7. Come una stella.

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Aidan quel pomeriggio le offrì la sua spalla per poter piangere i frammenti della sua anima. Si era offerto di darle riparo dalle sue sofferenze, che in quel preciso istante le sembravano essersi riassunte sotto un unico termine: etichetta.

Tornarono al bungalow verso sera, entrambi senza alcun appetito, ambedue sfibrati.

Aidan la accompagnò fino alla porta scorgendo una figura appostata li vicino. Aveva le braccia conserte e gli occhi che sputavano rabbia. Derek era furioso.

Non appena i due furono abbastanza vicini, il ragazzo dagli occhi ammalianti ringhiò silenziosamente verso l'amico, fin troppo tranquillo per poi rivolgersi a lei con una voce che non rispecchiava affatto lo sguardo che riservava ad Aidan: "Ehi Meraviglia, come stai? Com'è andata?" – lei non fece in tempo a rispondere – "E così ti fai chiamare anche Meraviglia?! Certo che ne abbiamo di fantasia da vendere!" – Ishika chinò il viso – "Lo pensi anche tu... Diglielo, fagli capire che non sono una meraviglia" – "No aspetta hai frainteso, non penso che tu non lo sia anzi! Solo che tra principessina e meraviglia non so quale sia il soprannome che faccia più pietà! – rise tra sé e sé – Io e Derek messi insieme non formiamo di certo una coppia molto fantasiosa" – lei tacque rimanendo in silenzio mentre Derek, riprendeva in mano le redini della conversazione – "Avete mangiato?" – "No. Sia Ishika che io non avevamo molta fame" – "D'accordo. Meraviglia perché non vai dentro, io devo scambiare quattro parole con il mio amico" – "Va bene – si rivolse al ragazzo – grazie per la giornata, è stato davvero bello conoscerti Aidan, spero tanto di rivederti ancora" – lui sorrise con fare gentile – "Ci vediamo domani per la colazione" – le fece l'occhiolino mentre sia lei che Derek sembrarono non capire – "Non preferisci passare i giorni che ti restano con i tuoi amici anziché con me?! Sei sicuro di voler passare un'altra giornata assieme?! Non sei stanco, stufo di" – "Di te?! Perché dovrei? Ora fila dentro, qualcuno sembra voglioso di farmi il culo, e l'unica che sembra trattenerlo dal farlo sei tu, vai dentro ci vediamo domani" Ishika obbedì senza pensarci un secondo, anche se non capiva il perché Derek fosse così furioso con Aidan.

Lui era stato il massimo della gentilezza che lei si sarebbe potuta meritare, era stato cortese certo, forse non quanto Derek eppure ci si avvicinava parecchio; magari era proprio per questo che erano amici.

Ishika richiuse la porta per poi dirigersi verso il bagno per darsi una rinfrescata quando sentì la voce di Derek cambiare da dietro la porta, e per lei divenne impossibile riuscire a smuoversi da dietro di essa. "Che cazzo significa: fatti i cazzi tuoi eh?! Spiegamelo stronzo! Ti ho chiesto di starle accanto e di assicurarti che fosse al sicuro, non ricordavo di averti detto di escludermi! Coglione!" – la risata di Aidan riempì il porticato dandole la sensazione che la situazione non fosse seria come aveva pensato l'orecchio di Ishika – "Datti una calmata principino ho fatto tutto quello che mi ha chiesto, ricaccia indietro la tua gelosia del cazzo e rilassati" – "Sei un coglione!" – "Un Coglione di cui ti fidi parecchio... La tua principessina mi ha raccontato tutto – calò il silenzio per vari minuti – ammetto che quando ti ho telefonato l'altro giorno dicendoti che sarei venuto a romperti i coglioni, non pensavo che mi rifilassi una a cui badare ma poi ho capito" – "Cosa?" – "Che lei è importante per te... Questo pomeriggio mi ha raccontato tutto quello che le è successo quella notte, compreso il dettaglio di averti incontrato con Zack e Thomas" – "Che altro ti ha detto?" – "Oltre a tutto lo schifo che ha passato?!" – "Non credevo che ti raccontasse, non credevo che sarebbe mai stata capace di rifarlo" – "Penso ne avesse bisogno..."

Ishika rimase dietro alla porta in silenzio per vari minuti, ad origliare come una gran maleducata quella conversazione che sarebbe dovuta rimanere privata.

Fragile come cristallo.Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon