fece per parlare ancora per dirgli di più, le luci si fecero soffuse e la voce di qualcuno, amplificata, che proveniva da chissà dove parlò.

«Benvenuti e bentornati!»

Le tende nello stesso istante cominciarono a diradarsi e a mostrare ciò celavano con tanto ardore.

Sul palco, illuminati da un faretto, c'erano tre ragazzi, forse sui venticinque anni ognuno accompagnati rispettivamente da un microfono ciascuno. Dietro di loro, invece, c'erano strumenti di contorno come una batteria, una tastiera e una chitarra.

Erano bellissimi.

Chanyeol si stupì a pensare una cosa del genere.

Aveva gli occhi fissi su di loro, incollati come una calamita ad un frigorifero.

Quello a sinistra aveva i capelli castani, giusto un po' di trucco a incorniciare gli occhi felini e vestiva casual. Una maglia bianca, una camicia di flanella marrone lasciata aperta e un pantalone abbastanza largo seguito subito da scarpe all'apparenza comode. Niente di troppo appariscente e davvero semplice, come piaceva a Chanyeol.

A destra, invece, spiccava subito la chioma blu di un ragazzo con una fascia semplice nera sulla fronte come a voler tenere su così i capelli, anch'egli truccato leggermente e con un sorriso che sembrava illuminare anche più di tutte le luci presenti in quel locale. Aveva una felpa color lilla, dei jeans e scarpe da ginnastica.

Al centro invece, completamente in contrasto con gli altri due vi era un ragazzo dai capelli argentei con un trucco forse troppo marcato e vestiti altrettanto sgargianti che colpirono subito Chanyeol per la scelta.

Aveva un chocker bianco con una mezzaluna arancione capovolta abbastanza spesso intorno al collo, una maglia con gli stessi colori che era quasi nascosta dalla giacca di uno smocking verde scuro, skinny jeans neri attillati e scarpe da ginnastica proprio come l'amico.

Appena fecero la loro bizzarra apparizione, un boato risuonò all'interno del locale che svegliò completamente Chanyeol dal suo stato di trance.

La ragazza con cui aveva parlato prima lo stava tirando per una manica per farlo abbassare alla sua altezza e quando lo capì, Chanyeol si piegò sulle sue ginocchia e udì chiare e limpide le parole della sua nuova amica.

«Si chiamano CBX e sei davvero fortunato; sei finito qui proprio durante il loro nuovo album. Quello con i capelli castani si chiama Chen» disse indicandolo e illustrando a Chanyeol chi fosse «Quell'altro è Xiumin» e indicò il blu «E quello nel mezzo è Baekhyun. Ama farsi notare, ma penso tu lo abbia capito dal suo outfit, no?» finì ridendo e ammiccandogli, facendogli così capire che lo aveva colto alla sprovvista per il modo in cui lo stava guardando intensamente.

Chanyeol nemmeno si accorse che la musica era cominciata e che proprio Baekhyun aveva iniziato a cantare per primo.

«I can't open my eyes. It's dangerous outside of the blankets, I can't make myself move.»

Chanyeol riuscì a scorgere intorno a sé la gente urlare, saltare o ballare con la coda dell'occhio mentre era rimasto lì fermo come un palo della luce, troppo impegnato ad ammirare come le voci dei tre combaciassero perfettamente o si sovrapponessero in modo sublime.

I movimenti che facevano, il modo in cui si spostavano da un piede all'altro e socchiudessero gli occhi per cantare al meglio delle loro capacità lo avevano completamente catturato.

I suoi, di occhi, però, insieme alle sue orecchie, per quanto fossero incantati dal trio, erano fissi solamente sul ragazzo al centro che aveva lo sguardo sulla folla e lo faceva scorrere lentamente da persona a persona.

«Again, it's monday. The weekend is still far away.»

Quando i loro occhi si incrociarono Chanyeol sentì chiaramente il suo cuore perdere un battito e fermarsi e quando Baekhyun ammiccò verso di lui, invece, lo percepì distintamente cominciare a battere con furia nella gabbia toracica come se avesse appena finito di correre una staffetta di 100 metri.

Sapeva che per lui non era altro che uno sconosciuto, un estraneo, ma non poteva farci nulla. Non riusciva a capire perché ne fosse così stregato.

A fine performance e ormai a tende tirate, Chanyeol decise di andare "dietro le quinte" per parlargli.

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Okay, ho pubblicato questo capitolo quando non dovevo per niente farlo. È solo il primo quindi pls non abbandonate ancora la storia.

❝Blooming days❞ || CHANBAEKWhere stories live. Discover now