i k n o w

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I KNOW

jj.

"Ed è per questo che penso che tu debba dirglielo e non essere una femminuccia."

Jeongguk e Seokjin sospirarono all'unisono dopo la lunga- lunghissima romanzina di Namjoon a Jimin su se quest'ultimo avesse dovuto dire a Yoongi dei suoi sentimenti o no.

E Namjoon aveva assolutamente ragione. Era un ragazzo davvero intelligente. Lui sapeva sempre cosa dire, ma sapeva anche essere noioso quando dava troppe informazioni fino a far diventare confusi. Ma lui non lo capisce.

"Grazie, Joonie." borbottò Jimin strofinando la sua faccia.

Jin sorrise e si sporse per baciare Namjoon sul guancia.

"Dai buoni consigli, piccolo."

Il ragazzo arrossì e prese la mano di Seokjin.

Jeongguk guardò alla coppia felice difronte a sè e sorrise leggermente.

I quattro ragazzi erano a casa di Jin in quel momento. Era sabato, quindi potevano trascorrere tutto il tempo a cazzeggiare e chiacchierare. Ma dopo essere stati insieme sette ore, iniziarono ad annoiarsi. Jeongguk, d'altra parte, invece che annoiarsi di stare con i suoi amici, stava pensando ad un modo per rallegrare la situazione. E lo trovò subito.

"E se andassimo a bere?" suggerì.

Namjoon si morse il labbro e guardò Jin. Jimin si alzò entusiasta.

"Si, facciamolo!"

Jin scosse la testa.

"Possiamo bere qui. L'ultima volta, venni a prendervi da quel stupido gay bar dove andaste. Non voglio rifarlo di nuovo."  disse e tutti gli rivolsero un'occhiata annoiata.

Jimin piagnucolò e si risedette sul divano. Namjoon e Jeongguk annuirono.

"E se qualcuno vomita da qualche parte che non sia il bagno, sarò pronto a sculacciarlo. Intesi?" Jin incrociò le braccia al collo petto.

Tutti guardarono subito a Jimin. Quest'ultimo sospirò.

"È successo una sola volta e almeno non ho rovinato il pavimento!" gemette.

"Si, ecco perché mia madre ha trovato del vomito nel vaso. Una settimana dopo." Jin serrò i denti.

Jeongguk e Namjoon scoppiarono a ridere e iniziarono a prendere in giro Jimin, mentre Jin iniziava a prendere da bere.

"Posso dirlo a Taehyung così viene anche lui?" chiese Jeongguk dopo alcuni minuti.

Jin tornò con una bottiglia di vino e quattro bicchieri. Il ragazzo rimase in silenzio per un po', ma poi fece un cenno di approvazione a Jungkook. Jimin gli rivolse un'occhiata preoccupata, ma non disse nulla.

Jeongguk si alzò e andò nel corridoio iniziando a comporre il numero di Taehyung e aspettò.

"Hey Tae— disse quando il ragazzo finalmente gli rispose— um, io, namjoon, jin e jimin vogliamo bere qualcosa a casa di Jin, ti va di passare?"

"Si, okay, sarò lì tra poco." disse Taehyung e poi riagganciò.

Jeongguk scrollò le spalle e tornò nel soggiorno.

"Che intendi con "nessun shottino"?" Jimin piagnucolò guardando Jin.

"Bevi e stai zitto. Voglio passare una serata calma e tranquilla con qualche bicchiere di vino. Nessun shottino." proferì Jin e fece un sorso.

"Namjoon?" Jimin gli fece il labbruccio guardandolo

"Ha ragione" disse il ragazzo pizzicando la guancia di Jin.

Jeongguk fece un gran sorriso e prese uno dei bicchieri.

Dopo un'ora, Taehyung arrivò. Jin aprì la porta, gli diede il benvenuto e gli passò il suo bicchiere. Gli altri ragazzi si stavano comportando stranamente in modo amichevole con lui e Jeongguk era riconoscente a loro per questo. Non voleva che Tae si sentisse strano.

Bicchiere dopo bicchiere, scherzi dopo scherzi, arrivò la mezzanotte. Le risate di facevano sempre più forti, le storie più bizzarre e i muri tra i cinque ragazzi venivano a mancare sempre di più. Era una di quelle serate che ti salta in mente quando hai quarant'anni, sei pelato, con due bambini e un lavoro che odi. Giusto per ricordati quanto tu sia stato libero e menefreghista.

Ma Jeongguk aveva diciassette anni. Era troppo giovane per pensarci in quel momento e in quel posto.

Namjoon e Jin uscirono sul balcone per guardare le stelle. Jimin si sperava che stesse vomitando nel gabinetto. Jeongguk e Taehyung erano rimasti da soli. Ed erano ubriachi. Ma non dissero una sola parola. Fortunatamente (o forse sfortunatamente) gli altri due sorsi che Jeongguk fece gli diedero il coraggio di iniziare a parlare.

"Sei così strano a volte, sai?" lo guardò ridendo leggermente.

Taehyung inclinò la sua testa.

"Si, forse. Ma mi piace. Ed è divertente guardare il resto della gente, semplicemente delle stupide teste di cazzo." rispose avvicinandosi di più al ragazzo.

"Penso di essere innamorato di te." disse d'impulso Jeongguk, prendendo un altro bicchiere.

"Lo so."

E Taehyung si sporse un po' di più per lasciargli un bacio che nessuno dei due avrebbe ricordato il giorno dopo.

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credits: STARMYG

last night. taeggukDove le storie prendono vita. Scoprilo ora