3 - Hey There, Delilah

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“Harry?” Domandai, sgranando gli occhi.

​“Delilah!” Esclamò lui, sorridendo.

​“Elizabeth.” Puntualizzai, provando una sensazione fastidiosa allo stomaco.

​“Tu guarda come è piccolo il mondo.” Disse il ragazzo, senza perdere il sorriso beffardo che aveva anche la prima volta che ci eravamo incontrati.

​“Già, decisamente troppo.” Commentai.

​“Ma è il tuo primo anno a Yale?”

​“No, il secondo.”

​“Non ti ho mai vista alle feste.”

​“Sono entrata a far parte di una confraternita femminile solo quest’anno.” Spiegai, sempre più infastidita.

​“A Miami sei scappata così in fretta…” Cominciò a dire il ragazzo, avvicinandosi di più. “Mi sarebbe piaciuto conoscerti meglio.” Alzai un sopracciglio, ma non dissi nulla. “Ti va di andare in un posto più tranquillo per parlare?” Mi chiese.

​“Certo, ti piacerebbe.” Dissi e mi allontanai. Raggiunsi Perrie e notai che il ragazzo con cui stava parlando era quello con i capelli neri e gli occhi castani che era insieme a Harry in corridoio a Miami.

​“Liz!” Esclamò Perrie. “Ti presento Zayn.” Aggiunse dopo qualche secondo. Il ragazzo mi guardò per qualche secondo prima di sorridere e porgermi la mano.

​“Elizabeth, piacere di conoscerti.” Dissi, guardandomi intorno nella speranza che Harry fosse sparito.

​“Piacere mio. Perrie mi ha detto che siete Kappa Alpha Theta, giusto?”

​“Sì, proprio così.” Dissi.

​“E’ sempre un piacere avervi alle nostre feste. Spero che vi stiate divertendo.”

​“Moltissimo.” Mentii. In realtà da quando avevo scoperto che Harry frequentava il mio stesso college avevo completamente perso la voglia di essere in quel giardino. E se Liam avesse scoperto che l’avevo quasi baciato a Miami? Non mi avrebbe mai più parlato e non potevo permetterlo. Stavamo insieme da un anno ormai, non potevo lasciare un episodio così stupido rovinare tutto. Non potevo lasciare un ragazzo così odioso e pieno di sé rovinare tutto.

​“Oh, eccovi.” Sentii di nuovo la voce fastidiosa e roca di Harry alle mie spalle e sussultai. “Sei sparita di nuovo. Cosa studi qui a Yale, tecniche ninja?” Domandò.

​“Legge.” Replicai piccata. Zayn e Perrie ci guardarono per qualche secondo con espressioni perplesse prima di tornare alla loro conversazione. “E, ripensandoci, sì, andiamo in un posto tranquillo a parlare, perché ti devo giusto dire un paio di cose.” Dissi. Harry annuì e rientrammo in casa. Mi guidò al piano superiore e aprì la terza porta a destra. Una camera da letto. Aprii la bocca per esprimere il mio disappunto, ma Harry mi interruppe.

​“Prima che cominci a farmi una predica da avvocato, ti ho portata qui davvero per parlare, anche se preferirei di gran lunga fare altro.”

​Richiusi la bocca ed entrai nella sua stanza.

​“Ti prego, non dire a nessuno quello che è successo a Miami.” Dissi.

​“Perché, cos’è successo?” Domandò Harry ed ecco che ricomparve il suo odioso sorriso beffardo. Socchiusi gli occhi ed emisi un suono frustrato.

​“Sto parlando della piscina.” Dissi.

​“Ma non è successo nulla, Delilah. Sei sparita prima che potesse succedere qualsiasi cosa.” Replicò Harry.

Live While We're Young || [One Direction]Where stories live. Discover now