13 - Family Matters

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“Tyler?” Domandai incredula quando vidi mio fratello seduto su uno dei divani in salotto. Si stava guardando intorno con interesse e mi sorrise appena puntò il suo sguardo su di me.

“Lizzie!” Esclamò, alzandosi e venendo ad abbracciarmi. Lo guardai, perplessa. Non avevamo mai avuto un buon rapporto e non mi aveva mai dimostrato affetto in quel modo.

“Cosa fai qui?” Chiesi, sedendomi.

“Non posso portare la colazione alla mia sorellina?”

“Senza offesa, Ty, ma non hai mai fatto nulla del genere.” Dissi.

“Hai ragione.” Ammise mio fratello. Avevamo entrambi gli stessi occhi, con il taglio leggermente allungato come quelli di nostro padre e dell’azzurro di quelli di nostra madre. Non vedevo Tyler dall’estate precedente, quando era passato da casa a New York per una settimana prima di partire per le vacanze con i suoi amici. “Sono preoccupato per te.” Cominciò a dire. Sospirai e roteai gli occhi al cielo: così il mio perfetto fratellone era passato a trovarmi perché aveva probabilmente parlato con nostra madre e voleva cercare di convincermi a tornare a studiare Legge.

“Sto benissimo.” Replicai piccata.

“A parte l’aria un po’ sconvolta di chi è andata a letto circa due ore fa… lo vedo.” Disse lui, senza perdere il sorriso. Socchiusi leggermente gli occhi per osservarlo meglio. Cosa voleva da me? Qual era il suo piano? Voleva fingersi interessato alla mia vita per convincermi a tornare a studiare Legge quando meno me lo aspettavo?

“In effetti credo di essermi addormentata due ore fa.” Risposi, annuendo. Smisi immediatamente perché il solo movimento peggiorava il mio mal di testa.

“Sei stata alla Festa Formale degli Zeta Psi? Ho sentito che è stata epica.”

“Confermo.” Dissi.

“Okay, so che non ti fidi di me perché non siamo mai stati legati, ma ho parlato con nostra madre…” Cominciò a dire Tyler. Sospirai, sapendo che in esattamente cinque secondi avrei sentito le parole “e mi ha detto che vorrebbe che tu tornassi a studiare Legge.” Invece mio fratello disse qualcosa che mi sorprese.

“Ho sentito che hai cambiato facoltà e sono fiero di te, Liz.” Disse.

“Sei fiero di me?” Ripetei. Ero sicura di aver capito male.

“Sì, lei non capisce che la gente possa avere degli obiettivi diversi dai suoi. E non ha mai capito che tu sei diversa da tutto il resto della famiglia.” Continuò. “Così sono venuto a trovarti perché volevo dirti che ti ammiro.”

Sgranai gli occhi, incredula. Mio fratello Tyler, o meglio, il perfetto Tyler Vanderbilt mi aveva appena detto che mi ammirava? Dopo aver deluso un’intera stirpe di avvocati?

“Wow, non so cosa dire.” Commentai.

“So che nostra madre ti ha tagliato i fondi.” Disse. “Riesci a pagare la retta e tutto il resto?”

“Per adesso me la cavo.” Risposi, pensando ai pochi soldi che mi sarebbero rimasti dopo aver comprato i materiali che mi servivano. Però con i turni in più da Starbucks sarei riuscita a guadagnare abbastanza per il resto. O almeno lo speravo.

“D’accordo.”

“Hai sentito papà?” Domandai improvvisamente. Quando avevo telefonato a casa avevo parlato solo con mia madre e Tyler non l’aveva nominato per niente. Mio fratello non rispose subito e abbassò lo sguardo per evitare il mio. Cosa stava succedendo in quella casa?

“La situazione non è facile, Lizzie.” Replicò lentamente, sempre non guardandomi.

“Cos’è successo?”

Live While We're Young || [One Direction]Where stories live. Discover now